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Area per le notizie riguardanti i Prematuri
Moderatori: stefaniabovo, Silvia
da Ramona981 il 13 gen 2010, 16:19
riporto qui un articolo trovato in internet... Pisa, 12 novembre 2010 - Jasmine Pesa meno di 500 grammi. Da venerdì scorso, quando è venuta al mondo, si trova ovviamente in un’incubatrice della clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara, dove lotta per sopravvivere. È nata prematura poco dopo la ventiduesima settimana.
La piccola è protagonista di un nuovo e clamoroso caso di presunta malasanità, che vede ancora una volta nel mirino l’ospedale pisano. In una denuncia presentata al posto di polizia del Santa Chiara, subito dopo il parto, i genitori accusano il personale della struttura sanitaria di aver scambiato lo contrazioni uterine della puerpera per una cistite. E come se non bastasse il fatto — incredibile —- che la bimba è nata praticamente nella ‘padella’ dove la donna stava espletando una necessità fisiologica.
Tutto questo accade a pochissimi giorni di distanza dalla vicenda del ventinovenne cascinese morto (molto probabilmente d’infarto) nella sua abitazione, dopo poche ore dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso del Santa Chiara — dove si era recato in mattinata per aver accusato un forte dolore tra il petto e la spalla sinistra — con una prognosi inerente un problema intercostale e la prescrizione di un trattamento antidolorifico.
La mattina di giovedì scorso Emanuela Beretta, incinta da luglio, si sente male: accusa acuti e ripetuti dolori al basso ventre e all’inguine, con perdite di sangue. La donna — che nel primo pomeriggio di ieri è stata dimessa dall’ospedale — ha 28 anni, originaria di Caltanissetta, casalinga abitante a Cascina (Pisa), ha già alle spalle due distinte gravidanze che si erano interrotte dopo poche settimane con altrettanti aborti spontanei. Nel primo pomeriggio il suo convivente, il quarantaseienne Vittorio Mini, un muratore attualmente disoccupato, l’accompagna in ospedale. Dal pronto soccorso la puerpera viene subito indirizzata al reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Dopo circa tre quarti d’ora di attesa, raccontati alla dottoressa i disturbi accusati, la donna è stata visitata e il medico ha redatto una certificazione consigliando alla signora Emanuela di tornare a casa e riposarsi. «Ci è stato detto — racconta Vittorio Mini — che potevamo stare tranquilli in quanto, verosimilmente, si trattava di una semplice cistite». La poveretta ha continuato ad accusare dolori, ma ha cercato di resistere perché all’indomani mattina aveva già da tempo in programma una visita di controllo — essendo la sua una gravidanza a rischio — dal ginecologo di fiducia che la segue, il dottor Francesco Anelli nell’ambulatorio della Misericordia di Navacchio.
Appreso l’accaduto e la particolarità dei dolori accusati dalla donna, lo specialista, prima ancora di visitarla, ha subito chiamato un’ambulanza, dicendo che si trattava di contrazioni uterine. Trasportata al pronto soccorso dell’Ostetricia, la puerpera è stata sistemata nella stessa stanza dove era stata visitata il giorno precedente. Pochi minuti dopo il suo arrivo, la donna ha avuto la necessità di andare in bagno, per cui le è stata portata una ‘padella’. Aperta la porta del gabinetto, e fatto un passo, da sola, Emanuela ha partorito Jasmine. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sequestrando la placenta e tutta la documentazione medica.
mamma di Matilde nata a 24+5 , 720 grammi e di Edoardo 40+2 , 3,790 kg
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da Ramona981 il 13 gen 2010, 16:30
Partorisce a 22 settimane dopo la minaccia d aborto: denuncia la mancata diagnosi il Tirreno — 12 gennaio 2010 pagina 04 sezione: PISA
PISA. Esposto-denuncia di una coppia cascinese per un parto prematuro (22ª settimana) avvenuto nei giorni scorsi nella clinica ginecologica ospedaliera del Santa Chiara. Secondo la neomamma, che il pomeriggio precedente, alle 15.10, era andata al pronto soccorso perché si sentiva poco bene, i medici avrebbero dovuto prevedere quel che è successo 17 ore dopo, alle 9.30 del mattino seguente, quando è tornata in clinica dove è avvenuto il parto pretermine. Sul caso l’azienda ospedaliero-universitaria ha attivato gli accertamenti per verificare eventuali carenze nel percorso assistenziale, affidando all’unità di gestione del rischio clinico la ricostruzione degli eventi. «Il neonato, 480 grammi - dice l’Aoup - è venuto alla luce prematuramente rispetto all’età gestazionale minima, fissata dalle linee guida per potergli prestare cure definite “compassionevoli” ma, poiché presentava segni vitali, è stato rianimato immediatamente in sala parto dall’èquipe di neonatologi e attualmente è in vita, in terapia intensiva neonatale». «La paziente, arrivata in ospedale in ambulanza con minaccia di aborto, è stata visitata dal ginecologo di guardia e ha partorito quasi immediatamente dopo in sala travaglio, con l’assistenza dello staff sanitario. Il neonato è stato rianimato e trasferito in terapia intensiva neonatale. Il pomeriggio precedente la signora dal pronto soccorso era stata inviata alla guardia ostetrica con codice verde per dolori pelvici. L’ecografia del medico, che ha rimandato poi la signora a casa, non aveva registrato nulla che facesse presagire la minaccia di aborto avvenuta 17 ore dopo».
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da briseida il 13 gen 2010, 18:17
Poveri genitori! Anch'io ho imparato che quando sei incinta, "resistere" non è buona idea. Meglio lamentarsi, lamentarsi e lamentarsi... fino che qualcuno ti ascolta.
Alberto e Fanny genitori di * Jaume 06/08/2009 - 12/08/2009 - 23 sett + 5 gg 750gr * Ada 06/08/2009 - 23 sett + 5 gg 550gr - a casa dal 29/12/2009 http://piccolaada.blogspot.com
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da agnieszkadominika il 13 gen 2010, 21:13
Che tristezza...povera mamma!!!! Devo ammetere che anche io la penso nella stessa maniera...lamentarsi insistentemente avvolte puo aiutare...parlo per esperienza personale!!!! Come sta la cucioletta...ne sapete qualcosa???
Zoe 28luglio2009... 27 sett...peso430grammi
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da vere il 13 gen 2010, 21:29
Mi piacerebbe vedere le statistiche. Vorrei sapere se i casi di malasanita' all'interno di strutture pubbliche si intende, riguardano di piu' le fasce ecomonicamente piu' basse o quelle piu' alte. HO la sensazione che riguardino soprattutto le fasce piu' basse. Vuoi perche' non possono permettersi un medico privato che fa la "telefonatina" del caso , vuoi perche' non sono dotate della solita rete di conoscenze influenti. Per quello che e' stata la mia esperienza , a parte al Meyer , questa sensazione l'ho avuto in tutti gli ospedali che ahime' ho frequentato.
VERENA Mamma di Giacomo nato a termine il 30.07.03 Kg 3,610 e di Gabriele nato di 29+5w il 10.11.06 Kg 1,620
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da silvia73 il 14 gen 2010, 0:23
Speriamo si salvi!
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da solestellato il 14 gen 2010, 10:16
Speriamo bene! Quoto in parte Vere e ritengo di dovere affermare che purtroppo i casi di malasanità sono ovunque: a Pisa come a Napoli, a Trento come a Reggio Calabria. A Pisa ho partorito entrambe le bimbe...e Noemi di 30^ settimane. Il controllo ed il monitoraggio è stato sempre preciso e scrupoloso, sarà perché il mio ginecologo non è un pivellino ma un veterano (mi visitava privatamente ogni mese pagando i soliti 130 euro), sarà perché gli specializzandi ...nel mio caso erano di supporto ai medici strutturati e non erano lasciati da soli. Non so vere ha scritto:Mi piacerebbe vedere le statistiche. Vorrei sapere se i casi di malasanita' all'interno di strutture pubbliche si intende, riguardano di piu' le fasce ecomonicamente piu' basse o quelle piu' alte. HO la sensazione che riguardino soprattutto le fasce piu' basse. Vuoi perche' non possono permettersi un medico privato che fa la "telefonatina" del caso , vuoi perche' non sono dotate della solita rete di conoscenze influenti. Per quello che e' stata la mia esperienza , a parte al Meyer , questa sensazione l'ho avuto in tutti gli ospedali che ahime' ho frequentato.
e mi sa che nel caso di quella donna di Cascina è successo proprio questo. Che tristezza
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da silvia73 il 14 gen 2010, 13:36
solestellato ha scritto:Quoto in parte Vere e ritengo di dovere affermare che purtroppo i casi di malasanità sono ovunque: a Pisa come a Napoli, a Trento come a Reggio Calabria. A Pisa ho partorito entrambe le bimbe...e Noemi di 30^ settimane. Il controllo ed il monitoraggio è stato sempre preciso e scrupoloso, sarà perché il mio ginecologo non è un pivellino ma un veterano (mi visitava privatamente ogni mese pagando i soliti 130 euro), sarà perché gli specializzandi ...nel mio caso erano di supporto ai medici strutturati e non erano lasciati da soli. Non so Che tristezza
Già, che tristezza! E' quello che ho pensato anch'io, come te, sole, quando ho sentito che a pavia sono morti la mamma con in grembo i due gemellini. E nel mio caso, a onor del vero, devo dire che io non ho sborsato un euro, eppure hanno salvato la vita a me e a Daniele. Perchè io a pavia non conoscevo nessuno, mi ci hanno trasferito d'urgenza dal mio ospedale, (è vero, anch'io pagavo e pago tuttora un ginecologo privato) quindi non posso nemmeno dire di aver mai avuto un trattamento di favore! Le cose accadono e basta, io sono un pò fatalista, e non mi sento nemmeno di condannare o colpevolizzare totalmente i sanitari, perchè l'errore umano purtroppo, ci sta, a meno che non sia palesemente dettato dall'incuria o dal menefreghismo (vedi il caso che hai appena segnalato tu, sole, oppure della bimba calabrese a cui hanno ingessato il braccio sbagliato, oltretutto recidivi, perchè nello stesso ospedale, con lo stesso errore, era morto un bambino qualche tempo prima) Una cosa è certa....oggi come oggi, quando non ci vedi chiaro, ti devi inc......re, alzare la voce, pretendere, solo così, è triste, vieni ascoltato!
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da gabriella tolotti il 14 gen 2010, 13:50
Io credo come Silvia73 che l'errore ci possa stare ovunque, però di fatto in certe strutture succede più spesso che in altre, vuoi che il personale sia meno qualificato, vuoi che non disponga di attrezzature adeguate. Sfaterei però il mito che nel privato le cose vadano meglio...anzi, dal momento che paghi magari fanno anche quello che non serve (vedi Santa Rita). Non sono peraltro a conoscenza di strutture private che avrebbero potuto accogliere e curare i nostri bimbi. Per fortuna non siamo (ancora) ridotti come negli States che o hai i soldi o crepi...per quanto mi riguarda all'ospedale di Brescia non ho pagato un centesimo, ed appurata la gravità della situazione mi hanno accolto al volo. Anche quando sono stata operata per il feocromocitoma ho avuto l'impressione che la struttura pubblica (almeno quella) funzioni bene...mai avrei pensato di fare lo stesso intervento in una clinica privata, magari con la stanzetta singola tranquilla e la televisione in camera, ma con la sala chirurgica meno attrezzata...
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da parviz il 14 gen 2010, 14:31
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da silvia73 il 14 gen 2010, 14:56
gabriella tolotti ha scritto:Io credo come Silvia73 che l'errore ci possa stare ovunque, però di fatto in certe strutture succede più spesso che in altre, vuoi che il personale sia meno qualificato, vuoi che non disponga di attrezzature adeguate. Sfaterei però il mito che nel privato le cose vadano meglio...anzi, dal momento che paghi magari fanno anche quello che non serve (vedi Santa Rita). Non sono peraltro a conoscenza di strutture private che avrebbero potuto accogliere e curare i nostri bimbi. Per fortuna non siamo (ancora) ridotti come negli States che o hai i soldi o crepi...per quanto mi riguarda all'ospedale di Brescia non ho pagato un centesimo, ed appurata la gravità della situazione mi hanno accolto al volo. Anche quando sono stata operata per il feocromocitoma ho avuto l'impressione che la struttura pubblica (almeno quella) funzioni bene...mai avrei pensato di fare lo stesso intervento in una clinica privata, magari con la stanzetta singola tranquilla e la televisione in camera, ma con la sala chirurgica meno attrezzata...
Ti quoto in pieno, gabriella. Personalmente le cliniche private non mi ispirano fiducia, nemmeno io farei mai un intervento lì, dove oltretutto la maggior parte, non ha nemmeno la rianimazione. Quando nacque il figlio di ezio greggio, in una clinica privata milanese, ed ebbe bisogno di tin, fu trasferito immediatamente in una struttura pubblica, ed è da lì che è nato il suo desiderio di aiutare le tin degli ospedali pubblici italiani. Lui sconsiglia tutt'oggi di partorire in una clinica privata. Personalmente mi sono sempre imbattuta in una buona sanità pubblica italiana, qualche eccezione esiste, a volte ti arrabbi, ma poi risolvi! Ed è anche vero che in alcune zone d'italia succede più che in altre......inutile nasconderlo, ma tanti viaggi della speranza avvengono dal sud verso il nord....
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da Ramona981 il 14 gen 2010, 15:25
Io al Santa Chiara di Pisa (neonatologia a parte) non mi sono trovata un gran che bene... parlo della ostetricia/ginecologia... il ginecologo che mi ha portata in sala parto non ha tolto un attimo le sue dita dal suo naso... aveva altri pensieri... io non ero nemmeno nell'anticamera del suo cervello... se ne stata seduto spaparanzato sul termosifone mentre io partorivo la mia piccola... nata la piccola disse"sicura di essere a 24 settimane e qualche giorno??? Sembra più piccola!)... della serie adesso ti tiro su io di morale! per non parlare delle camere e dei bagni che erano uno schifo totale... sarà che Matilde è nata nel periodo delle feste natalizie...
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da solestellato il 14 gen 2010, 15:32
Ramona981 ha scritto:... nata la piccola disse"sicura di essere a 24 settimane e qualche giorno??? Sembra più piccola!)... della serie adesso ti tiro su io di morale! ..
forse ho presente chi possa essere stato
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