Scuola Primaria. Scelta.

[gabriella tolotti]

Da noi c'è solo il tempo pieno, ma anche le teoriche proposte a modulo (che mai se realizzano pare per mancanza di richieste) prevedrebbero il sabato libero. Ora mi chiedo: come sarebbe possibile svolgere lo stesso programma in meno ore?

[federica]

Nella scuola dei miei figli le ore di insegnamento sono le stesse, con tempo lungo fanno intervalli più lunghi.

Come dicevo prima, dipende veramente poi dagli "usi e costumi" della scuola/zona/città: nelle scuole dove vanno i miei figli (diverse, entrambe statali, abito in un quartiere molto denso di popolazione) le classi a tempo breve sono mediamente "meglio", le insegnanti più "esperte" ambiscono a quelle classi ecc ecc Ma dipende. Per esempio da mia mamma in un paesello in provincia di Pavia, vale il contrario... bisogna informarsi.

[Lu]

Ehm condivido le stesse perplessità di natura pedagogica-didattica di Federica circa l'opportunità di andare a scuola il sabato: ECCHEPPALLE!

[clemy]

Qui da noi a scuola si va anche di sabato, quando ho iscritto Michele parlavano di una riduzione di ore ma non di eliminare il sabato. Le proposte avanzate da alcuni genitori erano di far entrare i bambini più tardi e di lasciare comunque il sabato. Qui rispetto al nord la realtà è diversa, soprattutto nei paesi, la gente lavora anche il sabato (io per prima) e molte volte la giornata lavorativa va al di là delle otto ore. A me personalmente, incasinerebbe molto se non ci fosse scuola il sabato!
Per quanto riguarda l'offerta formativa, a me avevano proposto il tempo pieno o quello normale...abbiamo scartato il tempo pieno perchè molti genitori si sono lamentati del fatto che i bambini nelle ore pomeridiane fanno altro e non i compiti assegnati durante il giorno e quindi quando tornano a casa hanno ancora da fare; poi la mensa è in base al reddito e, ripeto, per la nostra realtà, è caruccia... Quindi abbiamo propeso per il tempo normale e laboratori pomeridiani di un paio d'ore due volte a settimana.

[cheti]

Qui rispetto al nord la realtà è diversa, soprattutto nei paesi, la gente lavora anche il sabato (io per prima) e molte volte la giornata lavorativa va al di là delle otto ore. .

Io abito al centro (Toscana) e la realtà di cui dici è presente anche qua: c'è chi lavora pure di sabato e spesso la giornata lavorativa è al di là delle otto ore.

; poi la mensa è in base al reddito e, ripeto, per la nostra realtà, è caruccia... .

Anche il caro-mensa appartiene alla nostra realtà, non ti dico il vespaio che si è sollevato quest'anno per l'aumento mensa: si è formato il comitato genitori, scioperi su scioperi, incontri con gli amministratori comunali... come era prevedibile a niente è servito.


Non ti seguo però nel ragionamento che fai: realtà diversa (che poi diversa non è) con giornate lavorative di oltre otto ore compreso il sabato e quindi scuole con sabato aperto.
Da noi:
- orario antimeridiano con sabato aperto offre 27 ore settimanali.
- orario con rientri pomeridiani e quindi tre giorni con mensa e sabato chiuso offre 27 ore (di lezione) + 3 di mensa per un totale di 30 ore settimanali.
-orario a tempo pieno offre 40 ore settimanali.
Immagino valga a livello nazionale.
Chi lavora per più di otto ore al giorno sabato compreso fa settimanalmente più delle ore che la scuola "copre". Nelle ore eccedenti occorre trovare chi bada ai bimbi. Un motivo per cui spesso si ricorre al tempo pieno: le ore eccedenti sono meno. La vostra realtà invece "sceglie" l'opzione in cui la scuola offre meno ore... ed è in questo che non ti seguo.. nel tuo rapportare le molte ore lavorative alla scelta della opzione scuola che offre meno ore... capirei il contrario... si lavora meno ore e quindi si sceglie l'antimeridiano per risparmiare sulla mensa...

[cheti]

Da noi c'è solo il tempo pieno, ma anche le teoriche proposte a modulo (che mai se realizzano pare per mancanza di richieste) prevedrebbero il sabato libero. Ora mi chiedo: come sarebbe possibile svolgere lo stesso programma in meno ore?

La scuola dove ho iscritto Giulio offre una sezione con orario antimeridiano e sabato aperto e poi due sezioni con rientri pomeridina. Le ore di lezione sono le stesse: 27 per entrambe le opzioni. Con i rientri pomeridiani le maestre stanno 30 ore settimanali con i bambini ma tre sono di mensa.

Magari anche nel vostro caso opterebbero per soluzioni diversificate ma con ugual numero di ore curriculari.

[gabriella tolotti]

No no, Cheti, in un caso si farebbero 27 ore, nel tempo pieno non ricordo se 36 o 40. L'unica differenza è con il tempo pieno danno i comiti solo me w.e.

[Lu]

Leli fa il tempo pieno ma dalla 3 ha anche compiti in settimana.

[cheti]

No no, Cheti, in un caso si farebbero 27 ore, nel tempo pieno non ricordo se 36 o 40. L'unica differenza è con il tempo pieno danno i comiti solo me w.e.

Boh.. io ci ho capito pochissimo sul discorso orario delle diverse opzioni... il tempo pieno che offre una scuola del nostro circolo prevede 40 ore settimanali... ma immagino non siano tutte di lezione... io ho sempre pensato che che le scuole a tempo pieno offrissero in più laboratori... quante sono le ore effettive di lezione non so proprio, alla fine noi come opzione l'avevamo scartata e così non mi sono iteressata.
Come già detto le due opzioni della scuola che abbiamo poi scelto prevede, una 30 ore settimanali (27 curricolari+3) e l'altra 27 curricolari.

[clemy]

Non ti seguo però nel ragionamento che fai: realtà diversa (che poi diversa non è) con giornate lavorative di oltre otto ore compreso il sabato e quindi scuole con sabato aperto.
Da noi:
- orario antimeridiano con sabato aperto offre 27 ore settimanali.
- orario con rientri pomeridiani e quindi tre giorni con mensa e sabato chiuso offre 27 ore (di lezione) + 3 di mensa per un totale di 30 ore settimanali.
-orario a tempo pieno offre 40 ore settimanali.
Immagino valga a livello nazionale.
Chi lavora per più di otto ore al giorno sabato compreso fa settimanalmente più delle ore che la scuola "copre". Nelle ore eccedenti occorre trovare chi bada ai bimbi. Un motivo per cui spesso si ricorre al tempo pieno: le ore eccedenti sono meno. La vostra realtà invece "sceglie" l'opzione in cui la scuola offre meno ore... ed è in questo che non ti seguo.. nel tuo rapportare le molte ore lavorative alla scelta della opzione scuola che offre meno ore... capirei il contrario... si lavora meno ore e quindi si sceglie l'antimeridiano per risparmiare sulla mensa...

Non so com'è da voi lì, ma le nostre ipotetiche otto ore sono scandite nell'arco della giornata. Ho una pausa pranzo che va dalle 13 alle 15.30, e quindi ho tutto il tempo di andare a prendere i bambini da scuola, farli pranzare e portarli dalla nonna. Se optassi per il tempo pieno sarebbe un disastro, perchè poi non ho chi mi va a prendere il bambino da scuola perchè come minimo l'uscita sarà intorno alle 17-18 e io a quell'ora sono al lavoro. Non posso contare al 100% su mio marito, perchè anche se al momento è fermo, in genere fa turni di lavoro di otto ore di fila + straordinario fuori dal nostro paese e quindi considera pure la trasferta...posso contare sull'aiuto dei miei suoceri ma non voglio sobbarcarli di impegni. I rientri pomeridiani, semmai si faranno, hanno ingresso alle 15 e uscita alle 17...per una o due volte a settimana vedrò come fare...non mi fascio la testa da ora.

[cheti]

Non so com'è da voi lì...

Probabilmente avevo mal interpretato il tuo messaggio... quando parlavi della vostra realtà contrapponendola al nord credevo ti riferissi alla realtà dell'intera zona in cui vivi e che non vi fossero scuole con sabato chiuso perchè nessuno -data la realtà- le avrebbe scelte. Ti riferivi invece alla realtà della vostra famiglia...

Nella nostra zona come già ti spiegavo spesso ricorrono al tempo pieno (sabato chiuso) proprio le famiglie che hanno lavori che necessitano di molte ore giornaliere: il tempo pieno "impegna" il bambino 40 ore settimanali contro le 30 dell'opzione con rientri pomeridiani.
E comunque è molto diffusa l'usanza di lavorare senza pausa pranzo.

[mariateresa]

Lavoro nell'unica scuola a "tempo pieno" della città, con orario di 40 ore settimanali...la popolazione studentesca qui supera i 1000 iscritti, tra infanzia e primaria...e il motivo risiede ovviamente nella comodità del tempo pieno per chi lavora (è criterio di precedenza avere la mamma-lavoratrice). l'articolazione dell'orario prevede apertura dal lunedì al sabato, con uscita alle 16.00 ad eccezione del mercoledì e del sabato (si esce alle 13.30).
- per la mensa si calcola un contributo in base all'ISEE, il max si attesta intorno agli 80 Euro, poichè il comune integra una parte...l'anno scorso era la metà, purtroppo ci sono enti locali (soprattutto al sud) che versano in gravi condizioni e questo condiziona di fatto la possibilità di aprire altre scuole a tempo pieno e allo stesso tempo fa lievitare la parte a carico delle famiglie
- sull'apertura del sabato...è stata fatta un'indagine qualche anno fa per capire se fosse possibile fare la "settimana corta" ma le famiglie preferiscono di no (circa il 75%), perchè la maggiorparte lavora anche di sabato, nel settore ad es. del commercio

Per la scelta dell'orario qui non esiste, di fatto, l'opzione di 30 ore perchè le restanti 3 ore sarebbero a carico della scuola...per cui resta solo l'opzione di 27 ore... con 40 ore settimanali (escludendo le 5 ore e mezza previste per il tempo-mensa + la ricreazione del sabato) i bambini credo abbiano l'opportunità di avere più occasioni di apprendimento, oltre ai laboratori e attività integrative..il tempo scuola a 27 ore mi sembra, invece, un pò "contratto" ma questa è una mia personalissima opinione...

[cheti]

Per quanto riguarda la mensa: nella nostra città la tariffa unica base di contribuzione, per ogni pasto, è di euro 4,10 che corrisponde ad una spesa mensile di 90 euro. E' possibile ottenere una riduzione presentando l'attestazione ISEE. La riduzione massima è di 90 centesimi a pasto -ne ha diritto chi ha fascia ISEE compresa fra 7.000 e 10.000 euro- arrivando quindi ad un costo mensile di 70 euro. Gli altri un costo superiore fino al tetto max di 90.

Per quanto riguarda l'articolazione oraria: così per curiosità ho dato un'occhiata anche alle scuole degli altri circoli didattici della città: l'offerta (e quindi la richiesta) è assolutamente variegata, ogni circolo offre una scuola a tempo pieno, una sabato chiuso ma rientri pomeridiani, e una sabato aperto. Chiaramente fra le scuole dello stesso circolo ci possono essere anche diversi chilometri quindi può essere che la soluzione ottimale (relativamente ad esigenze lavorative), seppur fra le scuole di competenza (con maggiori possibilità di rientrar in graduatoria), la si trovi ad una certa distanza.


Venendo alle opinioni personali.
Esigenze lavorative a parte, per la scelta della scuola mi sono fatta tutto un giro di pensieri (un paio di matasse di filo ).
Ho scartato l'opzione 40 ore (tempo pieno): mi sono sembrate troppe.. non intendo in termini di “sopportabilità” da parte di Giulio... intendo dire che non mi sono sentita di accollare la “massima fiducia” alla scuola... affidare alla scuola la formazione di mio figlio per il massimo delle ore.
Non mi riferisco al voler fare i compiti con lui.. (mi auguro vivamente li faccia da solo, non mi vedo molto portata nel “seguir compiti”)... mi riferisco alle opportunità “formative” extra "programmi ministeriali" che le 40 ore rispetto alle 30 offre.

La nostra seppur piccola città di provincia offre diverse occasioni per i bambini, occasioni che un tempo pieno non permetterebbe di cogliere.
Abbiamo un'ottima biblioteca ragazzi che organizza letture, laboratori di vario tipo per i bambini suddivisi in fasce di età. Alla biblioteca si è aggiunta la “fattoria urbana” -anch'essa comunale- che organizza altro genere di laboratori: ecologia fluviale, geologia, zoologia ecc.
Mi piace che mio figlio partecipi a queste attività con un familiare stretto (mamma, babbo, nonno): la com-partecipazione -mi pare- possa far sì che si creino interessi comuni, che ci si appassioni assieme ad un argomento e lo si possa poi approfondire. Avere un qualcosa su cui confrontarci anche successivamente.

E a proposito di esigenze lavorative, non è facile un percorso del genere, si finisce con il fare i saltimbanco e non sempre si riesce: oggi ad esempio mi ero organizzata -lavorativamente parlando- per accompagnarlo al primo di un ciclo di laboratori organizzato dalla biblioteca... e alla fine non sono riuscita ad andare.... mannaggia al lavoro... tutto un giro di telefonate: è andato con il nonno paterno ... son qua che mi “logro”, avrei tanto voluto andare.... immagino pure un po' di delusione da parte sua: condividere certe cose piace molto a me... e piace sopratutto a lui.

[lu&denise]

qui fanno 3 pomeriggi a settimana,e il sabato si va.la mensa si paga cn buoni pasto che costono 20euro a blocchetto(che contiene 4 buoni)poi essendo distante c'è lo scuolabus da pagare...la cosa x la quale ci stiamo un po lamentando è che la maestra di lingua da una mearea,ma proprio una marea,di compiti nonostante abbiano il pomeriggio x il giorno dopo....le altre ne danno un po meno e se c'è il pomeriggio magari li danno x due-tre gg dopo..quindi arrivano alle16.35 e ora che si fanno tutti i compiti viene l'ora di cena...infatti arrivano al fine sett cotti,nevrotici ecc...
mi immagino da settembre che andranno entrambi...