Il mio piccolo Cadetto
Inviato: 22 set 2012, 12:33
Ciao a tutte,
mi presento io mi chiamo Catya e sono la mamma di due bimbi Fabrizio che non è più qui con me, è andato in cielo prima di poter vedere la luce ero alla 27° settimana di gestazione poi a un certo punto non l'ho sentito più muovere corsa in ospedale e lì mi sono sentita dire che non c'era più il battito, pesava 800 grammi e una parte di me se n'è andata via con lui quel giorno.
Dopo quattro mesi in cui abbiamo fatto tutte le analisi necessarie per capire cosa fosse successo al mio bimbo i dottori hanno scoperto che io avevo dei problemi di coagulazione del sangue mi dicono che se voglio posso riprovare ad avere un'altra gravidanza e che questa volta avrei dovuto fare fin dalla 5° settimane delle punture sulla pancia l'eparina per evitare che si formassero trombi eche questa volta avrei portato a termine la gravidanza.
Al primo tentativo io rimango incinta lo chiamerò Cadetto perchè il papà voleva chiamare anche questo secondo piccolino Fabrizio ma io non volevo assolutamente non volevo togliere il nome al mio primo figlio e così gli dico che delego a lui la scelta del nome qualsiasi nome ma non quello e che mi dirà il nome da lui scelto il giorno in cui starà per nascere il nostro secondogenito.
Il piccolo si muove tanto io lo inizio a sentire già a 13 settimane e questo mi rassicura un pò poi a 20 facciamo la morfologica e lì mi dicono che la flussimetria non va tanto bene ci sono dei notch che indicano maggiore predisposizione alla gestosi ma non è detto che andrò sicuramente in gestosi, io controllerò la pressione 5 volte al giorno e vedremo come andranno le cose.
A 24 settimane inizio a sentirmi male dico a mio marito di misurarmi la pressione 100/140 era sera tardi provo a chiamare il mio gine ma non risponde corro in ospedale , lì racconto la storia della mia gravidanza precedente mi rimisurano la pressione che nel frattempo è scesa ma io non mi sento bene, mi fanno l'eco prendono le misure del bambino e io dico che sono le stesse di due settimane prima, loro mi dicono di non preoccuparmi che l'ecografo è molto vecchio e quindi che non è molto preciso l'ecoflusso non vogliono farmelo e mi dicono di ritornare a casa che si è trattato solo di uno sbalzo, io insisto per farmi ricoverare e alla fine ci riesco.
Il giorno dopo mi fanno un'altra eco con strumenti molto più nuovi e notano che effettivamente c'è un ritrdo di crescita del bambino fanno l'ecoflussimetria e notano che è alterata c'è assenza in diastole il bambino per sopravvivere deve nascere ma nessuno vuole operarmi a 24 settimane, perchè c'è il rischio da parte mia di perdere l'utero, problemi di etica un bambino a 24 settimane ha scarse possibilità di farcela ese ce la fa potrebbe andare incontro a diverse patologie, questo tira e molla va avanti 2 settimane 2 settimane in cui ilo mio bimbo resiste ma è sempre più in sofferenza alla 26° sett. la situazione si aggrava ulteriormente ormai e questione di ore e poi non ci sarà più nulla da fare il mio gine decide d'intervenire dopo avermi fatto firrmare tanti fogli di consenso e dopo avermi fatto dire a tutto lo staff della sala operatoria che ero perfettamente a conoscenza dei rischi ma che volevo lo steso dare una possibilità di vita al mio bambino.
Prima di andare in sala operatoria chiedo al papà il nome da lui scelto e sarà Walter, quando nasce urla e si dimena tantissimo il che è buon segno viene immediatamente intubato e portato in tin.
Da lì un calvario durato 4 mesi e mezzo in cui Walter avrà emorragie varie, infezioni, rop e tanto altro riuscirà a respirare da solo dopo 3 mesi e mezzo e nel rush finale dovremo trasferirlo di corsa a Torino a causa della rop che avanza.
Adesso sono passati due anni da quando Walter è a casa e stiamo ancora continuando a lottare spero di poter fare questo percorso di crescita di mio figlio insieme a voi che avete vissuto un'esperienza simile alla mia per poter capire meglio e per poter essere di sostegno ed essere sostenuta nei momenti del bisogno perchè penso che insieme si è più forti,
scusatemi se mi sono dilugata vi abbraccio tutte con affetto e stima
Catya.
mi presento io mi chiamo Catya e sono la mamma di due bimbi Fabrizio che non è più qui con me, è andato in cielo prima di poter vedere la luce ero alla 27° settimana di gestazione poi a un certo punto non l'ho sentito più muovere corsa in ospedale e lì mi sono sentita dire che non c'era più il battito, pesava 800 grammi e una parte di me se n'è andata via con lui quel giorno.
Dopo quattro mesi in cui abbiamo fatto tutte le analisi necessarie per capire cosa fosse successo al mio bimbo i dottori hanno scoperto che io avevo dei problemi di coagulazione del sangue mi dicono che se voglio posso riprovare ad avere un'altra gravidanza e che questa volta avrei dovuto fare fin dalla 5° settimane delle punture sulla pancia l'eparina per evitare che si formassero trombi eche questa volta avrei portato a termine la gravidanza.
Al primo tentativo io rimango incinta lo chiamerò Cadetto perchè il papà voleva chiamare anche questo secondo piccolino Fabrizio ma io non volevo assolutamente non volevo togliere il nome al mio primo figlio e così gli dico che delego a lui la scelta del nome qualsiasi nome ma non quello e che mi dirà il nome da lui scelto il giorno in cui starà per nascere il nostro secondogenito.
Il piccolo si muove tanto io lo inizio a sentire già a 13 settimane e questo mi rassicura un pò poi a 20 facciamo la morfologica e lì mi dicono che la flussimetria non va tanto bene ci sono dei notch che indicano maggiore predisposizione alla gestosi ma non è detto che andrò sicuramente in gestosi, io controllerò la pressione 5 volte al giorno e vedremo come andranno le cose.
A 24 settimane inizio a sentirmi male dico a mio marito di misurarmi la pressione 100/140 era sera tardi provo a chiamare il mio gine ma non risponde corro in ospedale , lì racconto la storia della mia gravidanza precedente mi rimisurano la pressione che nel frattempo è scesa ma io non mi sento bene, mi fanno l'eco prendono le misure del bambino e io dico che sono le stesse di due settimane prima, loro mi dicono di non preoccuparmi che l'ecografo è molto vecchio e quindi che non è molto preciso l'ecoflusso non vogliono farmelo e mi dicono di ritornare a casa che si è trattato solo di uno sbalzo, io insisto per farmi ricoverare e alla fine ci riesco.
Il giorno dopo mi fanno un'altra eco con strumenti molto più nuovi e notano che effettivamente c'è un ritrdo di crescita del bambino fanno l'ecoflussimetria e notano che è alterata c'è assenza in diastole il bambino per sopravvivere deve nascere ma nessuno vuole operarmi a 24 settimane, perchè c'è il rischio da parte mia di perdere l'utero, problemi di etica un bambino a 24 settimane ha scarse possibilità di farcela ese ce la fa potrebbe andare incontro a diverse patologie, questo tira e molla va avanti 2 settimane 2 settimane in cui ilo mio bimbo resiste ma è sempre più in sofferenza alla 26° sett. la situazione si aggrava ulteriormente ormai e questione di ore e poi non ci sarà più nulla da fare il mio gine decide d'intervenire dopo avermi fatto firrmare tanti fogli di consenso e dopo avermi fatto dire a tutto lo staff della sala operatoria che ero perfettamente a conoscenza dei rischi ma che volevo lo steso dare una possibilità di vita al mio bambino.
Prima di andare in sala operatoria chiedo al papà il nome da lui scelto e sarà Walter, quando nasce urla e si dimena tantissimo il che è buon segno viene immediatamente intubato e portato in tin.
Da lì un calvario durato 4 mesi e mezzo in cui Walter avrà emorragie varie, infezioni, rop e tanto altro riuscirà a respirare da solo dopo 3 mesi e mezzo e nel rush finale dovremo trasferirlo di corsa a Torino a causa della rop che avanza.
Adesso sono passati due anni da quando Walter è a casa e stiamo ancora continuando a lottare spero di poter fare questo percorso di crescita di mio figlio insieme a voi che avete vissuto un'esperienza simile alla mia per poter capire meglio e per poter essere di sostegno ed essere sostenuta nei momenti del bisogno perchè penso che insieme si è più forti,
scusatemi se mi sono dilugata vi abbraccio tutte con affetto e stima
Catya.