Oggi siamo stati al Gaslini a Genova, per la visita auxo-endocrinologica prenotata mesi fa.
Piccola premessa: il gaslini è un casino....è una città nella città (solo pediatrico), padiglioni piuttosto vecchi, no parcheggi, tanto caos nei reparti e negli ambulatori....spero di non doverci tornare più, non mi ha fatto proprio un bell'effetto, anche se mi sembrano davvero preparati!
Vabbè....la visita è stata lunghissima e accurata, il prof. dice che rapportati alla sua storia e alle nostre altezze, peso e altezza di Daniele sono appropriate per la sua età, e che anche se vi è un ritardo di crescita di un anno e 8 mesi emerso dalla lastra al polso, e un ritardo rispetto ai suoi coetanei, ci ha tranquillizzati dicendo che al momento non c'è nessun problema!
Il vero "colpo" ce lo ha fatto prendere quando ha pronunciato la parola "microcefalia", ovvero testa piccola rispetto alla sua altezza.
Lì ci sono venuti i sudori freddi.....dice che Daniele ha la stessa circonferenza cranica - 48 cm - da parecchio tempo (verissimo!), e che in genere questa patologia è legata ad altre malattie, può essere trasmessa geneticamente in forma congenita da parte dei familiari verso i figli maschi, può provocare ritardi neurologici o psicomotori, e altre problematiche.
Per fortuna poi ci ha tranquillizzati dicendo che la microcefalia di Daniele sembra legata per lo più alla sua emorragia cerebrale e alle convulsioni neonatali, ed è, diciamo, solo estetica, tant'è che visto lui, sentitolo parlare e letta la relazione npi ha escluso che sia conseguenza o anticamera di altre malattie!
Sospiro di sollievo.....ma mica poi tanto fino alla certezza.....
Tanto per essere più tranquillo ci ha prescritto cmq una risonanza magnetica, ma senza urgenza.
Riflettevo poi tra l'altro che in genere i pediatri misurano più sovente peso e altezza, ma raramente la circonferenza cranica.
Ecco...questo mi serva anche da lezione per fargliela misurare qualche volta in più!
In 15 giorni questa è la terza visita che si è sparato Daniele....e lunedì pross. gliene aspetta un'altra.....anche oggiè stato davvero paziente, oltre 4 ore di viaggio, lunghe attese in ospe, lunga visita e lui sempre collaborativo.....il giovane specializzando che coadiuvava la visita lo ha coinvolto facendo finta che ogni strumento che usava per visitarlo fosse un gioco, e alla fine gli ha detto che lui rimane lì a giocare invece di andare a casa, e di tirar fuori altri giochi, tanto lui lo sapeva che da qualche parte ce n'erano nascosti altri....
Il prof. osservandolo e sentendolo parlare, alla luce di tutta la sua storia, con un sorriso ci ha detto essere stati davvero fortunati......