FORUM DEI PREMATURI

Davide ieri ha trovato degli articoli su studi fatti in usa che parlano di rischio maggiore di mortalità precoce per i nati pretermine, anche a lungo termine.
Vi posto il link sull'unico articolo in italiano che ho trovato, ma ce ne sono svariati sul sito jama, anche se sono in inglese
http://www3.lastampa.it/benessere/sezio ... tp/421959/

che ne pensate? io non avevo mai sentito niente del genere! anzi tutti dicono che i prematuri da grandi diventano altissimi e laureati!

Già letto mesi fa... Non saprei che dire, penso dipenda delle condizioni in cui rimane ogni bambino dopo la degenza in ospedale più. Sara quel che sarà...

Per me è una novità, non avevo mai letto nulla del genere prima, però penso molto spesso al futuro di Daniele e me ne preoccupo a volte.....penso a tutte le trasfusioni fatte, a tutte le medicine prese, a quelle che ancora sta prendendo, a quelle che prenderà in futuro....per esempio lui ha il problema polmonare per cui fa ancora massiccia terapia e già mi hanno anticipato che dovrà stare lontano dal fumo, attivo e passivo, per evitare gravi malattie broncopolmonari altamente invalidanti....ecco io ci penso. Ovviamente ho sempre messo in conto che per la salvezza del mio bambino bisognava pagare un qualche prezzo.......

Pero' questo studio e' fatto negli Stati Uniti e riguarda bambini nati parecchi anni fa.
Negli USA ci sono sempre correlazioni tremende con la prematurita' perche' e' un paese dove (per le regole di accesso alla sanita') e' molto forte il binomio prematurita'- basse condizioni socio-economiche.
E' chiaro che un basso livello sociale presuppone pure un'aspettativa di vita ridotta.

Solo i fatto che si riferisce a bambini nati tra il 1973 e il 79 secondo me rende questo studio poco indicativo. C'è un abisso tra quelle che erano ora le possibilità e le modalità terapeutiche e quelle che abbiamo oggi. No, non darei molta importanza a questo studio.

gabriella tolotti ha scritto:Solo i fatto che si riferisce a bambini nati tra il 1973 e il 79 secondo me rende questo studio poco indicativo. C'è un abisso tra quelle che erano ora le possibilità e le modalità terapeutiche e quelle che abbiamo oggi. No, non darei molta importanza a questo studio.

quoto. E tra l'altro ancora oggi negli USA si usano protocolli che noi abbiamo abbandonato da tempo visti gli effetti (parlo dei bambini "piccoli" perché sono quelli di cui leggo parecchio) quindi non mi stupirei di vedere una differenza tra gli europei e gli americani tutt'oggi.