Gentile Dottore,
le racconto bremente la mia storia.
Nel Gennaio 2009 partorisco alla 24 sett con taglio cesareo, purtroppo il bimbo dopo 45 giorni ci lascia. Probabile causa mai accertata incontinenza cervicale. Mi hanno praticato un taglio credo si dica "longitudinale" sull'utero, ovvero, mi hanno spiegato, non è il consueto taglio ma è uno più "lungo" per tutelare il bambino.
Nell'Aprile 2010 partorisco alla 35 settimana (iniziate le doglie spontaneamente), dopo un cerchiaggio preventivo alla 15 settimana, Christian che dopo 3 settimane di Ospedale torna a casa e cresce meravigliosamente.
Il medico che mi ha operato ci ha consigliato di non cercare più bambini in quanto sostiene che il mio utero a seguito dei due cesarei è diventato poco elastico per la presenza della particolare cicatrice presente su di esso.Quindi rischierei un nuovo parto pretermine o peggio la rottura dell'utero.
Quando mi ha operata ha trovato la precedente cicatrice in fase di apertura, l'ha paragonata a una smagliatura di una calza. Questo probabilmente dovuto alle contrazioni sopravvenute.
La mia domanda è questa: non ci sono speranze che facendo passare un periodo di tempo piuttosto ampio (3/4 anni) la situazione cambi e che la cicatrice diventi più "forte"? Parlo da totale inesperta: non ci sono farmaci che aumentino la resistenza dell'utero in questi casi? Ritiene che non abbia alcuna speranza di dare un fratellino o una sorellina al mio piccolino?
La ringrazio!
Cordialmente.