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Autonomia, autostima e metodi educativi

Area per parlare della crescita dei bimbi dopo i 6 anni.

Moderatori: Jenny, Lu

Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda lu&denise il 7 ott 2013, 10:15

io abito in un piccolissimo paese,siamo in nemmeno 400 anime. la fermata del pulmino x esempio la vedo dalla mia finestra...sempre dritto ecco..però c'è da attraversare un'incrocio..e seppur stiamo in un piccolo paese,è di passaggio,e sfrecciano a velocità folli.nn c'è marciapiede ad arrivare la...c'è solo sulla via principale.. :-/ alex vorrebbe andare da solo,ma sn sincera a me fa paura. tra l'alto ogni 3 per 2 rubano o c'è brutta gente in giro...e cn tutto quello che si sente al tg..ho paura. cn denise il problema nn si pone ...
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda lu&denise il 7 ott 2013, 10:15

ah..bravissimo Giulio,ma bravissima pure te Cheti che lo lasci andare :)
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda cheti il 7 ott 2013, 11:43

… con le mie riflessioni volevo arrivare a dire che al di là delle singole caratteristiche della zona in cui ciascuno di noi abita quello che forse accomuna un po’ tutti è lo stile di vita (diverso rispetto a tanti anni fa). Noi usciamo al mattino prima delle 8:00 e rientriamo dopo le 20:00 motivo per cui non conosciamo nessuno della nostra via. Insomma se Giulio salisse su un auto di un qualunque sconosciuto nessuno lo fermerebbe.
Venendo alle caratteristiche: abitiamo in zona traffico limitato ed è in questa zona che Giulio va a prendere il pane o l’acqua.. Il che vuol dire che la nostra strada è percorsa dalle auto che possiedono il permesso ma pur sempre auto sono. E non c’è pista ciclabile, solo un marciapiedi di 90 cm scarsi impercorribile perché vi sono parcheggiate le auto così come nella stragrande maggioranza delle città italiane. Appena varchiamo la porta della cinta muraria (500-600 metri da casa nostra) si è in circonvallazione e lì il traffico è selvaggio (la domenica quando credo sia venuta tu Gabriella un pò meno selvaggio così come tipico di ogni città) senza ovviamente pista ciclabile. Quando Giulio va alla fontana non posso seguirlo a vista dalla finestra, in fondo alla via svolta… e se gli balenasse in mente di uscire dalla porta?
Quanto detto per dare un’immagine veritiera della nostra città. Direi che il rischio (che per definizione stessa non è mai pari a zero) non è poi così “basso” o comunque diverso rispetto ad altre zone abitative.

Il tutto per arrivare a dire che probabilmente c’è del vero anche in quello che dice Fanny: il nostro essere mamme mediterranee. E ci ho pensato giusto ieri, quando abbiamo incontrato proprio di fronte alla fontana un compagno di classe di Giulio e relativi genitori: abita anche lui nella nostra stessa ZTL ed ha la stessa età. Chiacchieravamo, ad un certo punto P. ha detto: “ho sete”, la mamma ha ovviamente risposto “vai alla fontana” (N.B: 5 metri, di fronte ai nostri occhi), E P. : “accompagnami tu mamma” e la mamma lo ha accompagnato.
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda gabriella tolotti il 7 ott 2013, 12:19

Oh, se è per questo ci sono mamma che accompagnano i bambini dentro il cortile della scuola, delimitato da cancello e recinzione, fin davanti all'uscio...si, credo sia un problema delle mamma italiane.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett.
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda nadi il 7 ott 2013, 13:12

anche secondo me è un po' tutti e due.
l'anno scorso al nido c'era un bimbo, origini tedesche, che andava in bici senza rotelle (tipo monopattino) da solo. c'era il papà davanti con la sua bici, ma lui lo seguiva da solo alla veneranda età di 3 anni, a bologna.
io andavo da sola a prendere il pullmino che mi portava a scuola, abitavo in un paese di 7000 abitanti e a parte una salita semi privata dovevo attraversare una strada a scorrimento senza strisce nè semafori... altri tempi?
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda cheti il 7 ott 2013, 13:25

… e comunque non intendo assolutamente dire: bravo Giulio o brava io. Forse non mi sono spiegata… parlavo di coerenza appunto per dire che una certa linea educativa ci ha portati qua… a questa sua richiesta… e nella scelta fra il si e il no… ho trovato meno peggio dire si! Non è bravo lui, non siamo bravi noi! In tutta onestà avrei preferito che la richiesta non fosse proprio giunta... è arrivata del tutto inattesa.
Peraltro io sono mamma molto mediterranea. Questa estate in vacanza, quindi non nella nostra città, Giulio si è perso. Io sono andata letteralmente nel panico. Quando lo abbiamo ritrovato sono scoppiata a piangere per la tensione e mi è uscito un mal di testa tremendo (a proposito di mediterraneità).
Ero molto tesa perché non avevamo idea di come ritrovarlo. Non gli avevamo detto “nel caso ci perdessimo ritroviamoci che so.. al duomo… chiedi indicazioni per il duomo e ci troviamo là”… non gli avevamo dato nessun strumento... a proposito di bravura!
Come lo abbiamo ritrovato? E' squillato il telefonino, era un signore che ci ha detto di avere con sé Giulio. Come faceva Giulio a sapere il nostro numero? Non siamo stati tanto bravi (ancora a proposito di bravura) da farglielo imparare per eventualità simili. Ho l’abitudine di scriverlo su tutto ciò che si può perdere come sulla mia agenda, come sulla cartellina dei documenti di lavoro... come sui quaderni di Giulio.
Giulio in tale circostanza si è cercato uno strumento: è andato a pescare nella memoria il numero telefonico letto e riletto sul frontespizio dei suoi quaderni… ha avvicinato una coppia di “nonni”… ha detto loro di essersi perso però di conoscere -forse- il nostro numero di telefono… ha pescato nella memoria… la terza sequenza che ha dato era quella giusta.
Per tornare alla linea educativa… se la linea educativa usata fino a qui lo ha portato in condizioni di difficoltà a trovarsi –da solo- uno strumento per togliersi dall’impiccio… del buono nella linea educativa c’è… ed è anche per questo che fra il sì e il no ho trovato meno peggio dire sì.

E butto là un’altra cosa. Vero che sono cambiati i tempi e cose che anni fa erano ”scontate” ora non lo sono più tanto (così come diceva Fanny) però è vero che sono cambiati anche gli strumenti a disposizione.. Sapete che non vedo poi così tanto lontano l’acquisto del cellulare a Giulio?
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda Fran73 il 7 ott 2013, 13:57

mamma mia, Cheti, chissa' che spavento!!!

Bravissimo Giulio a ritrovarvi :D

Ma il cellulare perche'? per la prossima volta che si perde?
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda gabriella tolotti il 7 ott 2013, 15:04

E invece bravi si Cheti! Bravi proprio perché avete insegnato a Giulio a cavarsi d'impiccio DA SOLO! Sono sicura che Fabio al suo posto sarebbe entrato in panico, l'avrei forse recuperato in questura. Probabilmente, il carattere di Giulio in questo senso ti ha reso il compito più facile, ma vuoi prenderti un pochino di merito per il tuo lavoro :D ?
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda cheti il 7 ott 2013, 16:32

Fran73 ha scritto:Ma il cellulare perche'?
Fran

Non so cosa avrei dato questa estate per materializzare fra le mani di Giulio un cellulare. Passato lo spavento passata l'idea. Nelle ultime settimane è sopraggiunta questa novità: lui che ci chiede di poter andare a prendere l'acqua o il pane. Come già detto la prima volta mi è parso meno peggio dire sì (mi sono pure beccata il successivo e relativo "cazzatone" del babbo), ora è "normale" che vada, fra l'altro con un certo "orgoglio" del babbo seppur misto al timore... timore che è anche il mio.
Non so a cosa potrebbe servire il cellulare, non so cosa altro seguirà all'acqua o al pane: non so quale altra richiesta "ragionevole" possa pervenire (per le irragionevoli no problem: c'è il NO)... e se a primavera scorsa un suo cellulare mi pareva cosa lontanissima... ora non mi appare più così tanto lontana. E' uno strumento. Di certo potrebbe servire per alleviare eventuali mie ansie! :D
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda Lorenza il 7 ott 2013, 19:02

Cheti mi hai fatto solo tremare al pensiero.....bravissimo Giulio :wink: !!!!
Davide non conosce il mio numero di cellulare ma nei suoi zainetti metto sempre un foglietto con i nostri numeri di telefono (ma se mi fossi trovata nella vostra situazione non lo avrebbe avuto)---forse avrebbe ricordato il num di tel di casa di mia mamma,perchè a volte lo compone, ecco magari quello sì.
Ancora Davide non mi chiede di andare da solo, forse perchè qui attorno è poco interessante :roll: ma quest'estate se ne andava in giro da solo per il camping ed era felicissimo, lì sì mi chiedeva autonomia--qui invece vuole ancora essere "accompagnato" :wink:
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda Fran73 il 8 ott 2013, 11:12

Quando andavamo alle medie, mia sorella (maggiore) aveva ricevuto un biglietto da 5.000 lire da tenere nell'astuccio. Erano per i casi di emergenza, nel caso in cui avessimo bisogno di telefonare a casa. A posteriori direi che una scheda telefonica sarebbe stata piu' logica, ma ai tempi ero solo invidiosa che fosse lei la responsabile per tutte e due.

Ma ormai trovare una cabina telefonica e' praticamente impossibile, quindi capisco l'idea del telefonino.
Mi fa solo buffo che per una volta non sia il ragazzino a chiedere disperatamente un telefonino, ma la mamma che insiste a darglielo :wink:
Scherzo, ma capisco! Penso che se gli spieghi che e ' (soprattutto) per i momenti di bisogno, forse imparera' ad usarlo in maniera meno dispersiva di tanti ragazzini oggi.

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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda cheti il 24 mar 2014, 10:36

Giulio ed il pedibus. Sveglio dalle sei per non arrivare tardi alla fermata.
http://noitv.it/a-lucca--partito-il-pedibus-8555
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda MammaSole il 24 mar 2014, 13:07

che cosa carina, c'è anche nel mio comune questo servizio!
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda gabriella tolotti il 24 mar 2014, 13:08

Che bello il pedibus! qualche anno fa c'era anche qui, poi lo hanno soppresso per mancanza di partecipanti credo. Qui pare che tutti debbano portare i bambini davanti al cancello di scuola in auto (se è un suv meglio ancora), anche se abitano a 200 mt! :twisted: :twisted: :twisted:
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Re: Autonomia, autostima e metodi educativi

Messaggioda silvia73 il 24 mar 2014, 13:46

Bello!! Da noi è partito in via sperimentale lo scorso maggio per un mese fino alla fine della scuola. Siccome è stata un'iniziativa molto gradita, quest'anno è ri-partito alla grande, con una vasta adesione da parte di nonni, genitori, anziani o volontari che nemmeno hanno figli o li hanno adulti (anche mio marito è volontario accompagnatore). I bambini sono entusiasti e bravissimi peraltro, si comportano davvero bene! Da noi ci sono 4 diversi gruppi di partenza che coprono tutto il paese, arrivano insieme a scuola, hanno belle pettorine colorate e il comune ha affisso i cartelli colorati ad ogni fermata....!
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la nostra storia sul sito www.danielenegro.it
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