Conformismo o individualismo?

[gabriella tolotti]

E' una questione che inizio a pormi, anche se per Fabio magari è un pochino presto, ma neanche tanto.
Spesso i bambini, ma ancora di più i ragazzini tendono ad omologarsi, a seguire certe mode o a voler fare qualcosa non perchè realmente interessi, ma solo perchè anche gli altri lo fanno. E' una tendenza che penso cercherò di disincentivare, forse perchè da ragazza ero abbastanza atipica e della moda e delle tendenze del momento non mi è mai interessato. Anzi, propendevo se mai a fare la "pecora nera" . Certo, il "branco" è importante, ma credo che debba essere un branco tagliato su misura, e che prima bisogna conoscere i propri gusti, le proprie aspirazioni e poi cercare persone per condividerli. Altrimenti si finisce per perdere le proprie caratteristiche personali, la propria individualità e magari a 15 anni andare in discoteca, fumare, prendersi le pastiglie non perchè piace, ma perchè i compagni lo fanno. In relazione alla sua età Fabio mi sembra abbastanza indifferente alle "mode" dei bimbi. Non vuole guardare i cartoni in auge, è attratto se mai da "Hello Kitty" pur sapendo che è "roba da femmina" e se ne frega se qualcuno glielo fa notare. Nella classe ha scelto un gruppetto di amici, diciamo si sono scelti e hanno creato la loro compagnia chiedendo a noi mamme di trovarsi anche fuori. Non si fa coinvolgere in attività che non gli piacciono, anche se proposte da amici. Mi auguro che questo sia un tratto definito del suo carattere.
Altra questione, vorrei che non si abituasse a dare tutto per scontato, ma che imparesse il gusto della conquista delle cose. E che imparasse a distinguere tra ciò che è importante e ciò che è superfluo. Vi avevo parlato tempo fa della madrina di Fabio che lo sommerge di regali. Bene. Ci stò ancora litigando, ma adesso le ho posto il veto assoluto. Credo l'avere troppo, il fatto di soddisfare con facilità tutti i propri (falsi) desideri, sia assolutametne negativo e porti tra l'altro alla perdita di entusiasmo nella loro realizzazione. Mi rendo conto che con tutti gli stimoli che ci circondano oggi, è difficile mantenere questa linea educativa, ma vorrei provarci, anche a costo di essere un po' diversi. E far capire a mio figlio che essre diversi non significa per forza essere peggiori, e che se cerchi trovi tante altre persone "diverse" che sono simili a te.

[briseida]

Concordo pienamente con te

[Karu]

Gabriella, io e te siamo simili e la pensiamo, oso dire, allo stesso identico modo. Concordo quindi con la tua riflessione e sarà la stessa filosofia con la quale "instraderò" Alessia

Io non sopporto le mode né tantomeno i bambini/ragazzini che la seguono "senza cervello": farò di tutto per cercare di far capire ad Alessia che l'importante, qualunque cosa si dica, è essere sé stessi,

[gabriella tolotti]

Ehehe magari quando Alessia sarà più grandicella potremo pure farli conoscere
Scherzi a parte, abitiamo vicinissimi, magari quest'estate, quando la bimba avrà l'ok per la vita "mondana", ci si può trovare per una pizza com famiglie.

[vale]

Completamente d'accordo anch'io

Ogni tanto smorzo, perché la belva tende a essere anticonformista "per sfida", e non va bene neanche questo.

[Karu]

Ehehe magari quando Alessia sarà più grandicella potremo pure farli conoscere
Scherzi a parte, abitiamo vicinissimi, magari quest'estate, quando la bimba avrà l'ok per la vita "mondana", ci si può trovare per una pizza com famiglie.

Volentieri, appena possibile faremo un "meeting in zona"

[gabriella tolotti]

Sul di te non avevo dubbi Vale, e neanche sulla belva ! Sono convinta che col tempo si smorzerà da solo, ma essendo una balva molto intelligente, saprà usare in bene questa sua tendenza.

[vale]

Oh Gabry, grazie.

Speriamo, perché a scuola mica è tanto facile certe volte eheheh.

Es. di ieri: "Chi decide cosa dobbiamo im parare a scuola e perché?"

Che fai, gli spieghi che c'è un piano ministeriale blabla?

Oppure alla maestra: "Perché avete deciso che la scuola comincia alle 8 quando io ho sonno e capirei molto di più se cominciasse alle 9? Perché non mi rispettate?"

ma certo, il centro del mondo. grrrrr

[cheti]

Sai che non capisco molto "il problema"?
Ogni singolo individuo è diverso dall'altro, se mi piace una cosa che piace anche ad altri allora perdo la "mia diversità"?
E per essere me stesso basta andarsene in giro con i capelli rosa fucsia? no perchè farlo è facilissimo, che ci vuole, ce li tingiamo e li portiamo in giro tutto qua. No, non credo a questo genere di diversità. Troppo facile essere "diversi così".

Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del prodotto) ha bisogno di uomini a metà - fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà - vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione” (Rodari) in questo credo, credo nell'intelligenza creativa, in bambini -futuri uomini- che sappiano usare la loro immaginazione.
E magari bastasse "non guardare" il cartone del momento o "non usare" il gioco del momento per "diventare" uomini così.
IO credo nella massima apertura a tutto: a ciò che è di moda a ciò che non lo è... soltando conoscendo anche "il brutto" (brutti libri, brutti film, brutta musica...) imaparerò a distinguerlo dal "bello".

[vale]

Sì Cheti. IO mi riferivo a quello, quando dicevo che devo smorzare perché la belva fa provocatoriamente il diverso. Tipo i capelli rosa (non ancora eheheh) tanto per "fare" il diverso.

Credo il probema fosse: avere il coraggio di essere se stessi, ecco.

[gabriella tolotti]

Infatti Cheti non credo che il problema sia fare qualcosa/seguire una moda che ti piace, ma farlo solo perchè lo fanno tutti. Certo, la questione credo venga fuori di più nell'adolescenza, però possono abituarsi a pensare con la propria testa da prima...sei convinta che tutti i ragazzini che fumano, vanno in discoteca e si prendano le pastiglie, si ubriacano tutti i week-end lo facciano per piacere? O che tutti quelli che vestono mode a volte ridicole lo facciano perchè lo trovano bello? Io credo che sia solo per non sentirsi "diversi"...Concordo con Rodari, ma non vedo in prospettiva grosse possibilità di cambiare la società di uomini a metà, yes-men, da lui descritta.

[gabriella tolotti]

Credo il probema fosse: avere il coraggio di essere se stessi, ecco.

Si, questo.

[cheti]

Credo il probema fosse: avere il coraggio di essere se stessi, ecco.

Si, questo.

Sì, allora credo sia un problema che riguarda gli adolescenti.
I bambini sono fantastici proprio per questo: tutti hanno il coraggio di essere se stessi... vero però che è una caratteristica che si perde crescendo.

[vale]

Oh Chetim, non è mica vero!

Io ho visto un bambino di 6 anni che si vergognava perché gli piacevano le pantofole rosa, ma ....

Ne ho visto un altro che una volta aveva dato un bacio a un suo compagno (sempre 6 anni), i compagni vicini avevano detto bleah e quando l'amico gli ha ridato un bacio qualche giorno dopo ha detto bleah (ero purtroppo presente entrambe le volte).

Nora che dice che il suo colore preferito è il rosa e invece é il blu, eho sentito dire Love "Il blu è il più bello di tutti" (quando a lui invece piacciono il rosa e il viola).

No, non è vero che i bambini hanno sempre il coraggio di essere se stessi sob.

Per non parlare dei bambini che fanno finta di essere cosa non sono. Tipo : "IO odio la scuola, la brucerei", invece di far vedere la loro ver differenza (per es. sono dislessico, e mi vergogno).

Buahhhhh sighhhhh sob.

[silvia73]

Io difendo gli adolescenti....che mica tutti si ubriacano, si drogano, si colorano i capelli, si fanno tatuaggi e piercing, vestono alla moda firmata col cavallo dei pantaloni sotto i piedi, prendono le pasticche e vanno a ballate in discoteca per sballare....
posso essere tanto tanto tanto orgolgiosa di andrea e della sua compagnia? Ma quanto mi piacciono?
Ok sono fuori tema, ma non ho tempo di scrivere altro....ritorno!
E non odiatemi chi ha tatuaggi e piercing, ma personalmente non mi piacciono proprio!