Eppure...non passa
Inviato: 30 set 2008, 13:46
Eppure... non passa, benchè sia passato più di un mese da quando Federico è a casa .. non passa.Non passa il dolore che i miei occhi hanno visto
Il dolore che ha attraversato la terapia intensiva, quel dolore lo voglio scrivere, lo voglio far conoscere.. certo è noto un po a tutti ma io ho voglia di raccontare, ho voglia di far sapere a quei genitori di bimbi che nn ce l'hanno fatta, quanta sofferenza e quanta pena mi porterò per sempre. Non ho senso di colpa nell'essere felice che Federico ce l'abbia fatta, xchè lui aveva tutto il diritto di vivere, ma ho la sofferenza x chi come lui aveva lo stesso diritto.
Guardo Federico crescere, e nn c'è giorno che passi senza pensare a quei bimbi.. a quei genitori. Voglio parlarvi di loro... xchè lo meritano.. xchè glielo devo.
Quando siamo arrivati al T.I.N. il 12 luglio in terapia intensiva c'erano già 3 bimbi. Due di loro erano molto piccoli e di li a 20 giorni morirono. Poi c'era il piccolo Giuseppe, nato di 6 mesi con un problema all'intestino, quando lo conobbi "super Peppe " aveva già subito una delicatissima operazione chirurgica, i medici in quell'occasione gli avevano dato l'1% di possibilità di sopravvivenza, tanto che i genitori lo battezzarono prima dell'intervento. Peppe , invece, da quell'intervanto ne uscì vivo ,e anzi cominciò da allora la sua lenta scalata, tanto che la sua storia fu riportata dai quotidiani cittadini. Fu proprio osservando Peppe ed i suoi genitori che io cominciai a farmi forza . Suo padre era un ragazzone robusto, dall'aria quasi burbera ..mai scorderò il suo sguardo tenerissimo nel coccolare il suo bimbo, infilava le mani dentro l'oblò ,lo prendeva in braccio e lo cullava... cantando una dolce melodia, mentre Giovanna la moglie gli asciugava il sudore che inevitabilmente scendeva con le luci intense dei neon.
Mai ebbero l'immensa gioia di stringerlo tra le braccia eppure con amore guardavano chi invece, come me aveva questa fortuna, e si dicevano.. "chissà quando lo faremo anche noi". Peppe morì due mesi dopo l'operazione x complicazioni, dovette subire un secondo intervento , e anche da quello ne uscì vivo, il suo cuore nn ne voleva sentire di arrendersi e fino all'ultimo respiro il suo papà e la sua mamma erano li... a cantare la ninna nanna, ad accarezzare quell'angelo infreddolito e spento. Quanta umanità quanto coraggio e quanta dignità hanno dimostrato e a loro dico grazie x il grande insegnamento che mi hanno dato.
E poi c'è stato Luca due guanciotte enormi, terzo di tre figli maschi, Luca nn è stato progettato... è arrivato come un ciclone..Anche lui come Giuseppe nacque con un problema intestinale, e anche lui subì un intervento che sembrava fosse riuscito al meglio.Luchino era sempre vestito di rosa... perchè l'infermiera di turno adorava le femminucce... e li di femminucce ce n'erano poche, dunque toccava a lui la tortura dei vestitini, la sua mamma quando entrava e lo trovava con i merletti rideva e l'infermiera continuava aripetere che lo avrebbe vestito così... xchè amava le femminucce . La mamma di Luca era una donna nn più giovanissima con un figlio già grande e uno di due anni, anche lei come me era molto provata e stanca, lo si vedeva ogni volta che tirava il latte... con lo sguardo sempre fisso in un punto.D'improvviso anche x Luca le cose cominciarono a nn andare bene e fu trasferito a Catania x subire un nuovo intervento... da quell'operazione nn ne uscì vivo. Ricordo il nostro sgomento quando telefonammo al suo papà x avere notizie.. nn immaginavamo certo un epilogo del genere.. "Luca è morto 2 giorni fa" disse.. e calò il silenzio.
Per ultimo Niccolò.. Eleonora e Peppe (i suoi genitori) li conobbi qulache giorno dopo il nostro ricovero, ricordo che fu proprio Eleonora ad incoraggiarmi, a dirmi che Federico ce l'avrebbe fatta e fu lei che mi spronò a dare il primo bacio al mio piccolo,mi fecero fare la marsupio terapia senza preavviso.. ed io avevo un filo di rossetto, guardavo il mio cucciolo e dissi... come vorrei baciarlo...Eleonora allora distolse lo sguardo da Niccolò e disse..."prendi la garza, togli subito il rossetto e bacialo baciatelo tutto!!!" feci così .. e piansi mentre baciavo il viso di mio figlio e lei mi guardò con gli occhi lucidi Passava le intere giornate insieme a Peppe in macchina, sotto il sole, mangiucchiando qualcosa e approfittando di qualsiasi momento x poter stare col suo bambino. Per 3 mesi china su di lui con tanto amore e tanta pazienza nel dargli il biberon anche x più di un'ora: Mi raccontò che già prima di sapere che fosse in cinta lei parlava a Niccolò , sapeva che era in pancia e gli parlava.. e ha continuato a farlo sempre sempre... fino all'ultimo giorno. Niccolò è morto a tre mesi esatti di vita. Quel giorno ricordo che Ele e Peppe gli fecero gli auguri x il comple mese, tutto era pronto a casa, lettino pannolini vestiti, Peppe gli aveva comprato persino un aggeggino contro le zanzare, tanto che lo avevamo preso in giro... tutto era pronto... e invece... e invece Niccolò era pronto x il suo ultimo viaggio. Il giorno dopo quando entrai x tirare il latte mi accorsi che Ele nn c'era, mi sembrò strano xchè lei nn era mai mancata, benchè nn avesse latte lei tirava... anche una goccia. invece quel giorno nn c'era, in stanza poi mi diedero la notizia,.. Niccolò nn c'è più..
So che ogni tanto entrano e continuano a leggere le storie, spero nn abbiano a male se ho raccontato le loro, nn ho il coraggio di chiamare perchè ho paura, xchè io sto dolore così grande nn saprei come affrontarlo ma voglio dir loro attraverso queste storie che sono ragazzi stupendi che la vita riserverà loro tante gioie, tutte quelle che meritano e che quando Federico sarà grande gli racconterò di questi angioletti speciali che erano in stanza con lui e che lo proteggeranno sempre
Alessandra mamma di Francesco nato a 37 sett il 26 agosto 04 (3.530 kg) e Federico nato a 28 sett +4 il 12 luglio 08 (1.500 Kg)
Il dolore che ha attraversato la terapia intensiva, quel dolore lo voglio scrivere, lo voglio far conoscere.. certo è noto un po a tutti ma io ho voglia di raccontare, ho voglia di far sapere a quei genitori di bimbi che nn ce l'hanno fatta, quanta sofferenza e quanta pena mi porterò per sempre. Non ho senso di colpa nell'essere felice che Federico ce l'abbia fatta, xchè lui aveva tutto il diritto di vivere, ma ho la sofferenza x chi come lui aveva lo stesso diritto.
Guardo Federico crescere, e nn c'è giorno che passi senza pensare a quei bimbi.. a quei genitori. Voglio parlarvi di loro... xchè lo meritano.. xchè glielo devo.
Quando siamo arrivati al T.I.N. il 12 luglio in terapia intensiva c'erano già 3 bimbi. Due di loro erano molto piccoli e di li a 20 giorni morirono. Poi c'era il piccolo Giuseppe, nato di 6 mesi con un problema all'intestino, quando lo conobbi "super Peppe " aveva già subito una delicatissima operazione chirurgica, i medici in quell'occasione gli avevano dato l'1% di possibilità di sopravvivenza, tanto che i genitori lo battezzarono prima dell'intervento. Peppe , invece, da quell'intervanto ne uscì vivo ,e anzi cominciò da allora la sua lenta scalata, tanto che la sua storia fu riportata dai quotidiani cittadini. Fu proprio osservando Peppe ed i suoi genitori che io cominciai a farmi forza . Suo padre era un ragazzone robusto, dall'aria quasi burbera ..mai scorderò il suo sguardo tenerissimo nel coccolare il suo bimbo, infilava le mani dentro l'oblò ,lo prendeva in braccio e lo cullava... cantando una dolce melodia, mentre Giovanna la moglie gli asciugava il sudore che inevitabilmente scendeva con le luci intense dei neon.
Mai ebbero l'immensa gioia di stringerlo tra le braccia eppure con amore guardavano chi invece, come me aveva questa fortuna, e si dicevano.. "chissà quando lo faremo anche noi". Peppe morì due mesi dopo l'operazione x complicazioni, dovette subire un secondo intervento , e anche da quello ne uscì vivo, il suo cuore nn ne voleva sentire di arrendersi e fino all'ultimo respiro il suo papà e la sua mamma erano li... a cantare la ninna nanna, ad accarezzare quell'angelo infreddolito e spento. Quanta umanità quanto coraggio e quanta dignità hanno dimostrato e a loro dico grazie x il grande insegnamento che mi hanno dato.
E poi c'è stato Luca due guanciotte enormi, terzo di tre figli maschi, Luca nn è stato progettato... è arrivato come un ciclone..Anche lui come Giuseppe nacque con un problema intestinale, e anche lui subì un intervento che sembrava fosse riuscito al meglio.Luchino era sempre vestito di rosa... perchè l'infermiera di turno adorava le femminucce... e li di femminucce ce n'erano poche, dunque toccava a lui la tortura dei vestitini, la sua mamma quando entrava e lo trovava con i merletti rideva e l'infermiera continuava aripetere che lo avrebbe vestito così... xchè amava le femminucce . La mamma di Luca era una donna nn più giovanissima con un figlio già grande e uno di due anni, anche lei come me era molto provata e stanca, lo si vedeva ogni volta che tirava il latte... con lo sguardo sempre fisso in un punto.D'improvviso anche x Luca le cose cominciarono a nn andare bene e fu trasferito a Catania x subire un nuovo intervento... da quell'operazione nn ne uscì vivo. Ricordo il nostro sgomento quando telefonammo al suo papà x avere notizie.. nn immaginavamo certo un epilogo del genere.. "Luca è morto 2 giorni fa" disse.. e calò il silenzio.
Per ultimo Niccolò.. Eleonora e Peppe (i suoi genitori) li conobbi qulache giorno dopo il nostro ricovero, ricordo che fu proprio Eleonora ad incoraggiarmi, a dirmi che Federico ce l'avrebbe fatta e fu lei che mi spronò a dare il primo bacio al mio piccolo,mi fecero fare la marsupio terapia senza preavviso.. ed io avevo un filo di rossetto, guardavo il mio cucciolo e dissi... come vorrei baciarlo...Eleonora allora distolse lo sguardo da Niccolò e disse..."prendi la garza, togli subito il rossetto e bacialo baciatelo tutto!!!" feci così .. e piansi mentre baciavo il viso di mio figlio e lei mi guardò con gli occhi lucidi Passava le intere giornate insieme a Peppe in macchina, sotto il sole, mangiucchiando qualcosa e approfittando di qualsiasi momento x poter stare col suo bambino. Per 3 mesi china su di lui con tanto amore e tanta pazienza nel dargli il biberon anche x più di un'ora: Mi raccontò che già prima di sapere che fosse in cinta lei parlava a Niccolò , sapeva che era in pancia e gli parlava.. e ha continuato a farlo sempre sempre... fino all'ultimo giorno. Niccolò è morto a tre mesi esatti di vita. Quel giorno ricordo che Ele e Peppe gli fecero gli auguri x il comple mese, tutto era pronto a casa, lettino pannolini vestiti, Peppe gli aveva comprato persino un aggeggino contro le zanzare, tanto che lo avevamo preso in giro... tutto era pronto... e invece... e invece Niccolò era pronto x il suo ultimo viaggio. Il giorno dopo quando entrai x tirare il latte mi accorsi che Ele nn c'era, mi sembrò strano xchè lei nn era mai mancata, benchè nn avesse latte lei tirava... anche una goccia. invece quel giorno nn c'era, in stanza poi mi diedero la notizia,.. Niccolò nn c'è più..
So che ogni tanto entrano e continuano a leggere le storie, spero nn abbiano a male se ho raccontato le loro, nn ho il coraggio di chiamare perchè ho paura, xchè io sto dolore così grande nn saprei come affrontarlo ma voglio dir loro attraverso queste storie che sono ragazzi stupendi che la vita riserverà loro tante gioie, tutte quelle che meritano e che quando Federico sarà grande gli racconterò di questi angioletti speciali che erano in stanza con lui e che lo proteggeranno sempre
Alessandra mamma di Francesco nato a 37 sett il 26 agosto 04 (3.530 kg) e Federico nato a 28 sett +4 il 12 luglio 08 (1.500 Kg)