Ciao, sono Silvia, 39 anni a dicembre, sono giornalista, lavoro a Roma. A febbraio 2006 la sorpresa: sono incinta e sono due! Fino all'amniocentesi tutto ok. POi durante l'esame scopro che i due bambini soffrono di trasfusione feto-fetale, uno cresce poco, l'altro troppo. Devo affrontare un'operazione a Milano se voglio salvarli. L'intervento riesce bene, i due gemellini si stabilizzano ma alla morfologica vengo a sapere che uno dei due non ce l'ha fatta, si trattava di Giorgio. Ad un successivo controllo scopro di avere contrazioni e di perdere il liquido amniotico. Entro in ospedale alla 26esima settimana, dopo due giorni di ricovero mi si rompe la sacca. Riccardo, il gemellino sopravvissuto, rimane senza liquido per 5 giorni. A 27 settimane precise il taglio cesareo, Riccardo pesa 915 grammi ma ha la forza di piangere alla nascita! Da lì 78 giorni di paura, tensione, momenti drammatici. Ma anche speranza e tanta voglia di vivere. A chi mi dice che ho avuto grande coraggio riispondo sempre: io non ho fatto niente, è Riccardo che ha fatto tutto da solo, davvero degno del suo nome che vuol dire: guerriero valoroso. Ho scritto la sua storia su www.soldodicacio.com
Anche io mi sento migliore, quest'esperienza mi ha insegnato ad apprezzare davvero la vita e a vedere le cose in un altro modo. E mi ha fatto conoscere gente meravigliosa, gli amici - perche' tali sono - di questo forum.