da robyve68 il 22 mag 2007, 10:32
Vi racconto anche io la storia della mia birba, scusate se saro' un po' lunga ma ci sono talmente tante cose che e' difficile riassumerle in breve.
La storia di Alice inizia cosi’ dopo aver sfinito il mio ex marito x ben 5 anni finalmente lo convinco a metter su famiglia, dopo due mesi arriva Alice , gia’ dal primo momento io avevo la sensazione che nella mia pancia ci fosse una bimba. I primi mesi passano tranquilli solo qualche nausea, ma esami e ecografie tutte ok, io camminavo ad 1 metro da terra. dalla gioia.
Arriva il giorno della morfologica e viene confermato che aspettavo una bimba, era bellissima, mi ricordo che mi sono fatta contare tutte le dita delle mani, xke’ avevo fatto un brutto sogno e quindi gentilmente il ginecologo mi ha accontentata,Alice stava benissimo e io lo stesso non avevo neppure bisogno di ferro. Tanta era la mia felicita’ quanto era la delusione x il mio ex marito lui voleva il maschio x due giorni e’ rimasto muto.
Continuo a lavorare passano due, tre settimane ed io inizio a gonfiarmi, prendo immediatamente appuntamento con il ginecologo. Vado alla visita sembra tutto bene tranne la pressione, che io ho avuto sempre bassina, mentre li era un po’ alta, pero’ era fine giugno e faceva caldo, io pensavo fosse legato a questo. Il dottore invece mi dice che x star sereni e’ meglio fare degli accertamenti e visto che era caldo mi ricoverava un paio di giorni in ospedale x tutte le analisi del caso.
Io sono entrata in ospedale serenissima, pensavo di fare le analisi e che poi sicuramente mi avrebbe messo a riposo, infatti in ufficio avevo salutato gia’ tutti.
Iniziano i vari esami sangue, urina, pressione ed infine l’ecografia. Li mi e’ caduto il mondo addosso, il ginecologo controllava la bambina e non diceva nulla ad un certo punto mia mamma chiede a bassa voce “Dottore va tutto bene?” Il simpatico dottore risponde proprio gentilmente”Signora come vuole che vada tutto bene… secondo lei una bambina di 500 gr puo’ venire qui al mondo e sopravvivere??” In quel momento ho pensato di morire dal dolore e allo stesso tempo pensavo si fosse sbagliato.
Nel frattempo mia mamma chiama il ginecologo che era in ferie, il quale la tranquillizza dicendo che se ne sarebbe occupato lui .Dopo poco finalmente mi danno la prima pasticca x la pressione visto le belle notizie era salita a dismisura, vietate le visite, mi agitavano troppo e alla sera arriva di corsa l’ecografo che mi aveva fatto la morfologica, ripete l’ecografia ed in effetti la bimba e’ indietro di due settimane e la flussimetria e’ pessima. Con calma e con le giuste maniere mi spiega tutto quello che stava accadendo , mi ricordo che uscita dall’ambulatorio la prima persona che ho visto e’ stato mio papa’ e sono scoppiata in lacrime.
Il giorno seguente arriva il mio ginecologo mi fa preparare x un trasferimento in un’altra struttura xke’ quella dove stavo non poteva sostenere una nascita prematura Parto con lui in ambulanza verso il nuovo ospedale.
Qui iniziano nuove visite, viene confermata la gestosi sono in 27 settimane, sembrava che la situazione si fosse stabilizzata ed io mi ero illusa nuovamente che se stavo a riposo e mi facevo tutte le iniezioni del caso avrei potuto far crescere ancora la bimba, passano quasi due settimane durante un’ecografia sembra che ci sia qualcosa al cuore di Alice quindi indagini nella mia famiglia dove nessuno ha mai sofferto di cuore, faccio un’ecocardiografia e scoprono che la bimba sta benissimo il suo cuore e piu’ che sano e che l’ecografo era un incompetente.
Poi un pomeriggio mi danno la triste notizia, signora non si puo’ piu’ aspettare dobbiamo far nascere la bambina .Di nuovo mi crolla tutto addosso arriva il neonatologo che mi parla di percentuali e di un sacco di altre cose l’unica cosa che mi e’ rimasta in mente e’ stata”se la bimba piange quando nasce siamo a buon punto”.Per tre giorni consecutivi sono stata preparata x il cesareo e poi veniva rimandato xke’la bimba si muoveva e un giorno in piu’ nella pancia era un giorno in piu’ guadagnato. Pensate con che angoscia ho vissuto quei tre giorni appena la bambina non si muoveva andavo in panico chiamavo l’infermiera x far controllare il battito.Il 21 luglio alle 11.18 Alice urla come una pazza la sua voglia di vivere la vedo un solo momento era tutta rosa con la faccia cicciotta, il corpo non si vedeva era avvolto nella stagnola.L’unica cosa cicciotta era proprio la faccia xke pesava in tutto 800gr.
Nei giorni successivi mi riempivano di flebo , ma io volevo vedere la mia bimba cosi finalmente al 3 giorno riesco a farmi portare con la sedia a rotelle alla Tin , avevo la febbre ma non ho detto nulla xke’ avevo paura che non mi portassero a vederla.
Arrivo in Tin suono il campanello entro in un mondo che non immaginavo neppure esistesse, arriva un’infermiera mi aiuta ad alzarmi e a vestirmi e mi prepara a cio’ che avrei visto. Entriamo nella stanza ci sono 4 incubatrici un sacco di suoni, alza il telo verde e la vedo, ho un leggero mancamento ma non so come sono riuscita a stare in piedi, era piena di tubicini, aveva un mini pannolino che su di lei sembravano le mutande di fantozzi e i suoi piedi erano cosi’ minuscoli.
Il tempo in Tin passa a pensarci ora anche velocemente, ma in quel momento sembravano giornate interminabili. All’epoca in Tin ci potevo stare solo dalle 14.30 alle 19.00 e quindi x due mesi mi facevo una settantina di km al giorno x andare a vedere la mia bimba, tutto sembrava procedere bene, Alice cresceva pian piano aveva bisogno di un po’ di ossigeno, aveva sempre un sacco di fame in fatti in reparto le davano da mangiare x prima xke’ strillava come una pazza .
Arrivano i primi di ottobre e ci dicono che visto che stava x arrivare il periodo dei raffreddori e visto ke Alice ormai aveva raggiunto i 2 Kg e aveva bisogno solo di un po’di ossigeno.ci informiamo per avere il bombolone a casa e ci fissano un appuntamento con uno dei medici che hanno seguito Alice in Tin x avere piu’ dettagli x la dimissione.
Il colloquio ci capita con una dottoressa rinomata in Tin x la sua freddezza, ci parla di Alice che va tutto bene che sta crescendo bene, che ha ancora bisogno di un pochino di ossigeno , delle visite post dimissioni e poi ci parla di una cosa della quale x due mesi nessuno si era preso la briga di informarci,ma non una cosa da nulla una cosa che e’ stato l’ennesima pugnalata. Alice aveva la leucomalacia , si un piccolissimo forellino che si era formato nel suo cervello e che immediatamente si e’ rinchiuso, ma sfortunatamente alcune cellule erano state danneggiate, l’entita’ del danno non si sapeva si sarebbe capito un po’ di piu’ attorno al primo anno di Alice. Si fino ad un anno io non avrei saputo se mia figlia avrebbe camminato oppure no e se ci sarebbero state altre conseguenze.
Sono stati mesi durissimi soprattutto xke’ me li sono vissuti da sola , il papa’ di Alice pensava solo ad andare in palestra xke’ era stressato e aveva bisogno di scaricarsi.
Come avrete capito appena ho iniziato a rivedere un po’di luce ho deciso di eliminarlo dalla mia vita.
Alice a 21 mesi ha camminato da sola , potete immaginare la mia gioia. Ora Alice ha sette anni e mezzo, molte cose sono state superate,c’e ancora tanta strada da fare, ci sono ancora dei problemini fisici alle gambe da superare e qualche difficolta’ a scuola, ma le maestre sono entusiaste di lei x la sua determinazione e la sua voglia di riuscire a fare tutte le cose che fanno i suoi compagni di classe.
roberta mamma di alice (21.07.99 29 sett. 800gr)