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Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 13:29
da Chiara_78
Ciao a tutti,
ho messo come oggetto una frase tanto cara a Cesare Cesaroni "che amarezza!!!", perchè calza a pennello con quello che mi è successo!
Allora, prima di partorire prematuramente Rebecca, ero assunta presso un'Azienda a tempo determinato.
Il mio contratto sarebbe scaduto il giorno del mio ingresso nella Maternità obbligatoria e sarei stata riassunta (ancora non ho capito se nuovamente a tempo inderminato oppure a tempo determinato) al mio rientro dalla Maternità. :shock:

Purtroppo, le cose sono andate in maniera un po' diversa! :roll:
Rebecca è nata a 29 settimane + 5 giorni a causa della gestosi, fortunatamente il 19 di aprile sono andata a fare quella visita di controllo, altrimenti non so se sarei qui a raccontarvi la mia storia; ad annoiarvi con le mie lamentele! :(
I primi giorni, sono stata ricoverata il 19 aprile e la bambina è nata il 23, l'Ospedale mi ha fornito un certificato ed io, per l'Azienda, risultavo in malattia.
Nata la piccola, sono entrata in Maternità anticipata ed il mio contratto è scaduto senza che nessuno (e sottolineo NESSUNO) dell'Azienda alzasse il telefono per sapere qualcosa di noi. Per farmi sapere cosa sarebbe stato del mio lavoro da quel momento in avanti.
Dovete sapere, che prima io lavoravo per una piccola Azienda ed ero a tempo inderterminato. Poi, sono stata chiamata dall'Azienda "madre", che fornisce lavoro alla più piccola, perchè avevano bisogno della mia esperienza per l'espletamento di un lavoro.
Ho accettato, mi hanno fatta licenziare dalla piccola, ripeto con un contratto a tempo inderteminato, e sono stata riassunta con i contratti a tempo determinato.
Lavoro tre/quattro mesi, poi sto a casa una settimana dieci giorni. Poi rientro per altri 3/4 mesi e via così... Un po' stressante dal punto di vista psicologico, però... ho accettato, perchè l'Azienda piccola non navigava in acque molto sicure ed io ho temuto di perdere completamente il lavoro.
Al giorno d'oggi, uno stipendio solo difficilmente è sufficiente... E' bene lavorare in due... :!:

Comunque, stringendo la mia polemica, la mia Maternità sta per finire... Ho una domanda: ma anche voi avete avuto la sensazione di non essere state in Maternità? Ecco, quei 51 giorni di Ospedale per me non sono stati come vivere davvero la Maternità... Francamente, pensavo di viverla in modo un po' diverso, come sto iniziando a fare ora con Reby!
Oggi sono andata a parlare con il Personale dell'Azienda, ho detto loro che non sarei riuscita a rientrare il 24 di settembre; perché la bimba è nata prematura e non ho la possibilità di lasciarla a nessuno.
Mio marito lavora, i miei genitori abitano lontani e lavorano anche loro; i miei suoceri ed i miei cognati idem; ci hanno sconsigliato di mandarla al nido almeno per il primo anno di vita... E così... Eccomi qua... Sono andata a chiedere spiegazioni su come comportarmi per la Maternità facoltativa.

Ecco, mi hanno guardata con la stessa espressione vuota delle mucche al pascolo che guardano il treno passare! :evil: :cry:
Di un Ufficio pieno di gente, ho ricevuto in risposta solamente "Boh...", "Mah...", "Non saprei...". :roll: :shock:
Alla fine, forse una delle impiegate ha visto la mia faccia da folle assassina, mi ha consigliato di andare a parlare all'INPS perché loro non sanno proprio come fare per aiutarmi!
Aaaahhh... Giusto Cielo... In quel momento, ho avuto la tentazione di fare una strage. :twisted:
Però, ho cercato di essere più signora di loro. Ho raccolto i miei fogli, tutti belli compilati al PC, li ho rimessi al loro posto e sono uscita con il passeggino e mia figlia sorridendo allegramente.
Ma dove le trovano persone incompetenti in questo modo?! Ma se fai parte dell'Ufficio del Personale, ed il tuo compito è quello di seguire tutta la burocrazia per aiutare i dipendenti in difficoltà o pieni di dubbi, mi spieghi cosa ci stai a fare se non sai rispondere ad una semplicissima domanda?
Mi chiedo come vengono selezionate simili persone, e non mi stupisco più di tanto se l'Azienda sta attraversando un periodo di bassi e pochi alti; loro fanno anche la valutazione del potenziale e decidono dove mettere chi a fare cosa. Ma vi rendete conto in che mani sono?
Il dubbio che ho in questo momento è il seguente: ma se io non rientro, il posto di lavoro me lo conservano lo stesso? Se così non fosse, sarei costretta a far intervenire in modo brusco il sindacato.
Loro mi hanno fatto licenziare dall'altro posto di lavoro, con un contratto a tempo indeterminato, dicendomi che mi avrebbero assunto a tempo indeterminato nel giro di un annetto; poi sono rimasta incinta e adesso non so più cosa sarà di me...

Ho un'amica che fa parte del Sindacato, la chiamerò e le chiederò di iniziare ad informarsi e di muoversi di conseguenza...
Scusate lo sfogo... ne avevo bisogno...

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 13:38
da gabriella tolotti
Mmmm Chiara, se sei assunta a tempo determinata, purtroppo la vedo grigia...
Già a tempo indeterminato, dopo una maternità, difficilmente rientri nella tua mansione, se sei a tempo determinato temo che purtroppo possano fare ciò che vogliono, al di là delle inutili promesse che ti avevano fatto.

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 13:43
da silvia73
Allora: lasciando perdere gli elementi facenti parte dell'ufficio del personale, che anche da me (ufficio pubblico peraltro) ne sanno meno di zero, e tralasciando anche i sindacati, che mi sa che ultimamente prendono la parte delle aziende, anzichè dei lavoratori, ti dico un paio di cose concrete.
- La maternità obbligatoria che hai perso con la nascita prematura di Rebecca la puoi e devi recuperare dopo. Es. pratico: la maternità obbligatoria è di due mesi prima e tre dopo il parto. Tu i due mesi prima non li hai "sfruttati" tutti, per cui recuperi il periodo perso (contati bene le settimane perse e sono quelle a cui hai diritto al recupero). Se avessi perso più di due mesi (come nel mio caso che ne ho persi 4), hai diritto solo e comunque a recuperarne due.
- La maternità facoltativa è di sei mesi, in alcuni contratti (statale, per es. e alcuni privati) il primo mese è interamente retribuito, il restante al 30% fino ai tre anni di età del bambino, tra i tre e gli otto anni non è più retribuito.
- Fino a un anno di età del bambino non ti posso comunque licenziare.
E fino a un anno hai diritto a 2 ore per l'allattamento, che ti consente di uscire prima dall'azienda nel caso in cui stai lavorando.
- Avevi un'altra possibilità, ma ormai non vale più: rientrare al lavoro finchè rebecca era ricoverata e tenere la maternità obbligatoria al momento delle sue dimissioni (io l'ho fatto).

Mi auguro altresì che ti abbia pagato la maternità l'azienda, perchè anche coi contratti a tempo determinato, nel momento in cui entri in maternità la ditta è obbligata a pagare, non ti può licenziare e riassumere dopo...
Per il discorso contratto puoi chiedere un parere legale...
Al momento non mi viene in mente altro, caso mai riscrivo.

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 14:41
da Chiara_78
Ciao Silvia,
grazie mille per la tua risposta.
Vedi, la maternità non mi è stata pagata dall'Azienda ma direttamente dall'INPS perchè il mio contratto è terminato il 5 di maggio.

Seguirò il tuo consiglio e farò il conto delle settimane che ho "perso" e le recupererò come maternità.
So che i mesi di maternità facoltativa sono pagati al 30% dello stipendio, il fatto è che non so se a me spetta la maternità facoltativa retribuita. (Francamente, egoisticamente, mi interessa il giusto. Quello che mi preme, sopra ogni altra cosa, è la salute di Rebecca... E' starle vicino quando ha bisogno di me, deve ancora iniziare i vaccini, siamo appena partiti verso questa nuova avventura chiamata "vita", e non sarà sempre facile percorrere il percorso in serbo per noi.)
Perchè io ero già licenziata, e non sono più rientrata, quando sono entrata in maternità obbligatoria ecco perchè dico che vorrei sapere se manterranno il mio di lavoro.
Che fino ad un anno di vita del bambino non mi possono licenziare, lo sapevo; ma... questa "regola" vale anche nel mio caso?
E' vero che i sindacati, in questo momento, sembra vogliano fare gli affari delle aziende, però... davvero, se non chiedo un consiglio a loro, non so a chi rivolgermi.

Egoisticamente, non sarei mai riuscita a lasciare Rebecca in Ospedale e rientrare al lavoro.
Non avrei avuto nè la testa, nè la giusta concentrazione.
Forse l'ho fatto per me, ma non sono riuscita ad allontarmi dalla Patologia.
Ho occupato finchè ho potuto la "stanza delle nutrici" nel reparto di Patologia Ostetrica, ma ero vicina a mia figlia.
In qualunque momento e per qualsiasi cosa io ero lì.
E' sciocco, lo so... Ma non ho pensato neanche per un momento al discorso lavoro, soprattutto perchè, come ho già detto, il mio contratto era terminato.
Comunque, domattina andrò all'INPS e sentirò un po' loro cosa mi dicono.
Stasera farò il calcolo delle settimane con l'aiuto di Giuseppe, il mio fantastico marito! :D

gabriella tolotti ha scritto:Mmmm Chiara, se sei assunta a tempo determinata, purtroppo la vedo grigia...
Già a tempo indeterminato, dopo una maternità, difficilmente rientri nella tua mansione, se sei a tempo determinato temo che purtroppo possano fare ciò che vogliono, al di là delle inutili promesse che ti avevano fatto.

Forse hai ragione, Gabriella, infatti non sono sicura di niente.
Il lavoro che svolgo, è più che altro di archiviazione e seguo un programma nuovo che sta andando a formarsi ora.
Per il momento, non hanno preso nessuno al mio posto. I miei due colleghi stanno facendo tutto da soli aspettando il mio rientro; però... mi sembrano ragionevoli e, spero, di riuscire a trovare una soluzione.

Vabbeh... vi farò sapere... la mia Pollicina reclama la mia presenza... Un bacione... e... GRAZIE DI ESSERCI!!!

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 16:44
da silvia73
Chiara, è proprio questo che mi pare strano, cioè che tu fossi licenziata, perchè ti ripeto, se ti manca anche solo un giorno di lavoro e scopri di essere incinta, NON puoi essere licenziata e DEVI per forza fare la maternità, maternità che ti paga la ditta.
Per questo ti dicevo che mi auguravo ti avesse pagato la ditta.....perchè so per certo che è così.....

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 16:59
da Chiara_78
silvia73 ha scritto:Chiara, è proprio questo che mi pare strano, cioè che tu fossi licenziata, perchè ti ripeto, se ti manca anche solo un giorno di lavoro e scopri di essere incinta, NON puoi essere licenziata e DEVI per forza fare la maternità, maternità che ti paga la ditta.
Per questo ti dicevo che mi auguravo ti avesse pagato la ditta.....perchè so per certo che è così.....

La ditta mi ha pagato la maternità fino alla scadenza del contratto, il 05/05/2010.
Da quel momento in poi, la mia maternità è stata pagata dall'INPS.

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 17:47
da 74dani
Chiara_78 ha scritto:
silvia73 ha scritto:Chiara, è proprio questo che mi pare strano, cioè che tu fossi licenziata, perchè ti ripeto, se ti manca anche solo un giorno di lavoro e scopri di essere incinta, NON puoi essere licenziata e DEVI per forza fare la maternità, maternità che ti paga la ditta.
Per questo ti dicevo che mi auguravo ti avesse pagato la ditta.....perchè so per certo che è così.....

La ditta mi ha pagato la maternità fino alla scadenza del contratto, il 05/05/2010.
Da quel momento in poi, la mia maternità è stata pagata dall'INPS.

ma se il tuo contratto è finito a maggio non credo debbano mantenere il posto

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 19:56
da vere
Si, se il contratto e' scaduto durante la maternita' non credo siano obbligati a rinnovarlo anche se il bambino non ha ancora compiuto l'anno .

Una curiosita'... (di cui io ho usufruito durante la gravidanza di Giacomo)

Eventuali dimissioni date durante la gravidanza (esempio anche se sei di una settimana e non lo sai ancora ) sono da considerarsi nulle e prive di effetto. Possono essere ritirate, basta una dichiarazione del ginecologo in cui attesta che la data dell'ultima mestruazione e' antecedente alla data delle dimissioni.
Fa parte della legge a tutela della maternita'. (Un tempo c'era l'uso di far firmare alle donne , insieme al contratto di assunzione una lettera di dimissioni senza data. La data veniva apposta non appena si scopriva che la lavoratrice era incinta. )

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 15 set 2010, 21:02
da Lu
Non l'hanno licenziata, le e' scaduto il contratto che e' una cosa diversa.
La maternita' l'ha pagata l'IMPS proprio perche'in Italia la maternita' obbligatoria e' molto tutelata.
Se hai gia' fatto i 5 mesi di obbligatoria (prima o dopo) non hai piu' diritto a un tratamento economico.
In assenza di contratto e' escluso che l'azienda si accolli la facoltativa (e ahime' potrebbe essere un motivo per la tua non assunzione, pensa che e' successo pure a me nel pubblico).
Se ti assumessero devi comunque dare 15 giorni di preavviso per usufruire dell'astensione facoltativa quindi in ogni caso dovresti riprendere servizio.

Re: Che amarezza...

MessaggioInviato: 16 set 2010, 22:07
da taniaf75
Ciao, rispondo al tuo post perchè la mia situazione è stata in un certo senso simile alla tua. Io sono stata assunta a tempo determinato solo per riscuotere la maternità, al momento dell'assunzione a tempo determinato di 2 mesi, ho lavorato solo 2 giorni e sono andata in maternità anticipata, alla scadenza del contratto ho fatto domanda di disoccupazione ordinaria che non mi è stata pagata fino a quando non ho terminato di riscuotere la maternità. Trattandosi di parto prematuro però hanno comunque considerato la data presunta del parto. In pratica io ho riscosso 2 mesi in più di maernità (ho partorito a 32 settimane) e 6 mesi di disoccupazione tutto pagato dall'Inps, ad esclusione dei 2 mesi in cui sosno stata assunta.
Spero di essere stata chiara
Un saluto

 


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