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da solestellato il 30 ott 2008, 15:11
Dopo aver giustamente fatto la premessa che siamo in piena fase TERRIBLE TWO, una domanda mi sorge spontanea! Quando vostro figlio combina una marachella o una cosa che non deve fare (leggi: tirare i capelli alla sorella, strapparle i quaderni, lanciare dei corpi contundenti...sempre sulla sorella), quando vostro figlio non vi ubbidisce nemmeno a volerlo linciare, come vi comportate? Con Federica era tutta un'altra storia: è stata sempre una bimba tranquilla, non tontolona, ma giudiziosa e facilmente malleabile. Noemi è tutto il contrario Quando dice NO è NO e non c'è verso di farle cambiare idea, né con le buone né con le cattive. Ultimamente l'unica cosa che mi permette di convincerla a farle fare delle cose che lei per ripicca e dispetto non vuole fare è la paura della supposta. La settimana scorsa aveva mal d'orecchi e quindi per tre sere una supposta di tachipirina. Urla e pianti disperati....ancora ora dopo una settimana, mi chiede se la sera e metterò la supposta. Si decide a farsi mettere le scarpe o il pigiama o i vestiti o altro che non sto ad elencare solo se prendo la scatola della tachipirina e la minaccio. Suggerimenti? Esperienze simili o completamente diverse?
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da livia albano il 30 ott 2008, 16:01
Cara Sole io ho lo stesso problema con Thomas che come voi sapete è un bimbo piuttosto scalmanato e terribile oltre che con un caratterino a dir poco "cocciutissimo" anche per lui è sempre "no" ! Ultimamente stò diventando matta a farlo andare a letto alla sera in un orario abbastanza decente, ad esempio prende e comincia a saltare sul letto o a girare e correre per tutta casa (costringendoci anche noi) a stare alzati,allora dopo vari strilli da parte mia lo prendo e le metto cmq nel suo letto per castigo almeno lì non può saltare e non può correre rischiando ogni secondo di farsi male e lui non la prende affatto bene, tant' è che dopo 10/15 minuti di pianto si convince e anche se non dorme, stà sul lettone con noi abbastanza tranquillo, l'altra sera invece ci sono stati complici i tuoni tremendi e per la paura si è infilato subito da solo sotto le coperte! Io comunque ad ogni suo "no" con tanto di capricci ultimamente me la sono cavata col dirgi che "chiamo il lupo" qualche volta ha funzionato altre volte mi fà "upo?" e comincia a ridere, non gli fà più paura neanche quello e allora anche io dovrò inventarmi un altro spauracchio col quale ricattarlo!
LIVIA MAMMA DI ALESSIO 38 SETTIMANE KG 2,750 IL 20/05/1989 E THOMAS NATO A 30 SETTIMANE + 3 GG PESO DI 850 GRAMMI NATO IL 7/05/2006
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da vale il 30 ott 2008, 17:05
Con Love funziona (in parte ehehehe) dire: bah, questo é sbagliato, se continui nom è divertente giocare con te, non ho più voglia di giocare di te, vado di là.
Poi mi alzo e vado via a fare qualcos'altro che non c'entra niente con lui. Di solito si placa all'istante (va beh, proprio all'sitante magari no).
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da Alessandra il 30 ott 2008, 17:27
Di solito cerco di farlo ragionare e funziona, se il capriccio non si placa lo allontano, anche prendendolo di peso, e lo porto in camera sua o solo nell'andito della zona notte, ma chiudendo la porta e dicendogli che potrà tornare con noi quando gli sarà passata. So che la minaccia della tachipirina è quella che ti da risultati immediati, ma ti consiglio di non minacciare cose che non puoi attuare, potrebbe sfidarti a mettergliela davvero la supposta quando capisce che è una medicina e non si assume "tanto per".
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da cheti il 30 ott 2008, 17:40
Cara Sole, intanto premetto che la situazione terrible two di Giulio è un poco rientrata nei ranghi della normalità o meglio sopportabilità. Ad onor del vero devo dire che nei quindici giorni in cui è stato davvero – davvero - terribile gli sono usciti due molari (visita con la pediatra di base, gli mancavano 4 molari, 15 giorni dopo visita con il pediatra che mi piace tanto tanto -e che per fortuna prende 30 euro a visita- gli mancano soltanto due molari). In un certo senso ho mancato di fiducia in lui. Lo spuntare dei denti ha sempre avuto l’effetto di innervosirlo (a livello fisico mai niente di quello che a volte leggo intendo febbre o altro) e in questo periodo complice la fase terrible two i molari avevano dato il colpo di grazia, a me, che lui chi lo smuove.
Molari usciti ci sono comunque i momenti del no e della sfida (ma almeno con minore frequenza e minore intensità).
Come mi sono attrezzata:
- In via generale e lavorando sul lungo termine A)Ho comprato dei libricini che trattano il tema della rabbia. Insomma volevo che “capisse” lui per prima questi suoi “attacchi di rabbia”, voglio dire magari non è semplice per un bambino (prima ancora che per noi mamme) imparare a gestire un sentimento così nuovo e forte come la rabbia, magari ne è spaventato lui stesso e questo finisce con il renderlo ancora più arrabbiato. I libricini sono: “Il piccolo drago” (Un libro su un bambino che, ai no della mamma, si arrabbia e si trasforma in un drago furioso) e “Che rabbia”(Roberto ha passato una bruttissima giornata: appena arrivato a casa risponde male al papà e non vuole mangiare gli spinaci. Che rabbia! Ma quando la Rabbia si materializza, Roberto comprende quanto può essere dannosa.). Con Giulio ad esempio riferendomi al “piccolo drago” gli dico: "Questo non è Giulio, questo è Piccolo Drago... il Piccolo Drago non mi ascolta... quando sarai di nuovo Giulio parliamo insiemo e ti spiego perché ti dico no". Funzionicchia... si calma più in fretta, credo che sia perchè citandogli il drago del libro nella sua mente scattano le immagini e le parole della storia. Talvolta, non sempre, dopo pochi minuti corre da me dicendo "ora non sono più piccolo drago, sono di nuovo il tuo bimbo!" e così è nelle condizioni di ascoltare le mie spiegazioni e di “ragionare “ con me.. B) Ho notato che se lo coinvolgo nelle mie faccende lui è talmente entusiasta di potermi “aiutare” che non cercaetrova motivi di litigio. E quindi che ne so: la sera prepariamo la “cena assieme” “apparecchiamo assieme” ecc ecc. Ovvio che ci vuole tanta pazienza che i tempi delle attività si dilungano, che mi ritrovo con un sacco di disordine in giro, ma almeno ne guadagnamo tutti in serenità.
-In particolare, lavorando sul breve termine. Giulio non vuole togliere il pigiama per mettere i vestiti la mattina, viceversa la sera. (mi verrebbe da pensare che sia il suo modo per rimandare il momento del distacco da mamma e babbo: il mattino la partenza per casa dei nonni, la sera il momento della nanna) A) Gli distolgo la mente dall’”opposizione” (forte in questo suo periodo) dirottandola sulla “scelta, autonomamente da me” (altrettanto forte in questo periodo): sceglie lui i suoi vestiti. Non ti dico il marasma in camera perché tira fuori tutto dall’armadio, me ne frego dell’ordine almeno usciamo di casa un poco più sereni. B) Gli distolgo la mente da quella specifica opposizione (non volersi vestire) e la dirotto su un altro tipo di opposizione. In pratica abbiamo inventato un giochino, ad essere onesti è lui ad averlo inventato io gli sono andata semplicemente dietro. Quando arriva il momento in cui deve togliere il pigiama mi chiede che ne so… “mamma come si chiama quel piccione là sul tetto”.. oppure "come si chiamava quel bimbo biondo del parco che faceva lo scivolo” E io: si chiama Asdrubale” E lui “noooooooo Asdrubale no” E io “si chiama Achille” E lui “noooooo Achille no” e così via all’infinito-intanto lo spoglio e lo vesto- finchè non è pronto per uscire (questo in genere funziona al mattino) C)catturo la sua attenzione con altro, e con lui funzionano bene i libricini. Ci mettiamo nella nostra posizione da lettura e inizio a leggere, mentre lui è concentrato sul librino Stefano lo spoglia e gli mette il pigiamino.
( Edito: oh mamma quanto ho scritto.. si vede che sono interessata all'argomento, eh?)
(Edito ancora una volta che poi la smetto che sono insopportabile con le mie lungaggini. Ho comprato anche il libricino "ti voglio bene anche se" credo sia importante per loro sapere che gli vogliamo bene anche nei momenti dei loro capricci)
Ultima modifica di cheti il 30 ott 2008, 19:20, modificato 4 volte in totale.
Cheti, mamma di Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di Valerio nato di 37+3, 2600 gr.
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da Lorenza il 30 ott 2008, 19:14
Cheti anche per me sei un genio!
Allora Anto, dopo il fallimento di punizioni e/o castighi il cui effetto durava, come si dice qui, "dalla sera alla mattina", con Davide ha funzionato abbastanza la frase "non ti stai comportando bene"..finge di fregarsene, ma non è vero, poi modifica il suo comportamento...ma è dura!
Lorenza mamma di Davide 20/10/2004 (29 w+ 1 g, 960 gr) e Andrea 07/04/2010 (37w + 5 g, 3310 gr)
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da Lu il 30 ott 2008, 23:52
Sole, scusa se mi permetto ma fomentare nei bambini la paura dei medicinali mi pare una pessima idea. Oltretutto Noemi si fara' l'idea che la supposta le sia stata messa per puro sadismo. A due anni i bambini possono cominciare a capire l'idea del castigo (generalmente inteso come rinuncia a qualcosa). Io le direi che sara' privata di qualcosa a cui tiene (dolcetto, cartoni, o anche un gioco materiale fatto scomparire per un po') e ovviamente...non tornerei per nessun motivo sui miei passi.
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr) Orgogliosa di essere una sfaticated housewife! http://unaprofcheblogga.blogspot.it/
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da solestellato il 31 ott 2008, 10:07
Lu ha scritto:A due anni i bambini possono cominciare a capire l'idea del castigo (generalmente inteso come rinuncia a qualcosa). Io le direi che sara' privata di qualcosa a cui tiene (dolcetto, cartoni, o anche un gioco materiale fatto scomparire per un po') e ovviamente...non tornerei per nessun motivo sui miei passi.
Già provato Lu sta sicura....nessun risultato Privata delle sue cose più care...nulla di nulla. Non so se vi ricordate... privata della puppa....niente sciroppo lo stesso
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da gabriella tolotti il 31 ott 2008, 10:08
In effetti Sole non penso che prospettarle la supposta come punizione sia un buona idea, anche perchè nel momento servisse veramente la prenderà come punizione anche se non fatto niente. In genere "mettere paura" non sarebbe bene, anche se ammetto che ogni tanto diciamo a Fabio che se non la smette chiamiamo l'orsetto. Ho l'impressione però che la cosa gli interessi sempre di meno. Ultimamente ho inaspettatamente ottenuto qualcosa intimandogli si stare seduto sulla poltrona fino a nuovo ordine...strano, avrei scommesso che dopo un nanosecondo sarebbe sceso. Per il resto dipende dalla motivazione della disputa. Ieri sera per es., mentre lavavo i piatti stava in piedi sulla sua seggiolina a mettere le mani nel lavandino impedendomi praticamente di lavorare. Allora gli ho dato una spugna e gli ho chiesto di pulire il tavolo, e poi le sedie, e poi di prendere sua la sedia, salirci in piedi e pulire il mobile...chiaramente non ha pulito niente, ma almeno me lo sono levato di torno per un po' p.s. Sole, ma che fine ha fatto il tuo avatar?
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da sandra il 31 ott 2008, 10:18
Io non sono mai stata per il ricatto, mai in nessun termine e penso che ricorrere alla paura del farmaco sia totalmente errata. Proprio perché dei farmaci NON si deve paura; perché i farmaci se presi correttamente ci fanno stare bene.
Per chi è vecchietta del forum, sa che non ho avuto vita facile con Tommy. Ha sempre protestato, fatto sceneggiate tanto che lo chiamavamo il merolino, tuttora volte è davvero esasperante. Ma gli ho sempre dato regole. Poche ma assolutamente irremovibili. E gli ho sempre detto che gli volevo bene anche se... come ha detto Cheti (non sapevo ci fosse un libricino e mi sembra un'idea fantastica)...
Insomma, io sono per regole fermissime e qualche castigo come la privazione di qualcosa (la televisione, le barrette Kinder..).
Mamma di Tommaso, 32 sett 1650 gr. 29/06/2002
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da Silvia il 31 ott 2008, 12:43
Con Riccardo funziona il castigo..ma lui in questo è davvero particolare.. se fa qualcosa che nn va lo prendiamo e lo portiamo in cameretta sua, vicino ad un analogo e gli diciamo: non dovevi farlo, ora pensa un attimo a quello che hai fatto.... Lui sta li' buono buono..a volte mugugna..a volte piangiucchia..
Ora siamo arrivati al punto che quando fa una marachella lo guardo severa e gli dico: in punizione..di corsa..lui gira le spallucce e ci va da solo..Che terenzza..mi passa subito..ehm..quasi subito..poi dopo un po' viene..e ci diamo un abbraccino
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da Lu il 31 ott 2008, 18:27
Certo il castigo non da risultati a breve termine, quindi non e'che subito il bimbo attua il comportanmento corretto. A lungo andare pero' capira' perfettamente che nella vita ci sono piccoli privilegi che dipendono dalla benevolenza altrui e di cui si puo' essere privati. Anche il discorso delle medicine andrebbe affrontato ad ampio raggio, altrimenti Noemi non ragionera' mai in termine di sacrifici/benefici. Io le direi che le medicine sono molto importanti, a volte fondamentali e in caso di necessita' e'bene prenderle perche' a fronte di un sacrificio piu'o meno grande ci danno dei benefici ovvero ci aiutano a guarire. Non bisogna MAI ingannare i bambini sulla loro effettiva valenza (es prendi questa bella caramella che ti fara' passare il male al pancino) Apposta l'educazione non e' una scienza esatta...
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr) Orgogliosa di essere una sfaticated housewife! http://unaprofcheblogga.blogspot.it/
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