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Messaggioda cheti il 12 mar 2008, 17:42

Che poi, Federica, le altre mamme mentre facevano la marsupio sdraiate tenevano in mano uno specchietto, per guardare il volto del figlio. Io no. Durante la marsupio potevo non guardare e allora non lo facevo. Una domenica, poi, me lo sono portato pure io lo specchietto e quando da sdraiata l'ho preso dalla tasca, mio marito, che la domenica veniva, mi ha detto ma che ci fai con quello e allora l'ho messo via.
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Messaggioda Ammmo il 12 mar 2008, 17:58

Gli occhi di Alessio
La prima volta che ha aperto gli occhi ho pensato "questo è un alieno" poi ho pensato "ecco perché gli alieni li fanno cosi!". Tutti neri. Tirati all'insù. Enormi. Sicuramente sproporzionati rispetto a quel faccino cosi minuto...
Dopo un po' di tempo ho iniziato a vederli verdi. Cioè, mi sembrava, ero convinto, volevo convincere tutti, che gli occhi di Alessio fossero verdi. E lui gli occhi non li apriva tanto, non li apriva spesso, e io li a vederli verdi...
Ci ho messo un po' a capire (a vedere) che invece sono marroni, ma di un marrone quasi nero...quanto mi piacciono quegli occhi...
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Messaggioda valefrida il 12 mar 2008, 18:59

Quando mi hanno mostrato francesca pochi minuti dopo il ceareo, era rossa e la prima cosa che ho detto è stata "Sembra piangere senza aprire la bocca", ginecologa e infermiere hanno riso e mi hanno rassicurata, in realtà (l'avrebbe scoperto poco dopo un'ostetrica che passava per caso) la bimba gemeva, segno di una seria difficoltà respiratoria che era sfuggita a tutti. L'ho rivista tre giorni dopo in terapia intensiva. Ricordo la penombra, l'anormale silenzio rotto solo dai bip dei monitor, tutte quelle cullette coperte dalle copertine per cui non si vedevano i bimbi. Mi portano davanti alla mia "piccola astronave", tolgono la copertina e io vedo mia figlia, immobile, sdraiata nuda sulla pancia, il volto irriconoscibile per il cpap, gli occhi chiusi, tubi e sensori ovunque. Ecco, è terribile scriverlo e anche solo ricordarlo ma io non ho provato niente, ero come congelata, ho pensato "questa è mia figlia ma se mi avessero messo davanti a un'altra incubatrice sarebbe stato uguale, non l'avrei riconosciuta". L'amore travolgente, il riconoscimento sono scattati dopo, nei giorni seguenti. Un po' me ne vergogno ancora.
Grazie di avermi dato l'occasione di aprirmi su questo, non l'avevo mai fatto.
valentina mamma di massi (7/5/2002)
e titti (3/12/2004)
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Messaggioda mariarosaria il 12 mar 2008, 19:44

Pensiero frivolo, in quel periodo ci avevano regalato un capocollo, peso 1800 gr, Emanuele pesava con il calo fisiologico 1280 gr, io e mio marito puntavamo a quello: quota capocollo.....ci è riuscito dopo quasi due mesi
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Messaggioda mariarosaria il 12 mar 2008, 19:57

Non so dove altro scriverlo, ma mi gira nella testa e nello stomaco da quando è stato aperto questo post.
La sera prima che accadesse tutto, Emanuele si agitava come un matto, dissi: "Mi romperà le acque".
E così fu in piena notte mi alzo sono un pò bagnata, capisco subito non è pipì , sveglio mio marito, lui capisce subito, chiamiamo in ospedale per accertarci che il nostro ginecologo fosse di turno, ci dicono di si, gli telefoniamo sul cellulare, lui non mi rassicura, lo ha sempre sospettato, mi chiede se sono troppo bagnata, ...no è poco, allora fate con calma vi aspetto.....Sono circa le 7 Michela si sveglia, la vesto stiamo facendo 'inserimento a scuola da una settimana, ce la portiamo in ospedale, siamo tutti e tre, davanti all'ecografo, imia figlia mi guarda il dottore dice che devo ricoverarmi il sacco è rotto, il bimbo è piccolo sono 27 settiamane e lui è anche più piccolo, non ce la può fare, .....mi dice, non me ne importa niente io michela non la lascio sola, siamo sempre insieme come fa, lui mi dice chiami sua mamma, ...non c'è più nessuno se ne può occupare come me, il dottore mi dice che ora ho 2 figli e quello dentro ha più bisogno di me e chi lo dice chi lo stabilisce, mio marito non dice niente,Michela mi guarda, cominicio a dire a mio marito cosa fare porta Michela a scuola, stai con lei tutto il tempo che puoi, dormite a casa, prendimi un pò di roba, chiama mi acugina Pina lei me la porta, Camillo prende Michela in braccio ,lei comincia a urlare si gira verso di me, vede che mi sto alzando e comincia ad urlare.... no vedi si sta alzando vieme con noi, mamma vieme con noi.... lo so è assurdo dopo tutto quello che abbiamo passato,ma io quelle parole non me le levo dalla testa, è un dolore che mi rimbalza ancora dentro, ... singhiozzo, e non lo se è accaduto tutto così ma è cosi che losento è così che ancora oggi mi uccide....
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Messaggioda cheti il 12 mar 2008, 20:15

Ammmo, anche Giulio. Occhi di un marrone quasi nero che a volte l'iride fa un tutt'uno con la pupilla... e anche a me, quanto piacciono...
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Messaggioda mariarosaria il 12 mar 2008, 20:23

Anche Manu occhi marroni nocciola come quelli del padre, anche io trovo siano fantastici
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Messaggioda Fran il 12 mar 2008, 20:30

Anche il mio bambino un piccolo alieno, con la testa grande, la fronte altissima, il corpo magro e questi occhioni nerissimi e lontani l'uno dall'altro che sembrava uno squalo martello. Poi lentamente sono diventati blu, sempre piu' blu, e lui sembrava ancora piu' un alieno, pero' lo sguardo no, quello non era da alieno, sembrava che tutto cio' che vedeva lo immagazzinasse e facesse suo.
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Messaggioda scpromec il 12 mar 2008, 23:36

Sono sempre più contenta di avervi trovato!!!! Finalmente posso aprire un pò il mio cuore con persone che so mi capiranno!!!! :oops: :oops: Quando Sandrino è nato, nel mio delirio ho vissuto una situazione persino divertente...durante il cesareo ero sveglia perchè mi hanno fatto la spinale e quando mi hanno detto è nato io avevo talmente voglia di sentirlo piangere che ho confuso l'aspiratore con il suo pianto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e poi sensazione meravigliosa.....l'hanno avvolto nella "carta stagnola" e mi hanno detto bacialo......mamma come era bello, piccolo e SALATO!!!!!!!
Prima cosa che ha detto Luca quando ha visto Sandrino in TIN è stata....assomiglia talmente tanto a Milly che quando dorme mette le manine come la mamma.
Grazie per avermi regalato questo momento!!!
Bacini Milly Luca e Sandrino
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Messaggioda luna il 13 mar 2008, 10:20

Perchè il primo sguardo diventa l'ultimo sguardo ma tu non lo sai.
Perchè forse se l'avessi saputo magari l'avrei assaporato meglio quello sguardo, magari.
Perchè l'ultimo sguardo è l'inizio.L'inizio.
L'inizio di qualcosa che non conosci, che ti avvolge e ti stringe e ti senti stretto in mezzo alla nebbia.
Dove vado?Dove passo?Come faccio adesso a vedere dove devo camminare?
E allora dormivo.Era bello dormire, mi ridava la serenità.E il risveglio era bello, quei pochi attimi prima ancora di sentirmi nella nebbia.
E Alessio era sempre li e io sempre avvolta dalla nebbia e volevo vederlo bene ma non riuscivo.Cercavo il suo sguardo.
Ma come facevo io a vedere nella nebbia?
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Messaggioda laura78 il 13 mar 2008, 10:32

Un altro ricordo...Una sera, ero ancora ricoverata, scendo in TIN verso le nove e un medico mi dice che avevano provato a stubare Stella, perché sembrava potesse farcela...mi avvicino all'incubatrice e la vedo...diversa...con su la cuffietta e il tubo della CIPAP, una luce strana che la illumina, sono andata a leggere il suo nome sull'incubatrice, perché non l'avevo vista così i giorni precedenti...aveva delle rughe identiche a quelle di mio marito e la linea delle sopracciglia come quella di mio marito...sembrava un maschio...ero così felice che l'avessero stubata...vado nella stanzetta tira latte e chiamo col cell i miei e mio marito per dare la bella notizia...poi finalmente piango e prego...chiedo a Gesù che ce la faccia a stare stubata, mi sento disperata, impotente...il mattino seguente scendo in TIN ed è di nuovo intubata...pensavano ce l'avrebbe fatta invece no. Indescrivibile il dolore provato...sensazioni che nessuno che non abbia avuto figli prematuri, potrà mai capire...
mamma di Stella, nata a 30 settimane, 930 g, 34 cm, il 1 febbraio 2007.
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Messaggioda federica il 13 mar 2008, 13:58

Matilde è nata col cesareo e io ero sveglia, ma mica l'ho vista. Sono una talpa e senza occhiali non vedo a 1 metro.
Quando l'hanno tirata furoi dalla pancia per i piedi (come è normale), l'infermeira ha detto: dichiaro la nascita alle 22.19. Si è girata verso di me e mi chiede: come si chiama la bambina? io ho risposto: non lo so, lo chieda a mio marito. il delirio stava iniziando..... mi sentivo da un'altra parte, come se guardassi da fuori quella situazione, tanto mi pareva assurda.
L'hanno appoggiata su un carrello e la neonatologa ha provato a rianimarla, era in arresto respiratorio. Sentivo che aspirava e Matilde ha fatto come dei rantoli, ma subito smetteva. La neonatologa si è girata verso l'anestesita e gli ha detto: ho bisogno di una mano. Dal tavolo operatorio intravedevo le loro schiene, una a fianco dell'altra, vicine vicine. E mi chiedevo: ma come fanno a lavorare così vicini? L'anestesita dopo un minuto ha detto: a posto, intubata. Ho pensato: a posto? ma che c'entra a posto? La neonatologa l'ha sistemata nell'incubatrice e ha detto: la porto giù (la Tin era al piano di sotto). Interviene l'anestesista: fatela vedere alla mamma. Ma io era senza occhiali, non vedevo un accidente, ho chiesto: mi date gli occhiali? L'infermiera mi ha detto che non si poteva, ero ancora sotto i ferri ("ci vuol più tempo a chiudere che ad aprire"). E ho visto una macchia rosa in mezzo al verde e basta e mi sono chiesta: ma come sarà? Ho guardato l'anestesista che intanto si era messo a controllare il catetere dell'anestesia epidurale vicino a me e gli ho chiesto come stava la bambina, era un dottore un po' asciutto, di poche parole, mi ha detto: la strada sarà tutta in salita, ma secondo me la bambina è forte.
Ho avuto una notte in più di incoscienza, non ero ancora passata dalla cruna dell'ago.
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Messaggioda cheti il 13 mar 2008, 14:26

Quando ho dato l'acconto per il trio.

La commessa butta un occhiata alla mia pancia, era maggio, tornavo da Firenze e avevo su una canottiera corta che in ospedale faceva caldo e che al mattino non mi guardavo allo specchio per uscire. Seguo il suo sguardo e vedo la mia pancia piatta, anzi scavata che ultimamente non mangio.
Sisi mi serve tra una ventina di giorni, il trio. O almeno credo.
La commessa arrossisce, molto carina, di quelle che vorrebbe chiedere ma capisce che non è il caso e si vergogna del suo essere curiosa.
Sisi, mio figlio è nato da tanto, non è ancora uscito dall'ospedale. Ecco a proposito, ma se mio figlio muore, il trio ve lo riprendete?

Che poi era da un pò che non pensavo alla morte, non so come mi sia potuta uscire una cosa del genere.
Ultima modifica di cheti il 13 mar 2008, 14:29, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda federica il 13 mar 2008, 14:29

Perchè nei 10 giorni in cui sono stata ricoverata prima del parto con le acque rotte mica ho mai pianto. Ero preoccupata, certo, ansiosa, ma piena di speranza.
Mio papà mi aveva portato un piccolo televisore e con la vicina di letto (dolcissima mamma di due gemelli all'asciutto come Matilde) guardavamo striscia la notizia e paperissima. E ridevamo pure a volte.
Mia mamma mi portava dei giornali pieni di gossip, dei libri, il prosciutto e la bresaola, che in ospedale si sa che si mangia male, una volta mi portò pure il minestrone da Milano. Mia mamma veniva anche con i detersivi, meglio pulire bene intorno alla sua bambina. E aveva imparato dov'erano i cambi di biancheria, che l'estate del 2003 era torrida e faceva un caldo da morire, meglio cambiarle spesso le lenzuola bagnate di sudore. Se passava un giorno senza che nulla succedesse ero contenta, insomma era la cosa giusta: non doveva succedere niente.
Che poi a me la vasosuprina non dava disturbi, macchè tachicardia o mal di testa, a manetta giù dalla flebo, che sono forte come un toro.
Peccato che negli ospedali gira una cosa che si chiama staffiloccocco, che è duro e resistente, perchè ha imparato ha sopravvivere dentro un ospedale e a quello gli fanno un baffo gli antibiotici. Quello ci ha stesi, a Matilde e a me. E quando mi è entrato dentro, la febbre ha iniziato ad andare su, fino a 40. Allora è venuto un dottorino giovane alle 8 e mezzo di sera e mi ha detto: la prepariamo per il parto, che non si può più aspettare. Addio ottimismo e speranza. Ecco lì ho pianto per la prima volta.
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Messaggioda gabriella tolotti il 13 mar 2008, 14:46

Un dottorino giovane che lavorava in sala parto, carino, dagli occhi azzurri il giorno che hanno deciso di farmi il cesareo, mi ha detto che mio figlio avrebbe trovato condizioni milgiori furori di me che dentro, mi ha spiegato del bentalan per fargli sviluppare i polmoni e che comunque avrebbero fatto il possibile, mi detto che comunque mio figlio la possibilità di soppravvivere ce l'aveva. Il giorno dopo è venuto a trovarmi in ostetricia: gli avevano detto che piangevo, ed è venuto a consolarmi, cioè almeno ci ha provato. L'ho incrociato casualmente uno degli ultimi gioni di ricovro di Fabio, non so che ci faceva in TIN, così ho potuto dirgli che è andato tutto bene. Ecco, questo dottorino è uno dei ricordi più piacevoli di quei giorni.
Ultima modifica di gabriella tolotti il 13 mar 2008, 16:03, modificato 1 volta in totale.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett.
Pesava 510 gr

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