SANITA':NEONATI PREMATURI,INFEZIONI RIDOTTE CON LATTOFERRINA NUOVA TERAPIA - TORINO, 7 OTT - Infezioni ridotte nei neonati prematuri con l'uso della lattoferrina. E' quanto emerge da uno studio, pubblicato oggi sulla rivista americana Jama (Journal of American Medicine Association), realizzato dal dottor Paolo Manzoni, pediatra neonatologo dell'Ospedale Sant'Anna di Torino e segretario scientifico della Fondazione Crescere Insieme al Sant'Anna-Onlus. La ricerca presenta una nuova terapia per ridurre le infezioni neonatali ed è stata effettuata in collaborazione con medici e ricercatori di 11 centri neonatali italiani.
I neonati che nascono prematuri e sotto i 1.500 grammi di peso sono attualmente esposti a un altissimo rischio di infezioni nelle prime settimane di vita in quanto mancano di difese immunitarie. La nuova terapia propone una metodologia differente rispetto alla strada finora percorsa e consente di ridurre ad un terzo la percentuale di neonati infettati.
"Lo studio - spiega Manzoni - è consistito nella somministrazione per via orale della lattoferrina, una glicoproteina contenuta nel latte di tutti i mammiferi, a un campione di 500 neonati critici. Ciò è avvenuto in vari Centri in Italia, per un mese e mezzo e dal primo giorno della loro vita. La percentuale di soggetti infettati è passata dall'attuale 20% a solo il 6%. E' stato, pertanto, sufficiente somministrare un dosaggio di 100 milligrammi giornalieri di lattoferrina per ottenere questo successo".
La lattoferrina è già nota per le sue proprietà antimicrobiche e antinfettive, dimostrate con esperimenti in vitro. Questo è il primo studio in cui la sua efficacia sia stata testata direttamente su pazienti in età neonatale In questo caso, precisano i ricercatori, si è scelto di utilizzare la lattoferrina bovina in quanto è omologa all'80% rispetto a quella umana. Sono stati riscontrati gli stessi benefici sia sui neonati allattati al seno sia su quelli alimentati con latte artificiale. I vantaggi che derivano da questi risultati sono molteplici: in primo luogo il costo della terapia, che è di un euro al giorno, contro i 150-200 euro giornalieri che occorrono per gli antibiotici specifici. Il secondo vantaggio è di natura fisiologica, in quanto, "la sua somministrazione per via orale non comporta gli effetti collaterali legati all'uso degli antibiotici, rispetto ai quali è anche meglio tollerata dai piccoli pazienti".
Lo studio è stato recentemente presentato all'Icaac (Interscience Conference on Antimicrobial Agents and Chemotheraphy) e all'American Academy of Pediatrics, destando l'interesse del Ministero della Salute americano, che ha deciso di attivare una ricerca analoga per valutare se procedere alla registrazione del metodo clinico negli Stati Uniti. In Italia, i risultati dalla ricerca saranno tra gli argomenti del Convegno Internazionale di Neonatologia organizzato dalla Fondazione Crescere Insieme al Sant'Anna di Torino, i prossimi 12, 13 e 14 novembre a Torino.