Ciao a tutti, sono Monica, 39 anni (compiuti ad ottobre).
La mia storia è un po' triste ma anche piena di speranza. Scusate se sarà un po' lunga.
A novembre 2005, ero alla prima gravidanza, vengo sottoposta ad un cesareo di urgenza per preeclampsia: pressione alle stelle, proteinuria, piastrine in discesa, ero quasi in blocco renale. Nasce la piccola Gaia, 24/25 settimane 460 grammi. Forte e con tanta voglia di vivere. Dopo 2 mesi di incubatrice (in cui è stata sempre intubata) vola via a causa di una brutta sepsi da candida. Non vi racconto qui tutto il dolore e la disperazione provati (e che, a volte, riemergono ancora), sono andata avanti solo grazie all'amore di mio marito e ad uno splendido sito che riunisce altre mamme di angeli.
Dopo qualche mese, dopo una serie di analisi dalle quali non emerge assolutamente nulla a parte una mutazione in eterozigosi del fattore MTHFR, riprovo a rimanere nuovamente incinta. Acchiappo subito la cicogna. Sono seguita da uno dei migliori ginecologi italiani specialisti in preeclampsia (tra l'altro lo stesso di laura74 ) e da un cardiologo. Purtroppo la preeclampsia (accompagnata dal solito IUGR) ritorna, ma questa volta arrivo alla 32° settimana. E nasce Emanuele di 1, 322 kg.
Alla nascita piange e marca subito il territorio (facendo pipì sull'ostetrica), ma non è autonomo nel respirare (nonostante il bentelan), gli viene somministrato il surfattante e per qualche gg porta le nasocannule (verso le quali mostra subito una profonda antipatia e se le toglie di continuo). Tutto sembra procedere per il meglio, viene portato in subTin, iniziamo la marsupio...deve solo crescere...quand'ecco che comincia con frequenti e brutte apnee (che mi tolgono 20 anni di vita), all'inizio si pensa alle apnee del prematuro, poi la sentenza: sepsi da candida (come la sorellina ), viene riportato in TIN ed intubato. Immaginate come il mondo mi sia crollato addosso, ma il primario non si lascia scoraggiare: prende lui in mano la situazione, lo sottopone ad una lunga cura di antifungino e si mantiene assolutamente ottimista...e così Emanuele migliora e si riprende...ma impiega un po' ad accettare il biberon e a rinunciare alla parenterale...a 2 mesi esatti dal parto, il giorno della mia dpp veniamo dimessi, con diagnosi di ernia inguinale (piccolissima), ernia ombellicale (adesso sparita) e soprattutto stenosi dell'arteria polmonare (per la quale siamo seguiti da un cardiologo del bambin gesù e che allo stato attuale non richiede nessun intervento, essendo addirittura migliorata).
Un abbraccio a tutte
Monica