Franz, la scuola dell'infanzia e i falsi problemi.
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Faccio un piccolo riassuntino per tutti quelli che non hanno seguito le nostre paturnie legate all’ingresso di Franz nel mondo della scuola.
Premetto che il mio bimbo non è uno di quelli tranquilli, facili e remissivi. Ti fa sudare sette camice solo per vestirsi al mattino ma, e non è solo la mia opinione di mamma innamorata, è un bambino meraviglioso.
Dal primo colloquio a scuola con le insegnanti, novembre 2005, erano emerse molte, troppe cose negative:
che parlava in terza persona, non cercava la relazione con i coetanei, reagiva spesso urlando, non accettava il contatto fisico, che si relazionava con l’adulto solo con frasi ripetitive. Giocava solo se stimolato a farlo. Iperattività motoria. Che non era autonomo nella cura della sua persona e nella gestione degli oggetti personali. Tempi di attenzione scarsissimi e accompagnati da continua attività motoria.
Questo sopra riportato dalla relazione che fecero le maestre.
Non vi dico in che stati ero.
Metà dicembre lo portiamo dalla psicologa al Burlo che gli fa somministrare il test di Griffith. Non ve lo riporto tutto, ma è pare che sia un altro bambino: sviluppo psicomotorio nella norma in tutte le aree esaminate. In particolare si rileva una prestazione particolarmente brillante in ambito linguistico. Interessato a relazionare in maniera adeguata e disponibile. Tendeva a nominarsi ancora in terza persona, cosa che ha abbandonato nel giro di pochi mesi. L’osservazione era che probabilmente stentava ad adattarsi al gruppo dei coetanei.
C’era anche il problema del cibo “da adulto” che lui si rifiutava di mangiare a casa e ovviamente anche a scuola. Problema superato grazie ai consigli di una neuropsichiatria.
Inizia l’anno scolastico 2006/2007. Stessi problemi, secondo le insegnanti, anzi peggio perché insinuano che sia autistico (la parola non l’hanno mai detta ma i sintomi che mi presentavano li conosco anche io…) e che abbia problemi grossomotori perché non disegna correttamente.
Non si erano accorte che il problema non era motorio. Noi avevamo già prenotato una visita oculistica dalla quale è risultato che è ipermetrope, dopo aver indossato gli occhiali che ha immediatamente accettato ha iniziato a disegnare e colorare. Prima si rifiutava: e ci credo, cinque diottrie in meno, vedeva tutto sfocato e chissà che mal di testa quando insistevano a fargli fare le cose!
Comunque ci rivolgiamo di nuovo alla psicologa del Burlo. Il due febbraio 2007, Franz ha 4 anni e 7 mesi, gli viene somministrata la Scala Leiter. Risultato: Q.I 116, età mentale 5 anni e 2 mesi. Adeguate competenze cognitive. Nessuna significativa inadeguatezza. Consiglia una visita neurologica.
E andiamo dalla neurologa!
Intanto, su nostra richiesta e dietro consiglio della psicologa del Burlo, era stata fatta un’osservazione direttamente a scuola e la relazione aveva comunque rilevato comportamenti che Francesco, ne a casa ne durante le visite, aveva attuatol
Visita neurologica: nessun elemento significativo se non una saltuaria attitudine a deambulare sulle punte. I problemi in ambito scolastico si potrebbero inquadrare in un problema di regolazione. Potrebbe essere utile un lavoro psicomotorio perché come succede in questi bambini può esserci un divario fra organizzazione dello schema corporeo e spaziale e capacità linguistiche.
Ci rivolgiamo quindi a La Nostra Famiglia, l’unico ente convenzionato in cui Franz potrebbe fare psicomotricità.
Franz viene visitato dalla neuropsichiatra del centro, la pratica viene aperta ed inizia un altro iter di visite e test, perché comunque l’ente ha i suoi protocolli da seguire. In pratica dall’inizio del 2007 arriviamo ai primi di dicembre di quest’anno.
Francesco intanto cambia di nuovo classe e maestre, tre anni di scuola dell’infanzia e tre cambi…
Le nuove maestre di nuovo rilevano gli stessi problemi, non identici, anzi, ce ne sono degli altri. Non vi posso riportare tutta la relazione delle maestre, è troppo lunga, ma il neuropsichiatra e la psicologa de La Nostra Famiglia hanno concordato che non si può fare una relazione tanto negativa su un bambino! Tipo: non usa gli oggetti in maniera funzionale. L’iperattività che salta fuori sempre e comunque. Che l’esposizione di eventuali racconti contiene elementi estranei, a volte fantastici.
Allora, premettendo che io ho a casa un bambino che sa cos’è un cucchiaio, una scarpa o un cuscino e sa come usarli. E’ stato appurato da ho perso il conto quanti specialisti che non è iperattivo. Che parla normalmente, fa racconti fantastici a volte mescolando realtà e fantasia: ha 5 anni, mi preoccuperei se non lo facesse. E’ talmente attento che, quando leggiamo una storia (e di libretti ne avrà un centinaio, capirete che non leggiamo sempre una sola), ci corregge se sbagliamo una congiunzione o saltiamo una parola: non credo abbia grossi problemi di concentrazione. Ma queste sono le mie premesse di mamma.
Dicevo, siamo arrivati a dicembre 2007. Psicomotricità difficilmente la farà perché è 50simo in lista d’attesa per priorità, in pratica inizierebbe a 8 anni!
Il neuropsichiatra ci ha detto che per loro la pratica di Francesco va chiusa, perché loro non potrebbero fargli fare niente di utile, lui va benissimo così com’è. Certo in questi tempi ha avuto un’evoluzione spontanea positiva, come del resto fanno molti bambini. Non si ritiene necessario alcun persorso riabilitativo.
Detto fra noi, il medico ci ha detto che si dovrebbe intervenire sulle maestre ma che purtroppo quello non è di loro competenza.
Adesso posso fare un sospirone di sollievo?!
Premetto che il mio bimbo non è uno di quelli tranquilli, facili e remissivi. Ti fa sudare sette camice solo per vestirsi al mattino ma, e non è solo la mia opinione di mamma innamorata, è un bambino meraviglioso.
Dal primo colloquio a scuola con le insegnanti, novembre 2005, erano emerse molte, troppe cose negative:
che parlava in terza persona, non cercava la relazione con i coetanei, reagiva spesso urlando, non accettava il contatto fisico, che si relazionava con l’adulto solo con frasi ripetitive. Giocava solo se stimolato a farlo. Iperattività motoria. Che non era autonomo nella cura della sua persona e nella gestione degli oggetti personali. Tempi di attenzione scarsissimi e accompagnati da continua attività motoria.
Questo sopra riportato dalla relazione che fecero le maestre.
Non vi dico in che stati ero.
Metà dicembre lo portiamo dalla psicologa al Burlo che gli fa somministrare il test di Griffith. Non ve lo riporto tutto, ma è pare che sia un altro bambino: sviluppo psicomotorio nella norma in tutte le aree esaminate. In particolare si rileva una prestazione particolarmente brillante in ambito linguistico. Interessato a relazionare in maniera adeguata e disponibile. Tendeva a nominarsi ancora in terza persona, cosa che ha abbandonato nel giro di pochi mesi. L’osservazione era che probabilmente stentava ad adattarsi al gruppo dei coetanei.
C’era anche il problema del cibo “da adulto” che lui si rifiutava di mangiare a casa e ovviamente anche a scuola. Problema superato grazie ai consigli di una neuropsichiatria.
Inizia l’anno scolastico 2006/2007. Stessi problemi, secondo le insegnanti, anzi peggio perché insinuano che sia autistico (la parola non l’hanno mai detta ma i sintomi che mi presentavano li conosco anche io…) e che abbia problemi grossomotori perché non disegna correttamente.
Non si erano accorte che il problema non era motorio. Noi avevamo già prenotato una visita oculistica dalla quale è risultato che è ipermetrope, dopo aver indossato gli occhiali che ha immediatamente accettato ha iniziato a disegnare e colorare. Prima si rifiutava: e ci credo, cinque diottrie in meno, vedeva tutto sfocato e chissà che mal di testa quando insistevano a fargli fare le cose!
Comunque ci rivolgiamo di nuovo alla psicologa del Burlo. Il due febbraio 2007, Franz ha 4 anni e 7 mesi, gli viene somministrata la Scala Leiter. Risultato: Q.I 116, età mentale 5 anni e 2 mesi. Adeguate competenze cognitive. Nessuna significativa inadeguatezza. Consiglia una visita neurologica.
E andiamo dalla neurologa!
Intanto, su nostra richiesta e dietro consiglio della psicologa del Burlo, era stata fatta un’osservazione direttamente a scuola e la relazione aveva comunque rilevato comportamenti che Francesco, ne a casa ne durante le visite, aveva attuatol
Visita neurologica: nessun elemento significativo se non una saltuaria attitudine a deambulare sulle punte. I problemi in ambito scolastico si potrebbero inquadrare in un problema di regolazione. Potrebbe essere utile un lavoro psicomotorio perché come succede in questi bambini può esserci un divario fra organizzazione dello schema corporeo e spaziale e capacità linguistiche.
Ci rivolgiamo quindi a La Nostra Famiglia, l’unico ente convenzionato in cui Franz potrebbe fare psicomotricità.
Franz viene visitato dalla neuropsichiatra del centro, la pratica viene aperta ed inizia un altro iter di visite e test, perché comunque l’ente ha i suoi protocolli da seguire. In pratica dall’inizio del 2007 arriviamo ai primi di dicembre di quest’anno.
Francesco intanto cambia di nuovo classe e maestre, tre anni di scuola dell’infanzia e tre cambi…
Le nuove maestre di nuovo rilevano gli stessi problemi, non identici, anzi, ce ne sono degli altri. Non vi posso riportare tutta la relazione delle maestre, è troppo lunga, ma il neuropsichiatra e la psicologa de La Nostra Famiglia hanno concordato che non si può fare una relazione tanto negativa su un bambino! Tipo: non usa gli oggetti in maniera funzionale. L’iperattività che salta fuori sempre e comunque. Che l’esposizione di eventuali racconti contiene elementi estranei, a volte fantastici.
Allora, premettendo che io ho a casa un bambino che sa cos’è un cucchiaio, una scarpa o un cuscino e sa come usarli. E’ stato appurato da ho perso il conto quanti specialisti che non è iperattivo. Che parla normalmente, fa racconti fantastici a volte mescolando realtà e fantasia: ha 5 anni, mi preoccuperei se non lo facesse. E’ talmente attento che, quando leggiamo una storia (e di libretti ne avrà un centinaio, capirete che non leggiamo sempre una sola), ci corregge se sbagliamo una congiunzione o saltiamo una parola: non credo abbia grossi problemi di concentrazione. Ma queste sono le mie premesse di mamma.
Dicevo, siamo arrivati a dicembre 2007. Psicomotricità difficilmente la farà perché è 50simo in lista d’attesa per priorità, in pratica inizierebbe a 8 anni!
Il neuropsichiatra ci ha detto che per loro la pratica di Francesco va chiusa, perché loro non potrebbero fargli fare niente di utile, lui va benissimo così com’è. Certo in questi tempi ha avuto un’evoluzione spontanea positiva, come del resto fanno molti bambini. Non si ritiene necessario alcun persorso riabilitativo.
Detto fra noi, il medico ci ha detto che si dovrebbe intervenire sulle maestre ma che purtroppo quello non è di loro competenza.
Adesso posso fare un sospirone di sollievo?!