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Area per le notizie riguardanti i Prematuri
Moderatori: stefaniabovo, Silvia
da stefaniabovo il 27 giu 2010, 9:16
26 giugno 2010 GRAN BRETAGNA Londra choc: «Il feto? Fino a 6 mesi non soffre» «Il feto non soffre se ha meno di ventiquattro settimane, dunque non esistono ragioni per cui il limite dell’aborto venga abbassato». È la conclusione a cui sono giunti i ginecologi e gli ostetrici della Gran Bretagna dopo uno studio realizzato dal Royal College of Obstetricians and Gynaecologists che ora getta polvere sulle speranze della lobby anti-aborto che da anni sta cercando di ridurre il limite delle 24 settimane di gestazione come stabilito dall’atto sull’aborto del 1967. «Purtroppo – spiega Josephine Quintavalle di Comment on Reproductive Ethics – questo rapporto sottolinea il fatto che il Rcog condona gli aborti in tarda gravidanza e ignora la realtà delle questioni etiche e scientifiche coinvolte in una terminazione in uno stato di gestazione così avanzato».
Le preoccupazioni sono infatti fondate e confermate ieri anche dalla reazione dell’ufficio del premier a Downing Street. «La posizione del primo ministro – ha detto un portavoce – è che si farà guidare dalla scienza e che attualmente non esistono piani di cambiare la legge». L’ultima volta che l’atto è stato sfidato in Parlamento, con un voto nel 2008, i deputati hanno bocciato la proposta di ridurre il limite e da allora il dibattito si è affievolito. Lo studio del Rcog minaccia ora di riattivare tensioni sostenendo che le connessioni nervose del cervello nell’utero non sono ancora sufficientemente formate per consentire la percezione del dolore prima delle 24 settimane.
E anche dopo la 24esima settimana, dicono i medici, il feto è in uno stato di «costante incoscienza, come se dormisse o fosse sedato». Lo studio era stato commissionato dal governo su richiesta di gruppi antiabortisti che sostengono che il feto prova dolore già a 20 settimane e che pertanto è necessario abbassare il limite ufficiale. Agli esperti è stato chiesto anche di definire in un secondo rapporto che cosa sia "un grave handicap", che è la motivazione tecnico-legale per la quale si può abortire legalmente oltre la 24esima settimana (l’uno per cento di tutti gli aborti in Gran Bretagna avviene oltre questo termine) ma il Rcog non ha voluto produrre una lista di condizioni perché, ha scritto nel rapporto, «non si può predire l’impatto a lungo termine di un’anormalità». Elisabetta Del Soldato
Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane + 5, peso 745 gr. http://www.annacensi.it Andrea, nato a termine il 21 novembre 1999, peso 3.560 gr
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da parviz il 27 giu 2010, 12:39
io non ho parole per queste affermazioni, e' un'indecenza!!!!!!!!!! Ma sono mai stati in una tin ha guardare questi bambini? Ha scrutare le loro espressioni? Mi sa tanto di no perche' diversamente non direbbero queste eresie!!!!!! Per mesi ho visto MAryam soffrire, sul suo viso c'era stampata la sofferenza allo stato puro e noi che non potevamo fare niente, certo che vivino in uno stato d'incoscienza non come se fossero sedati ma perche' sono sedati per davvero!!!!!!!!!!!!!!!!!! Brava Stefania grazie per aver scritto a questi ebeti che pubblicano pure queste notizie facci sapere
stefania mamma di Maryam 24w 05.05.03 640gr -Nilufar 36w 16.04.07 2320gr
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da vere il 27 giu 2010, 21:30
Ci sono tantissime contraddizioni su queste leggi. Ed e' sempre e solo questione di soldi. Sul fatto che i feti non provino dolore mi chiedo come facciano ad affermarlo.
VERENA Mamma di Giacomo nato a termine il 30.07.03 Kg 3,610 e di Gabriele nato di 29+5w il 10.11.06 Kg 1,620
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da gabriella tolotti il 28 giu 2010, 13:46
Infatti. Probabilmente, come dice Vere, è solo una questione di soldi, che vogliono mascherare con false prove scientifiche.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da agnieszkadominika il 28 giu 2010, 16:14
gabriella tolotti ha scritto:Infatti. Probabilmente, come dice Vere, è solo una questione di soldi, che vogliono mascherare con false prove scientifiche.
Ci vogliono svariati migliaia di euro per un prematuro grave....per tanti e gia un motivo sufficente per non rischiare di perdere troppi soldi visto che il tasso di mortalita a 23-24 sett e davvero basso! CHE VERGOGNIA basterebbe vivere un esperienza in famiglia per capirlo!!! Io ringrazzio per il fatto che mia figlia e nata in italia e i dottori hanno sempre combattuto per la sua vita,anche quando la situazione era davvero drammatica!
Zoe 28luglio2009... 27 sett...peso430grammi
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da Lu il 28 giu 2010, 19:49
Scusate..pero' non facciamo un perenne minestrone di tutto, che poi sembriamo delle pazze spiritate (vi ricordate le amabili riflessioni di Augias?). In questo caso i prematuri non c'entrano proprio niente e non veniva messo in discussione il loro diritto a ricevere cure. Questa ricerca e' stata commissionata dalla lobby abortista inglese e, come tutte le ricerche di parte ha avuto risultati opinabili. La domanda in soldoni era: "E' eticamente giusto permettere l'interruzione volontaria di gravidanza visto che, ohibo' ci pensiamo solo ora, potrebbe essere che il feto soffra?" Il dibattito quindi dovrebbe essere sull'aborto e se il diritto all'autodeterminazione della donna debba travalicare tutto il resto. Resto che non sempre e' facile quantificare. Immagino poi che L'Avvenire non dia certo parere favorevole a codesto studio e alle pratiche ivi connesse quindi secondo me e' abbastanza inutile scrivere mail per puntualizzare i trascorsi dei nostri bambini
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr) Orgogliosa di essere una sfaticated housewife! http://unaprofcheblogga.blogspot.it/
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da gabriella tolotti il 29 giu 2010, 11:11
Lu ha scritto:La domanda in soldoni era: "E' eticamente giusto permettere l'interruzione volontaria di gravidanza visto che, ohibo' ci pensiamo solo ora, potrebbe essere che il feto soffra?" Il dibattito quindi dovrebbe essere sull'aborto e se il diritto all'autodeterminazione della donna debba travalicare tutto il resto. Resto che non sempre e' facile quantificare. Immagino poi che L'Avvenire non dia certo parere favorevole a codesto studio e alle pratiche ivi connesse quindi secondo me e' abbastanza inutile scrivere mail per puntualizzare i trascorsi dei nostri bambini
Questo è anche vero. Non si parla di prestare o meno cure ai prematuri gravi, ma di permettere o meno l'interruzione VOLONTARIA di gravidanza. Non conosciamo però il contenuto della lettera di Stefy, ma forse voleva solo puntualizzare che non è vero che a quell'età il feto non soffre, e che se un bambino di 23 settimane, curato, può farcela permettere un aborto volontario è di fatti un omicidio.
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da Lu il 29 giu 2010, 11:23
Stefania, chiaramente ci sono sono termini che sono convenzionali. Prima delle 24 settimane il parto viene chiamato abortivo perchè ahimè è così che tendenzialmente vanno le cose. Non ci vedo sotto un intento denigratorio, tanto è vero che Anna è stata curata al meglio, mica ha avuto meno diritti stante il suo status di feto... Per l'aborto lo sai che con me sfondi una porta aperta, però non credo che giovi alla causa metterla sul caso personale, che può essere opinabile esattamente come una ricerca sponsorizzata da una qualunque lobby. Se il problema fosse solo quello della sofferenza, si potrebbe facilmente obiettare che è facilissimo stordire un feto prima di una IVG (qualora non lo sia già) et voila problema risolto. Io credo sia un altro il motivo per cui non sia eticamente lecito abortire. Vita in atto, vita in potenza, vita degna, vita indegna ma anche vita colpevole, vita immeritata... Sempre vita è e come recita il giuramento di Ippocrate: "Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione" E' sempre pericoloso rapportare il tutto a sè stessi. Lancio una provocazione, quanti di tutti coloro che si scagliano contro quest'articolo manterrebbero tali integerrime convinzioni di fronte al caso personale? (chessò figlia quindicenne incinta magari a seguito di una violenza carnale?). Piccola nota, questo è il moderno giuramentio di Ippocrate, quello tradizionale recita proprio espressamente: "Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto"
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da gabriella tolotti il 29 giu 2010, 12:18
Lu ha scritto:Stefania, chiaramente ci sono sono termini che sono convenzionali. Prima delle 24 settimane il parto viene chiamato abortivo perchè ahimè è così che tendenzialmente vanno le cose. Non ci vedo sotto un intento denigratorio, tanto è vero che Anna è stata curata al meglio, mica ha avuto meno diritti stante il suo status di feto...
Beh, comunque per una mamma angosciata che sta partorendo o perdendo che sia un bambino a 23 sett, non è bello sentirsi dire "lei sta abortendo". Credo sia una questione di sensibilità del medico...a me è stato fatto presente il fatto che Fabio avrebbe potuto non farcela, ma in termini molto, ma molto diversi. Poi di fatto Anna è stata assistita, ci mancherebbe, ma un po' di tatto da parte di alcuni medici non guasterebbe...poi ce ne sono altri veramente meravigliosi! Ma siamo O.T.!
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da Lu il 29 giu 2010, 12:27
Non è bella la cosa in sè. Purtroppo c'è e ci deve essere una sorta di linea divisoria. Manco perderli alla 10 settimana è un'esperienza gioiosa ma mica ci si aspetta che un medico utilizzi termini diversi. Del resto abbiamo poco da prendercela con gli inglesi, pure in Italia è consentita l'interruzione terapeutica di gravidanza (in molte strutture proprio fino alla 24 settimana) e viene comunemente chiamata aborto e mi immagino che chi ci passa non abbia la sensazione di aver "partorito" nell'accezione che comunemente si da al termine.
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da nadi il 12 lug 2013, 11:19
riprendo questo vecchissimo messaggio... non mi sono stupita affatto. anni fa (devo fare delle ricerche) si pensava che i feti non sntissero dolore perchè ancora il cervello non era formato. quindi i prematuri non sentivano dolore. e tutti gli interventi venivano fatti senza anestesia. dico proprio tutti tutti. io ogni volta che ci penso rabbrividisco.
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