Marito commesso viaggiatore

[Jenny]

Ahahahah Dani

[federica]

Daniela, che ridere, sei troppo forte!!!!!!!!!

Vere, si, sono io la viaggiatrice di casa (perchè dovrebbero esserlo solo gli uomi?): qs settimana mercoledì e giovedì a Parigi, la prossima lunedì a Trieste (che per me vuol dire sveglia alle 4 del mattino e rientro alle 11 di sera), giovedì a Parigi (stessi orari dell'andata a Trieste) con rischio di dover partire per Parigi il mercoledì. E così tutte le settimane.. più o meno...
E Matteo è un chiaccherone pazzesco: a scuola sempre a dire "oggi mamma non c'è, è a..." e siccome si scorda dove vado, inventa, per le sue maestre sono per lavoro in Egitto quando sono a Budapest, sono a Parigi quando sono a Trieste e così via... troppo carino! Chissà loro cosa pensano?
Ma il sabato e la domenica sono sacri, quelli non lavoro mai!!!!!

[Alessandra]

Daniela, che ridere, sei troppo forte!!!!!!!!!

Vere, si, sono io la viaggiatrice di casa (perchè dovrebbero esserlo solo gli uomi?): qs settimana mercoledì e giovedì a Parigi, la prossima lunedì a Trieste

Fedeeeee, ma sei sempre a Trieste quando non ci sono io, uffi, ma prima o poi dobbiamo incontrarci

[Cinzia]

OK, dai, allora rubo il topic a Vere, e datemi il vostro parere...
(Fede e Lu sono già state adeguatamente stressate sull'argomento......)

In poche parole: ho il lavoro sicuro fino a giugno prossimo, dopo questa data potrei strappare un po' di soldi all'azienda e cercarmi un lavoro da sola. Probabilmente in zona lo potrei trovare di minore soddisfazione e guadagno.
Ho avuto ora una proposta: abbastanza di soddisfazione, di soldi non abbiamo ancora parlato perché prima devo rispondere alla domanda se accetto una trasferta media di due giorni a settimana.
Ricordo che: Sere ha 6 anni, Andrea lavora fuori Siena con orario 7,30-20, i suoceri sarebbero a disposizione.

Ho le tigri nello stomaco.
Che faccio??

P.S. (l'ho detto ieri a Sere, che mi ha detto: lavoro zero, fai come zia Baba (mia sorella... che fa la mamma )

[federica]

Cinzia, ma chiaro che se lo chiedi a Sere ti dice di non lavorare.... pure i miei me lo dicono (però io non glielo chiedo).
Non entrerei nella diatriba mamme a tempo pieno/mamme lavoratrici.
Per mia personalissima esperienza, in questi casi, i sacrifici più grossi li fa la mamma, "peserà" più a te che a Serena vederla un po' meno (che poi è una notte o due, insomma mica vai nella casa del Grande Fratello per 3 mesi senza uscire), i bambini si adattano meravigliosamente alle "abitudini" di casa. E mi pare di aver capito che i nonni sono dei "bravi nonni" che la riempiono di amore. Il fatto che Andrea stia fuori casa tante ore, per come sono io (un po' talebana su qs cose), è irrilevante, o meglio "non ha diritto di parola" (perchè lui si e tu no?), mi auguro solo che nel caso ti incoraggi.
La qualità del tempo che passi con Sere vale più della quantità.

Le domande (forse sciocche) sono:
- hai bisogno di lavorare per vivere (visto che la tua azienda si trasferisce, fra poco non hai molte alternative)? ...la prima e fondamentale domanda...
- desideri fare un lavoro che ti interessa o ti coinvolga e quello offerto è così?
- te la senti di vivere con il trolley sempre in giro per casa e su e giù da treni/aerei/macchine? per esperienza, è faticoso, anche se permette di non annoiarsi.

Non ultimo: puoi anche dire di si e poi, se non ti piace quel tipo di vita, cercarti un altro lavoro... cosa che comunque dovresti fare fra pochi mesi, no?

forse ho un approccio un po' "egoista" su questi temi, ma se deciderai di accettare, secondo me Sere non ne risentirà (oh si, qualche capriccio in più all'inizio...). E' una decisione tua per prima cosa, se è nelle tue corde.

BAci

[Alessandra]

La qualità del tempo che passi con Sere vale più della quantità.

Fede questa è una grande verità!

[mirtilla]

Sono d'accordo con Federica. Io personalmente non potrei permettermi di non lavorare, quindi quello sarebbe un grosso ostacolo all'essere casalinga. Hai trovato solo questa alternativa all'attuale? I suoceri abitano vicino? Cioè possono prendere la bimba a scuola, portarla da qualche amichetto....etc?

[vere]

Anche io d'accordo con Federica.
Io proverei, dici che la proposta e' di soddisfazione e poi una trasferta media di due giorni a settimana non e' la fine del mondo. (qualche volta sara' solo una, qualche volta 3 , ma secondo me si puo' fare). Inoltre i tuoi suoceri sono un valido appoggio.
Peggio e' se ci rinunci e te ne penti. Questo si che rovinerebbe l'armonia in famiglia.
Non credo che Serena voglia una mamma arrabbiata .
Poi , se si lavora si sta comunque fuori , non e' qualche ora in piu' alla fine che fa la differenza.

Baci,

[Cinzia]

Le domande sono:
- hai bisogno di lavorare per vivere (visto che la tua azienda si trasferisce, fra poco non hai molte alternative)? ...la prima e fondamentale domanda...

Sì, per i soldi e per il mio equilibrio

- desideri fare un lavoro che ti interessa o ti coinvolga e quello offerto è così?

Sì, ma sappiamo anche che ai colloqui sembrano tutti belli ed interessanti...

- te la senti di vivere con il trolley sempre in giro per casa e su e giù da treni/aerei/macchine? per esperienza, è faticoso, anche se permette di non annoiarsi.

Non ultimo: puoi anche dire di si e poi, se non ti piace quel tipo di vita, cercarti un altro lavoro... cosa che comunque dovresti fare fra pochi mesi, no?

Questa è la parte un po' più complicata da spiegare: dato che la mia azienda paga chi ci prende, se da qui a giugno venissero fuori altre possibilità ovviamente io ne sarei già fuori (perché per me avrebbero già pagato...)

Per la cronaca: Andrea non vuole influenzarmi, ma a suo parere farei meglio ad accettare ed ovviamente quello che dice Sere rimane una simpatica battuta.....
Ma voi continuate, eh
Grazie, smack!

[federica]

Cinzia, Andrea si conferma qualla brava persona che mi era parsa le due volte che l'ho visto

Per capire, la tua azienda paga te se te ne vai o paga l'azienda dove vai tu (oddio che giro di parole)? Non so se questo può "complicare" un tuo eventuale ulteriore cambio di lavoro... ma qualche tuo collega è già uscito, ha influito questa cosa?

E' vero che al colloquio sembrano tutti interessanti i lavori, anche se a dire il vero a me tanti sono parsi subito delle mezze sole... diciamo che almeno questo più o meno lo si capisce. Ma com'è l'azienda che ti ha chiamato? è una grande azienda, la conosci, conosci qualcuno che ci lavora, puoi "raccogliere" informazioni?

io sono in generale terrorizzata dal restare senza lavoro, fondamentalmente perchè mi serve per vivere ... forse sono anche influenzata da questo... tutti i mesi arriva la rata del mutuo... arggggggg

vedrai che prenderai la decisione migliore per te!

[Alessandra]

io sono in generale terrorizzata dal restare senza lavoro, fondamentalmente perchè mi serve per vivere ... forse sono anche influenzata da questo... tutti i mesi arriva la rata del mutuo... arggggggg

Se ti capisco, noi ancora 5 anni E poi ovviamente lavorerò lo stesso, perchè ne ho bisogno economicamente e perchè mi sento bene così, so di non essere tagliata per fare la casalinga a tempo pieno

[Lorenza]

Ho già parlato delle mie decisioni difficili del passato--io lavoro anche lontano e per 3 giorni alla settimana parto da casa prima che Davide si svegli e in quei giorni io la mattina non ci sono, punto: lo gestiscono Bunny e le nonne. Parto all'alba, mi sciroppo tanti chilometri ma sto in un ambiente sereno e faccio il lavoro che mi piace e quando torno a casa sono ancora la Lorenza; potevo anche lavorare vicino a casa con un lavoro "sicuro" che però non mi piaceva, ma poi fuori dal lavoro non sarei stata una persona, ma "un'ameba" senza più neuroni connessi....e forse con il tempo avrei maledetto la sveglia che suona alla mattina.
Concordo con Federica che i bambini si abituano--quando al mattino non ci sono Davide non fa storie, ci sentiamo, poi al pomeriggio lo vado a prendere e sto con lui e al momento questa routine mi va bene.
Non è semplice cara, ti capisco...ma considera tutto, anche come ti senti tu, davvero una persona/mamma/moglie stressata dal lavoro non è bene per nessuno
Un bacione!!