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Area per parlare della crescita dei bimbi da 0 a 3 anni.
Moderatore: briseida
da mariateresa il 3 gen 2012, 18:27
Il linguaggio è una componente dello sviluppo che emerge quando l'individuo è pronto, ma è vero anche che si "attiva" con le opportune sollecitazioni...anche nei "nati a termine" si osservano delle differenze incredibili tra parlatori precocissimi e altri tardivi, mio figlio ha iniziato a parlare bene verso i tre anni e ora ha una notevole proprietà di linguaggio, nonostante le opportune sollecitazioni all'epoca...cominciavo quindi a preoccuparmi...ora Francesca parlotta tantissimo in maniera assolutamente incomprensibile, ogni tanto infila una parola dotata di significato e indica l'oggetto, ma credo davvero che a parte lavorarci tanto, parlare correttamente e tanto indicando oggetti d'uso quotidiano, giocare, descrivere occorrerà poi aspettare i tempi in cui i tuoi cuccioli saranno "pronti"...un'altra cosa, in Francesca ho osservato che ha iniziato a ripetere qualche parolina dopo aver imparato a camminare, credo dipenda da un discorso di impiego delle "energie"
Maria Teresa mamma di Antonio 05-02-07 (38 w) e Francesca 30-09-09 (24 w), peso g. 573. Dimessa il 19/02/10
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da Lu il 3 gen 2012, 22:35
Usa molto il gioco simbolico. Prendi qualche gioco che userai solo per questo scopo (fino a quando sono molto piccoli). Ottima è la casetta delle bambole . Fai fare varie azioni ai personaggi tipo "la bimba mangia" "il bimbo dorme", nomina le varie stanze e i vari mobiletti ecc... Poi utilizza il gioco delle forme (non so se si chiama così , essenzialmente è una sorta di contenitore dove si inseriscono delle formine) facendo bene la sequenza es " Prima prendo il quadrato rosso, dopo lo metto dentro..." Anche gli animaletti e i lego sono molto utili.
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr) Orgogliosa di essere una sfaticated housewife! http://unaprofcheblogga.blogspot.it/
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da briseida il 3 gen 2012, 23:00
nadi ha scritto: > corinna volevo chiederti: se mettendo due o più figure diverse chiedi loro > qual'è -ad es- il bimbo? loro lo indicano? > siccome i librini che trovavo o avevano tante cose o non erano pertinenti > con quello che volevo fare io ho cercato delle figure familiari per lei, le > ho stampate e "rilegate" e poi le facevo usare quello. fin quando > non l'ha strappato del tutto..
La mia logopedista usa sempre immagini plastificate, cosi evita questi problemi. Lavoriamo con fotografie di tutta la famiglia (genitori, nonni e zii) e anche con immagini di bambini che fanno cose tipo mangiare, vestirsi, etc. La logopedista mostra la immagine e dice quello che fa (il bambino mangia), e poi ripete le stesse parole scenificando l'azione con una bambola. Io riproduco lo stesso patrone a casa, ho comprato i libri che usa lei (anche se li le immagini sono ingrandite e separate), bambola e attrezzi.
I libri sono di Helen Oxenbury, con disegni molto chiari e senza fondo che distragga l'attenzione. Costano 6 € e gli trovo veramente utili.
Alberto e Fanny genitori di * Jaume 06/08/2009 - 12/08/2009 - 23 sett + 5 gg 750gr * Ada 06/08/2009 - 23 sett + 5 gg 550gr - a casa dal 29/12/2009 http://piccolaada.blogspot.com
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da Maria Luce il 4 gen 2012, 1:48
Ciao è chiaro e noto a tutti che è questione di maturità del bambino, però l'esercizio che con Gaetano fanno a terapia da quando aveva circa 12 mesi corretti è la lettura di immagini(a mò di figurina) , ossia riconoscere un' immagine prima su due poi su tre e farsi indicare quella richiesta, ora dopo tanto battagliare si sofferma da solo sulle immagini sfogliando i libri adatti alla sua età e se gli chiedo dov'è il sole, lui subito lo cerca con lo sguardo e lo indica. Giocaci tanto in questo senso perchè parte tutto dalla conoscenza delle cose, ora noi cominciamo a lavorare con i colori... anche questo non sarà semplice ma si affronterà!
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da Lorenza il 4 gen 2012, 8:44
Corinna, a forza di pensare mi è venuto in mente il titolo di un opuscolo che la npi ci aveva dato per affievolire le mie paranoie (Davide non era in ritardo ma ero io che volevo essere in anticipo ): si chiamava INTERACT, era un elenco di suggerimenti per come impostare le occasioni quotidiane al fine di favorire lo sviluppo del linguaggio, ricordo che diceva molte cose che hanno già detto le altre in questi post, comunque il "succo" era di verbalizzare correttamente tutte le azioni e gli eventi, anche passati o futuri. Vedo comunque se riesco a trovarlo
Lorenza mamma di Davide 20/10/2004 (29 w+ 1 g, 960 gr) e Andrea 07/04/2010 (37w + 5 g, 3310 gr)
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da cheti il 4 gen 2012, 12:05
Mi sembra abbiano già detto tutto. Intervengo comunque dicendo quello che mi passa in testa sull’argomento. Random. Tutti i neonati nascono con due capacità, ereditate geneticamente dai genitori: la capacità di costruire ed elaborare il pensiero e la capacità di linguaggio ovvero di codificare il proprio pensiero. In assenza di patologie, tutti i bambini parleranno la lingua materna anche senza alcun "sforzo mirato" da parte dei genitori! E questo lo trovo molto rassicurante. Ci sono accortezze che facilitano l’apprendimento della lingua, accortezze diverse a seconda del loro stile di apprendimento: ci sono bimbi con uno stile prevalentemente uditivo e sono quelli che parlano precocemente ma che in genere non sono molto attivi sul piano motorio e non fanno troppa attenzione ai dettagli visivi dell'ambiente circostante e ci sono quelli con uno stile prevalentemente visivo e motorio che presteranno attenzione alla lingua parlata solo dopo aver soddisfatto la loro curiosità visiva e il loro bisogno di azione e movimento. L’accortezza principale è senz’altro parlare molto al bambino, credo però sia fondamentale accertarsi che la sequenza sonora che gli offriamo si leghi ai SUOI pensieri. Se è vero che il linguaggio serve a codificare il pensiero, le parole del genitore devono essere legate a pensieri resi attivi dal bambino non dal genitore: ovvero commentare quello che il bambino sta facendo non quello che il genitore sta facendo. Codificare i pensieri resi attivi del bimbo: se cerca di infilarsi la scarpa significa che ha attivato pensieri sulla scarpe, se noi gli parleremo della scarpa e del suoi piede, è più probabile che riesca a connettere il pensiero circa la scarpa con il commento linguistico del genitore. Le sedute di logopedia saranno altra cosa, io mi riferisco alla normale vita di casa: io personalmente credo sia giusto lasciare il bimbo libero di fare quello che vuole e limitarmi a commentare verbalmente quello che lui stesso -seguendo la sua volontà, i suoi pensieri- sta facendo. La lettura -e a questa età si parla di libri illustrati- è da vedersi in altra ottica, ma senza dubbio l’effetto collaterale di facilitare l’apprendimento del linguaggio. Credo sia importante renderli anche parte attiva durante la "lettura" (non solo passiva di ascolto). Oltre allo sfogliare il libro indicando le figure e dicendo il nome corrispettivo li si può “attivare”: in una pagina con tante figure chiedergli "dov'è il gatto?" all'inizio magari non risponderanno e lo faremo noi al posto loro (dopo avergli lasciato il tempo di pensare e cercare), poi ci prenderanno gusto e risponderanno. La corretta pronuncia, le parole storpiate. (a dire il vero Giulio non le ha mai storpiate troppo, al massimo le troncava, ricordo che nel compilare il questionario del follow-up dei 18 mesi trascrissi le oltre 150 parole da lui pronunciate nel modo in cui le pronunciava –poi la npi mi prese in giro per questa cosa: io credevo avesse importanza la “pronuncia”-; Valerio invece le storpia un poco di più) Io non ho mai badato molto alle parole storpiate. Anzi le trovo molto simpatiche e ci giocavo/gioco spesso su. Da una parte io adulta che scandisco ben bene le parole, dall’altra lui bambino che le dice a modo suo: no, non mi piace nemmeno un po’. Per lo stesso motivo per cui in genere mi abbasso sì da venire incontro alla sua statura nel parlargli, così mi piace giocare e usare talvolta io stessa le sue parole storpiate. In assenza di particolari problemi la perfetta pronuncia è un processo automatico pilotato da una particolare zona del cervello: quando noi adulti parliamo ci preoccupiamo di quello che si vuole dire, non di dove si posiziona la lingua. I bambini acquisiranno la perfetta pronuncia in modo automatico, indipendentemente dal fatto che noi mamme talvolta chiamiamo il sole tole o la strada tada così come fanno loro.
Cheti, mamma di Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di Valerio nato di 37+3, 2600 gr.
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da Barbara&Elena il 4 gen 2012, 15:45
Cheti, il tuo post è illuminante!! In effetti quello che dici è vero: nessuno apprende ciò che non gli interessa, perciò trovo molto molto azzecato il fatto di connettere le parole ai gesti e ai pensieri del bambino, anziché ai nostri. E concordo anche sul fatto della pronuncia e delle parole storpiate. Davvero, grazie per il tuo post!!!!
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da agnieszkadominika il 4 gen 2012, 17:00
Visto che ce gia un post aperto chiedo consigli a voi! Zoe spesso parla in terza persona quasi mai corretto.....le fresi sono perfette ma i tempi no, es.quando vuole il latte mi chiede a modo suo- Zoe vuole il latte-mamma Zoe ha sete quando vuole bere-mai io ho sete ecc... Non so se sia il fatto di usare due lingue(la seconda capisce perfettamente ma risponde sempre in italiano,qualche consiglio?
Zoe 28luglio2009... 27 sett...peso430grammi
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da erika77 il 4 gen 2012, 17:10
Cheti, mi hai fatto venire in mente una cosa importante con il tuo bellissimo post. Per i due anni di età corretta di Melissa, la npi ci ha chiesto quante parole la bimba pronuncia in modo assolutamente perfetto. Secondo loro, sono meno di venti.... Noi siamo usciti dalla stanza un pò sconfortati.... Saliamo di sopra, per fare la parte pediatrica al follow-up e sai cosa ci dice la pediatra? Testuali parole.... "E chi se ne frega se le pronuncia male! Associa una parola per ogni oggetto? Si?! E allora ne dice moooolte di più di venti!" Non nascondo che la cosa ci ha rassicurati e confortati.
Melissa è nata a 24+2 (615 gr)
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da gabriella tolotti il 4 gen 2012, 18:51
agnieszkadominika ha scritto: > Visto che ce gia un post aperto chiedo consigli a voi! > Zoe spesso parla in terza persona quasi mai corretto.....le fresi sono > perfette ma i tempi no, > es.quando vuole il latte mi chiede a modo suo- Zoe vuole il latte-mamma Zoe > ha sete quando vuole bere-mai io ho sete ecc... > Non so se sia il fatto di usare due lingue(la seconda capisce perfettamente > ma risponde sempre in italiano,qualche consiglio? Anche Fabio per un po' l'ha fatto, e invertiva anche "mio" con "tuo" tipo "voglio il tuo latte". Ho provato a spiegarglielo in tutti i modi, poi alla fine ha capito da solo . Non preoccuparti...il bilinquismo certo causa qualche ritardo, ma sarà un vantaggio dopo.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da vale il 4 gen 2012, 21:46
agnieszkadominika ha scritto: > Visto che ce gia un post aperto chiedo consigli a voi! > Zoe spesso parla in terza persona quasi mai corretto.....le fresi sono > perfette ma i tempi no, > es.quando vuole il latte mi chiede a modo suo- Zoe vuole il latte-mamma Zoe > ha sete quando vuole bere-mai io ho sete ecc... > Non so se sia il fatto di usare due lingue(la seconda capisce perfettamente > ma risponde sempre in italiano,qualche consiglio?
Love faceva la stessa cosa. P.S. Un consiglio: prova a cercare di farti rispondere nella lingua con cui le parli. io ho risolto facendo finta di non capire quando mi rispondeva in svedese, e come si arrabbiava, urlando: "Perché quando patla il papà capisci?" Ihihih
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da Matteo&Thomas il 4 gen 2012, 22:30
io per ora posso raccontarvo solo la mia esperienza con il mio grande, Matteo, nato a termine visto che Thomas ancora è piccolo. matteo ora ha 3 anni e mezzo ma in quanto a linguaggio è molto molto indietro rispetto ai suoi coetanei!!!! parla male, non pronuncia ne la R ne la F e la S la dice male....non fa grandissime frasi e per chi non sta spesso a contatto con lui come noi genitori i nonni o le sue maestre può essere difficile comprendere ciò che dice...all'inizio eravamo preoccupati di questo suo ritardo poi parlando con un esperto ci ha spiegato se lui associava alle parole le figure e se capiva bene ciò che noi gli dicevamo e chiedevamo allora il problema stava solo nella pigrizia e in una tempistica diversa di apprendimento rispetto agli altri bambini. noi a lui abbiamo sempre parlato in modo corretto letto fiabe fin da piccolo e lui di suo è sempre stato molto attratto da tutti i tipi di libri illustrati per bambini...eppure non è servito!!! premetto che a 6 mesi gattonava e a 10 mesi camminava già....scia da quest'anno e gli piace molto arrampicarsi ed asplorare l'ambiente, evidentemente le sue priorità sono altre, pian piano e con l'aiuto della logopedista imparerà anche a parlare correttamente!!!!!! come vedete i problemi non sono solo dei prematuri...
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da gabriella tolotti il 4 gen 2012, 23:29
Infatti ha sviluppato prima l'aspetto motorio...anche Fabio a 3 anni i primi sciettini da fondo. Come diceva la nostra NPI di solito i bambini vanno a fasi alterne...probabilmente tra qualche mese cercherai disperatamente il pulsante per spegnere la radio, ma non lo troverai...è successo anche a noi, adesso ogni tanto lo prego di tacere qualche minuto
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da chicca77 il 4 gen 2012, 23:59
x agnieska..... è normale che parli in terza persona adesso.... vedrai che fra un pò passerà alla prima persona..... i miei che han 4 mesi più di zoe sarà un paio di mesi che parlano in prima persona....
Andrea 844 gr. e Martina 734 gr. 27w nati il 31/03/2009, a casa dal 27/06/2009
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