Vi parlo di un libro che ho letto e che di tanto in tanto a pezzi rileggo.
Mi risulta difficile presentarvelo perché lo trovo un po’ ostico. Interessante però per molti di noi.
"Come educare i figli presto e bene" Jacqueline Bickel e Graziella Baracchini Muratorio**
Se lo avessi visto sullo scaffale in libreria, una volta letto il titolo non avrei mai scelto di comprarlo.. a me il titolo dà l'idea di un manualetto sull'educazione tipo non infilare le dita nel naso e mettersi la mano davanti alla bocca quando si tossisce.
Invece me lo sono trovato fra le mani perché lo ha regalato il mio ex-medico di famiglia (di quando ero bambina) a mia sorella (son colleghi, mia sorella prima della specializzazione in oculistica lo sostituiva in estate), padre di tre figlie e nonno di cinque nipoti (piccola curiosità: abitano tutti assieme in una enorme villa e si occupa, ormai in pensione, a tempo pieno dei nipoti.)
Ripeto, è un libro a me "difficile", quindi - scusatemi- ve ne farò una presentazione un po’ confusa.
Vuole porsi ai genitori che si ritrovano il compito di educatori.. in realtà forse più che ai genitori è adatto agli addetti al lavoro... ripeto..io lo trovo difficile.. ma sicuramente interessante.. di certo può essere un valido ponte fra i genitori che si trovano loro malgrado a che fare con gli npi e gli npi stessi...
Intanto ecco come va inteso il termine educare presente nel titolo: Lo scopo di un'efficace educazione è di condurre il bambino dipendente in tutto e per tutto dagli adulti al momento della nascita verso un progressivo e graduale stato di indipendenza.(pag 27)
Il libro è composto di due parti. Nella prima (assai ostica appunto) si parla di come opera l'intelligenza, di come funziona la mente: sviluppo costruzione intelligenza.
Si parla di corredo cromosomico e di comportamenti e conoscenze che sono i prodotti dell'attività costruttiva del sistema centrale nervoso del bambino, prodotti sui quali influisce in maniera predominante (anzichè il DNA) l'ambiente.
Si parla di intelligenze multiple:
intelligenza corporeo-cinestesica
intelligenza spaziale
intelligenza musicale
intelligenza interpersonale
intelligenza intrapersonale
intelligenza linguistica
intelligenza logica
e del valore di ciascuna di queste intelligenze e della loro evoluzione.
Nella seconda parte del libro (un poco meno ostica della prima) si danno "spunti" ai genitori, circa svariati aspetti, per educare (nel senso già spiegato) il figlio.
Per darvi una idea della seconda parte apro il libro a caso e copio un pezzo:
Dal capitolo 5 –Gli anni della scuola dell’infanzia.
A pag.116:
In che modo l'autonomia pratica si correla con i futuri compiti scolastici?
Le attività di autonomia domestica sono correlate più di quanto si pensi con i compiti che saranno richiesti al bambino durante la scolarizzazione. Spazzare e spolverare allenano il bambino al controllo congiunto dell'occhio e della mano in attività grossolane di prescrittura. Sia con la scopa sia con la matita infatti si tratta di sapere:
-impugnare correttamente uno strumento
-saperlo dirigere in ogni direzione
-e infine porsi il compito di spazzare tutta la stanza oppure di colorare tutta una figura.
Sparecchiare portando via contemporaneamente una pila di bicchieri o raggruppando le posate rappresenta una prima attività di classificazione. Così pure in previsione di futuri compiti scolastici è utile sapere apparecchiare. Questa attività richiede di saper allineare i piatti sul bordo del tavolo con accanto coltello e forchetta; il bambino in questo modo anticipa e si esercita in una attività di prescrittura pratica, che prelude alla futura tracciatura di tondi e bastoni lungo una linea di base col bicchiere come puntino sulla “i”.
Inoltre se si deve disporre un piatto per la mamma uno per il babbo uno per il fratello si farà esercitare la corrispondenza biunivoca come base della costruzione del numero. Con queste semplici conquiste di autonomia pratica ogni bambino è condotto a costruire essenziali nuclei di pensiero che risulteranno molto utili in un futuro prossimo Inoltre poiché più il bambino è autonomo più pensieri possiede (v.p.82) i pensieri costruiti con le attività di autonomia rappresentano dei significati sicuri, presenti nel pensiero, ai collegare parole e frasi, per il preciso arricchimento dei significati codificati in linguaggio.
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Il libro ha 184 pag. A mio avviso non è lettura da farsi al mare… ma per chi come molti di noi hanno o hanno avuto a che fare con gli npi, o più semplicemente vuole “educare” (nel senso spiegato) con maggiore consapevolezza, è interessante.
**specialista in neuropsichiatria infantile malattie nervose e mentali fisiatra e psicoterapeuta, già primario del servizio di neuropsichiatria infantile dell'ospedale di santa Chiara e e direttore del cenntro Stella Maris. Autrice di oltre 200 pubblicazioni su problemi dell'infanzia e dll'adolescenza, si dedica attualmente a progetti di prevenzione di disturbi neuropsichici.