I bambini alla scuola primaria

[stefaniabovo]

Anna martedì scorso ha pianto mezz'ora perché, a sentire lei, è stata l'unica a sbagliare un compito di italiano (non aveva capito che doveva saltare due righe per fare un disegno sotto il quale doveva scriverne il nome). Oggi ha pianto altrettanto perché ha sbagliato un compito di geografia e per non chiedere alla maestra (che a sentire lei la sgrida perché sbaglia) ha guardato quello che faceva la sua compagna e hanno sbagliato tutt'e due.
La maestra ha scritto sul quaderno: "Sono stufa dei bambini che copiano. A cosa serve?"

Sono senza parole...
Ho scritto una mail alla maestra spiegandole le difficoltà oggettive che ha Anna.
Vediamo che mi dice!

[briseida]

Non mi sembra molto pedagogica la maestra, a l'età di Anna dubito che quando un bambino copia lo faccia con cattiveria

[stefaniabovo]

:shock:
Non mi sembra molto pedagogica la maestra, a l'età di Anna dubito che quando un bambino copia lo faccia con cattiveria

Infatti, Fanny...

[Lorenza]

La maestra che si sfoga sul quaderno di una bambina sono senza parole anch'io!

Per dire....Ieri ho chiamato a scuola per chiedere se potevano scrivermi le attività fatte ieri in classe, Davide sta bene ma dopo la varicella ancora non può tornare a scuola, e così si mantiene "in pari" visto che abbiamo già fatto l'attività della scorsa settimana; qui i compiti li consegnano agli assenti solo nei giorni in cui fanno mezza giornata, la bidella al telefono me lo ricorda ma capisce e accetta di chiedere alla maestra...richiamo e la bidella riferisce che "se proprio vogliamo oggi pomeriggio dobbiamo chiedere ad un compagno" cioè un bambino di 8 anni senza avere il materiale si ricorda perfettamente la pagina, il testo, le parole.... : mi irrito non poco e faccio presente alla bidella che per scrivere un foglietto non ci vuole la scala e che così poca collaborazione nell'interesse del bambino e del loro lavoro mi stupisce e ricordo le volte in cui noi genitori abbiamo "fatto eccezione" per le loro dimenticanze---io poi non sono una che in genere chiede favori ma non mi sembrava che derogare a questa regola fosse motivo di caos.. vi assicuro che non avevo un tono compiacente .....alle 17 mi telefona una mamma: "Ho dei compiti per Davide ve li mando via mail ?? ---ma perchè bisogna sempre arrivare allo scontro

Un abbraccio ad Anna, che è bravissima!!

[74dani]

al peggio non c'è mai fine ieri mia nipote di prima elementare ha passato un ora fuori dalla porta in punizione perchè aveva parlato

[gabriella tolotti]

Boh...devo dire che noi siamo capitati bene allora! Fabio quest'anno finora non ha perso neanche un giorno, ma è scontato che quando un bambino è assente qualcuno presta il quaderno per tenersi in pari. Ci si mette d'accordo tra noi mamme e le maestre li consegnano senza storie. Per quanto riguarda il copiare...già dopo pochi giorni di storia Fabio e il suo compagno avevano fatto lo stesso identico errore su un esercizio. Non è dato sapere chi ha copiato chi (omertosi ), la maestra non ha fatto menzione della cosa, ce ne siamo rese conto per caso noi mamme. A differenza di Anna i nostri figli se ne sono fatti tre baffi di avere sbagliato l'esercizio, Fabio è bravino, non posso lamentarmi, ma quando sbaglia, per usare un eufemismo, non ne fa un dramma. Una volta ha preso un 6 in matematica, che in prima elementare non è esattamente un bel voto. La maestra mi ha detto che glielo ha dato per metterlo in guardia, che avrebbe potuto fare meglio. E' servito, in effetti poi ha sempre prestato più attenzione, ma dire che se l'è presa male per quel 6 proprio no. Ben lungi dal mettersi a piangere per errori o rimproveri, non so se è un bene o un male....

[nadi]

Sono allibita! Difficoltà o no questa maestra è veramente poco pedagogica.queste cose non succedevano neanche quando andavo a scuola io!

[clemy]

A noi è successa una cosa simile qualche settimana fa, ma non proprio a questi livelli.
Praticamente è stato il mercoledì dopo le votazioni, giorno in cui va la maestra di scienze, storia e geografia. A Michele non è mai piaciuta quella maestra perchè secondo lui grida ma ha solo un tono di voce alto e quando magari deve attirare l'attenzione sembra che urli...poi non gli piace perchè li fa scrivere tanto! Infatti nelle cinque ore riempiono pagine e pagine di quadernone e fanno tante attività...in tutta sincerità a me piace più dell'altra!
Praticamente quel mercoledì ci chiamano dalla segreteria alle 10.30 per ritirare il bambino che non sta bene. Poiché vanno entrambi nella stessa scuola mio marito pensò che a non star bene fosse Giovanni, invece era proprio Michele! Un improvviso e lancinante mal di pancia. Eravamo entrambi a lavoro e così mio marito lo va prendere e lo porta da mia suocera, dopo nenche mezz'ora sta bene e si divora un panino e una brioche alla faccia del mal di pancia! Francamente in quel momento lì la cosa mi puzza, ma lascio correre. Arriva sabato, giorno in cui questa maestra ha un'ora, e cominciano i pianti lancinanti dalla veberdì sera. Io ho conferma al mio sospetto, ma la mattina non riesco a parlare con quella maestra.
Il martedì sera comincia di nuovo la solita manfrina in vista del mercoledì, quella mattina vi giuro che l'ho trascinato per strada con tutta la forza che avevo in corpo, in anticipo di 10minuti prima che suonasse la campanella. Era una cozza attaccata allo scoglio! Arriva la maestra e quando lo vede piangere le dico con tutta franchezza che non vuol venire quando c'è lei. Mi dice, davvero mortificata, che quel "famoso" mercoledì l'aveva "rimproverato" ma bonariamente perchè lui stava facendo il compito che aveva assegnato per bene e tutto da solo, poi per dar retta al compagno di banco, ha cancellato "il bene" e ha cominciato a fare "male". Difatti non è una maestra che rimprovera i bambini se fanno un compito male seppur fatto in autonomia, ma proprio non vuole lo scopiazzamento a vicenda. Come poterle dare torto?? Poi disse che subito dopo averlo rimproverato scoppio a piangere accusando questo mal di pancia ma anche lei non gli aveva creduto! Ovviamente quel giorno mi raccomandai di non farmi chiamare, che certe situazioni è bene che le capisca subito senza ricorrere a inutili stratagemmi, il problema resta a noi dopo, non solo per raccattare il lavoro fatto in classe e i compiti!
Mercoledì scorso + rientrato dopo qualche giorno di convalescenza dopo la febbre, a frignato un pò e la maestra davvero sempre più mortificata nel vederlo piangere, mi ha chiesto cosa potesse fare per recuperare un pò di fiducia...io le ho solo detto che è un bambino molto sensibile e che un rimprovero se lo lega al dito e questo è un suo modo di "vendicarsi"... è un suo modo di reagire, ma io non voglio che lui se ne approfitti, è anche bene che capisca quello che gli vien detto...seppur rimbrottando per il tanto lavoro fatto, magicamente mercoledì si è ritirato da scuola tutto contento, e sabato non ha fatto una piega!
Scusate ho scritto un papiro!!!!

[cheti]

Io vado contro corrente.
Che ci sia un canale di comunicazione fra genitore e insegnante lo trovo giusto: se è vero che occorre collaborazione fra "casa" e "scuola" non credo si possa demandare la comunicazione ai due soli colloqui all'anno. La comunicazione dovrebbe esserci ogni qualvolta c’ è bisogno dell’intervento genitoriale.
Il “non senso del copiare” è concetto che la maestra può affrontare in classe e lo avrà fatto, immagino non si sia limitata a scriverlo sul quaderno, ma è cosa che può e deve essere approfondita a casa.
Sbagliare è un diritto di ogni essere in crescita: con Giulio abbiamo recentemente partecipato ad un laboratorio sui diritti dei bambini… e “lo sbagliare” è stato fra i più “gridati” dai bambini.
Sbagliare è un diritto dei bambini. Tutti. Anche quelli senza difficoltà oggettive. La bambina dalla quale Anna avrebbe copiato anch’essa ha sbagliato per difficoltà oggettive?
E siccome è un diritto, non ha senso copiare: si ha diritto di sbagliare con la propria testa, non con quella di altri. E siccome è un diritto, non si piange quando si sbaglia. Si sgranano occhi e orecchie per capire, questo si.
Cara Stefania, a mio avviso il nocciolo della questione –in questo caso- non sono le difficoltà oggettive di Anna, ma appunto il “diritto a sbagliare con la propria testa”. E per il passaggio di tal concetto la scuola (nella fattispecie quella maestra) chiama in soccorso i genitori.
Sono per la collaborazione fra scuola e famiglia. Normale e assolutamente umano avere una spiacevole reazione ad una scritta simile sul quaderno del proprio figlio, ma sono sicura che ne può uscire qualcosa di buono per Anna.
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Edito: mi sono persa un pezzo nel fare copia incolla da word:

Il “sono stufa di bambini che copiano” invece non è cosa che interessa Anna ne tantomeno voi genitori. Se la maestra è stanca del proprio lavoro –che comprende anche bambini che copiano- è un problema suo e soltanto suo. E non avrebbe dovuto scriverlo sul quaderno di Anna.
Si sarebbe dovuta limitare a scrivere “non ha senso copiare dagli altri”. Che è concetto valido per tutti: chi ha difficoltà e chi non le ha.

[nadi]

cheti secondo me è sbagliato non cerare di far capire che è meglio sbagliare con la propria testa, quanto il "sono stufa dei bambini che copiano", giudizio orrendo anche pe chi non ha difficoltà. poteva trovare altri canali, o scrivere un giudizio migliore di questo

[clemy]

cheti secondo me è sbagliato non cerare di far capire che è meglio sbagliare con la propria testa, quanto il "sono stufa dei bambini che copiano", giudizio orrendo anche pe chi non ha difficoltà. poteva trovare altri canali, o scrivere un giudizio migliore di questo

d'accordissimo Nadia. Non c'era bisogno di metterlo nero su bianco.

[cheti]

cheti secondo me è sbagliato non cerare di far capire che è meglio sbagliare con la propria testa, quanto il "sono stufa dei bambini che copiano", giudizio orrendo anche pe chi non ha difficoltà. poteva trovare altri canali, o scrivere un giudizio migliore di questo

Scusate.. ho fatto un copia e incolla da un foglio di word e mi sono persa l’ultimo pezzo…. Lo copio adesso qui.

Il “sono stufa di bambini che copiano” invece non è cosa che interessa Anna ne tantomeno voi genitori. Se la maestra è stanca del proprio lavoro –che comprende anche bambini che copiano- è un problema suo e soltanto suo. E non avrebbe dovuto scriverlo sul quaderno di Anna.
Si sarebbe dovuta limitare a scrivere “non ha senso copiare dagli altri”. Che è concetto valido per tutti: chi ha difficoltà e chi non le ha.

[nadi]

cheti! mannaggia! ero pronta allo scontro!!!

[briseida]

È proprio questa frase quello che evidenzia che la maestra non ha agito come corrispondeva. Aggiungo che sgridare un bambino che non ha capito qualcosa oppure umiliarlo perchè ha copiato non è di certo il modo di guadagnarsi la sua fiducia e invitarlo a spiegare i problemi che ha con un compito in particolare.

[cheti]

È proprio questa frase .

Sono tornata a leggere con calma il messaggio. Senza ombra di dubbio la frase "Sono stufa dei bambini che copiano" scritta sul quaderno di un bambino è proprio infelice. Se in classe il problema è "bambini che copiano gli uni dagli altri" puo' intanto essere risolto separando i banchi durante le verifiche. Da noi funziona così: le verifiche si fanno con i banchi separati. Che un senso ce l'ha, altrimenti cosa verificano le maestre... ma per il bene dei bimbi eh... che se qualcuno ha delle lacune è bene che esca fuori per porci rimedio!
E poi può essere argomento sollevato in una riunione in cui si invitano i genitori a parlare con i bambini: l'uso della propria testa mi pare cosa assai importanyte da insegnare a scuola e fuori della scuola

Credo poi che l'ingresso alla primaria sia "difficile" per l'accettazione dei propri errori: i bambini li vedono nero su bianco. In classe di Giulio almeno le maestre correggono a penna. Credo che per alcuni di loro sia difficile accettare di "sbagliare", magari indipendentemente dal modo di fare della maestra, proprio caratterialmente intendo.

Anna martedì scorso ha pianto mezz'ora perché, a sentire lei, è stata l'unica a sbagliare un compito di italiano (non aveva capito che doveva saltare due righe per fare un disegno sotto il quale doveva scriverne il nome)!

Tu credi che abbia pianto per l'aver sbagliato o perchè è stata malamente sgridata dalle maestre in seguito all'errore?

Nel leggere il messaggio la prima volta ho automaticamente pensato alla prima ipotesi.. per questo scrivevo di "diritto dei bambini a sbagliare"...mi immaaginavo una Anna che fa fatica ad accettare di aver sbagliato... e che magari per paura di sbagliare copia dalla vicina di banco.... se così non è e invece piange perchè in quella scuola i bambini che commettono errori vengono malamente sgridati e umiliati... beh allora è altro discorso che con il diritto a sbagliare cc'entra poco.