Matilde martedì arriva a casa con una poesia da studiare a memoria per il giorno dopo per punizione (punizione inflitta a tutta la classe, perchè hanno fatto i monelli).
Onestamente mi sono abbastanza inferocita perchè:
- Matilde frequenta il tempo pieno, quindi arriva a casa alle 5 del pomeriggio abbastanza brasata e stanca dopo le 8 ore (lei come tutti gli altri bimbi, ben inteso);
- lo studio a memoria della poesia a 6 anni non è una cosa un bambino si "gestisce" da solo, ma con santa pazienza i genitori si devono mettere lì a fargliela studiare, la punizione quindi è stata prescritta dagli insegnati ma somministrata dai genitori (comodo, molto comodo!);
- molti genitori della classe di Matilde lasciano i bambini a scuola fino alle 6 del pomeriggio, perchè lavorano e non hanno alcun aiuto, al doposcuola non fanno fare i compiti (perchè in teoria al tempo pieno non ce ne dovrebbero essere!), quindi molti genitori, pure loro abbastanza stanchi, si sono trovati la sera una bella poesia da far studiare ai bambini stravolti e isterici;
- Matteo (specifico stessa scuola, insegnati molto diversi) ha avuto diverse punizioni. Probabilmente anche di più di quelle che ci ha raccontato
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Risultato: il giorno dopo solo 2 bimbi sapevano la poesia a memoria, secondo Matilde erano 3 a saperla in realtà: perchè lei ne sapeva metà e Pietro metà, quindi loro due valevano 1 bimbo (anche se era la stessa metà). La maestra non contenta ha detto che l'avrebbe provata il giorno dopo, cioè ieri. Ieri i bambini che la sapevano erano 4, perchè sia Matilde che Pietro l'avevano imparata tutta...
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Ma solo a me sembra una scemenza?????