Salve Dottore,
le racconto la mia storia prima di rivolgerle alcune domande cercando di essere più brave possibile.
Ho 31 anni e nel Settembre 2006 ho subito un intervento di metroplastica per via isteroscopica per correggere il mio utero che era completamente setto.
Agosto 2007 ho subito un raschiamento causa aborto spontaneo alla 7a sett.
Ad Ottobre 2007 affronto una nuova gravidanza questa volta gemellare con due sacche distinte. All'8a sett. durante l'ecografia solo uno dei due embrioni presentava battito cardiaco.
Alla 12a settimana l'unico embrione non presentava problemi ma il collo dell'utero si era accorciato di 1cm e 1/2 senza avvertire particolari fastidi. Alla 19a sett. il gine mi ha prescritto la vasosuprina in quanto il collo dell'utero si era accorciato drasticamente mettendomi a riposo (dalla 16a sett. avvertivo contrarre la pancia). Alla 21+5 settimane durante la morfologica è stato riscontrato l'annullamento totale del collo uterino con prolasso del sacchetto in vagina....ricovero immediato e riposo totale a letto.
Alla 23+5 dopo numerose flebo di vasosuprina e trattocile ho partorito un bimbo di 640g (Damiano -la storia che mio marito ha scritto su questo forum) ...vorrei sottolineare il fatto che ho avuto contrazioni fin dal primo giorno di gestazione e che il mio gine mi ha sempre sconsigliato il cerchiaggio in quanto rischiavo di danneggiare le membrane uterine.
La mie domande sono:
- L'accorciamento del collo dell'utero può essere un problema genetico? Se si, esiste una diagnosi per prevenire l'acorciamento con eventuale cura?
La ringrazio.
Isabella