da cheti il 30 ago 2010, 17:12
Letto.
Non mi è piaciuto in toto, nel senso che a tratti l'ho trovato un pò distante, soprattutto quando descrive la società in cui crescono i nostri figli: l'autore vive a Washington.
Tratta dell'importanza delle emozioni, il saperle riconoscere, il saperle "gestire" ma non nel senso di reprimere, anzi. Propone ai genitori una "tecnica" per "educare" i bambini (e-ducere: liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto) attraverso il mondo delle emozioni.
Molti gli esempi: principalmente bambini in quella che comunemente chiamiamo bizza che poi bizza non è: momenti in cui i bambini hanno difficoltà a "gestire" le proprie emozioni. Mi è capitato di usare la "tecnica" e posso dire che funziona.
Insomma, direi che vale la pena leggerlo, vi si trovano buoni consigli che poi ciascuno può adattare alla propria famiglia e valori familiari.
Cheti, mamma di
Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di
Valerio nato di 37+3, 2600 gr.