Bambini aggressivi

[gabriella tolotti]

Questa mattina ho parlato al telefono con la mamma dell'amichetta storica della materna di Fabio, che era piuttosto preoccupata: la bimba frequenta una scuola del suo paese, dove finora si era trovata benissimo, se non che a fine novembre è arrivato un bimbo con gravi disturbi comportamentali. (Casualmente si chiama Fabio pure lui, e la cucciola, alla notizia che doveva arrivare un "Fabio" era tutta felice, perchè sperava si trattasse del suo amico). Ora, questo bimbo è stato trasferito da un altra scuola, su petizione dei genitori degli altri bambini, e appena arrivato, in palestra, ha picchiato i bastoni in testa a due compagni. Ha tirato calci e sputato in faccia ad un maestro che tentava di immobilizzarlo, ha detto "puttana" alla maestra, e altro ancora, in pochi giorni, con un insegnante di sostegno presente.
Non si sa, almeno la mia amica non sa, se si tratta di una famiglia disagiata (è però probabile). Il bimbo chiaramente è piuttosto isolato, e ciò probabilmente aumenta il suo disagio, ma credo sia ovvio, se si comporta così, che nessun compagno vorrà essergli amico. I servizi sociali sono stati allertati non ancora il tribunale dei minori, anche si pur così piccolo questo ragazzino è già socialmente pericoloso...non oso immaginare cosa potrà essere crescendo. La mia amica, se la situazione resta tale, pensa di spostare la figlia in un'altra scuola, che tristezza però vedere un ragazzino così giovane in quelle condizioni...

[clemy]

Ehm Gabry anche noi abbiamo una situazione simile seppur non agli stessi livelli.
E' un mesetto che in classe di Giovanni è arrivato un nuovo bimbo, proviene da un asilo privato e per lui è l'ultimo anno. All'inizio è stato presentato come un bambino con problemi di linguaggio (tant'è vero che fa pure logopedia 2v a settimana), all'apparenza pare un bambino tranquillo....lo è, ma ha degli scatti di violenza durante la giornata. Oltre a menare in senso fisico i bambini anche senza motivo si dà da fare anche con i morsi, la maestra se n'è beccati due sul polso perchè gli aveva impedito di fare una determinata cosa e sempre per lo stesso motivo, con un cacciavite giocattolo, gli ha sferzato dei colpi dietro la schiena.
La maestra oltre a far presente l'accaduto ai genitori ha "minacciato" gli stessi di ricorrere al preside perchè a suo parere il bambino ha ben altri problemi. Un atto dovuto perchè deve tutelare l'incolumità degli altri bambini.
Ad oggi la situazione è leggermente migliorata, è infondo un bambino molto amorevole, la maestra sta lavorando parecchio "pedagogicamente" e i risultati si vedono...dal punto di vista scolastico era fermo o forse non era partito proprio, i suoi disegni erano al pari dei scarabocchi di mio figlio. Stanno lavorando molto sia a scuola che a casa (sempre su supporto della maestra), sta acquisendo la motricità fine che a detta della maestra non aveva per nulla...
Per fortuna abbiamo a che fare con dei genitori che hanno capito il problema e che stanno cercando di aiutare il proprio figlio... sono delle persone molto per bene che conosciamo anche al di fuori dell'ambiente scolastico.

[gabriella tolotti]

Si, anche da noi al primo anno di materna c'era una situazione simile, con la differenza che i genitori non volevano il sostegno e sembravano non rendersi conto della cosa, che è peggio.

[mariateresa]

Qui ci casco proprio a fagiolo...perchè a scuola seguo un ragazzino con questa situazione, questo è l'ultimo anno e quando arrivò in prima elementare era a dir poco da "scolarizzare": calci, sputi, parolacce, grave instabilità psicologica e situazione familiare disastrosa.
Dopo 1 anno di sudore e fatica da parte nostra per "contenerlo" fisicamente ed emotivamente cominciammo a vedere i primi frutti...la sua situazione familiare è sempre difficile e quelle regole di base che ha imparato le deve solo alla scuola e, infatti, non fanno saldamente parte del suo bagaglio...ogni giorno pare di ricominciare da capo..ma tutto sommato ha fatto tanti passi avanti; certo non posso perderlo di vista un secondo perchè restano un'immaturità e instabilità di fondo che lo portano a mettersi in situazioni a volte abbastanza pericolose.

Tornando a "Fabio"...dispiace apprendere che un bambino debba cambiare scuola perchè i genitori non lo vogliono (stava capitando anche da noi, i genitori hanno desistito quando hanno capito che il bambino avrebbe rischiato di essere allontanato anche dalla sua famiglia, com'era già successo per altri fratelli)...spero che vi sia un'ins. di sostegno abbastanza "forte" da capire e gestire al meglio questa non facile situazione..

[gabriella tolotti]

Si, però io mi chiedo, Mariateresa, se in qualche caso essere allontanati dalla famiglia non sia la soluzione migliore. Non sempre, ma spesso, bambini che si comportano così, hanno alle spalli situazioni molto difficili, per loro insostenibili, e se proprio la famiglia è la causa di tutto ciò, meglio prenderne le distanze. Ovviamente è da valuare attentamente. Comunque, anche se non è bello, capisco anche gli altri genitori: nessuno vorrebbe vedere arrivare a casa il proprio figlio massacrato da un altro ragazzino, o magari vederlo finire all'ospedale.

[clemy]

Da noi c'è una "casa alloggio", non è un riformatorio, tantomeno un istituto.
In questa casa (che è a tutti gli effetti un appartamento solo un pò più grande) sono accolti tutti quei bambini che vengono "allontanati" dagli assistenti sociali dai loro genitori. In questo caso possono rientrare a casa loro nel week-end e i genitori possono andarli a trovare. In questa struttura lavorano diverse educatrici e psicologhe (ci ha lavorato per tanti anni la madrina di Michele) ma anche persone senza alcun titolo di studio. Lo scopo è quello di ricreare un ambiente familiare sereno, qualcuno che segue nei compiti i ragazzi, che li aiuta a lavarsi, vestirsi, a svolgere le attività quotidiane, a educarli e ad infonderli dei principi...non è una cosa noiosa e tantomeno rigida come può essere un istituto.
Secondo me il bello di questa struttura è il fatto che i bambini comunque conservano i rapporti coi propri genitori e che non nutrono rabbia e odio nei loro confronti.

[mariateresa]

Si, però io mi chiedo, Mariateresa, se in qualche caso essere allontanati dalla famiglia non sia la soluzione migliore. Non sempre, ma spesso, bambini che si comportano così, hanno alle spalli situazioni molto difficili, per loro insostenibili, e se proprio la famiglia è la causa di tutto ciò, meglio prenderne le distanze. Ovviamente è da valuare attentamente. Comunque, anche se non è bello, capisco anche gli altri genitori: nessuno vorrebbe vedere arrivare a casa il proprio figlio massacrato da un altro ragazzino, o magari vederlo finire all'ospedale.

Certo Gabry, son d'accordissimo...capisco l'ansia dei genitori perchè la sento come se fosse mia, ecco perchè davvero non perdo di vista un secondo il ragazzino che ho in carico...a volte questi bambini provengono da situazioni dove i genitori (al di là di situazioni di disagio economicosociali-familiari) non sanno proprio da dove partire per fare i genitori.
La mamma del bambino che seguo, ad esempio, è stata aiutata piano piano a capire come gestire certe situazioni di capriccio patologiche dove si passava dal tutto al niente..o botte da orbi o premi ingiustificati giusto per mettere fine alle scenate..imparando a contenere scoppi di collera quando non veniva accontentato.
Per questo mi chiedo se magari con una buona equipe (assistenti sociali, psicologi e insegnanti) il bambino in questione, con una presa in carico globale che sia di grande supporto alla famiglia possa avere qualche chance, prima di essere eventualmente affidato a qualche struttura