Mattia ed Emanuele: i miei piccoli guerrieri
Inviato: 28 nov 2011, 16:37
La storia di Mattia ed Emanuele inizia nel marzo del 2011 quando dopo sei mesi di tentativi mamma Sara e papà Davide scoprono finalmente che c'è un cucciolo in arrivo!
Ma i timori e le difficoltà non si fanno attendere troppo: a circa due mesi di gravidanza delle prime perdite di sangue ci fanno temere il peggio, corsa in pronto soccorso ma sembra non ci siano complicazioni. Scopriamo però che i cuccioli in arrivo sono due!!! Gravidanza bicoriale biamniotica: due fratellini nella stessa pancia
Ci tranquillizziamo e iniziamo ad adattarci all'idea di due bimbi in arrivo.
Raggiungiamo il traguardo delle 12 settimane, i fatidici tre mesi, ma proprio allo scoccare di quel giorno ho delle abbondanti perdite di liquido rosato. Altra corsa in pronto soccorso: per il medico è tutto ok ma io sento che c'è qualcosa che non va.
Quattro giorni dopo ho l'ecografia per la traslucenza nucale e scopriamo che uno dei nostri due bimbi è completamente senza liquido amniotico.
Il giorno seguente vengo ricoverata e messa sotto cura antibiotica per scongiurare il pericolo di infezioni che oltre a causare l'aborto possono danneggiare anche me e il mio utero.
Sono giorni terribili, ci viene detto che il feto senza liquido di lì a poco cesserà di vivere ma che l'altro potrebbe andare avanti e concludere la gravidanza sempre che non ci sia effettivamente un'infezione che faccia finire tutto.
Vengo quindi mandata a casa dopo una decina di giorni con gli antibiotici per proseguire la cura e con la raccomandazione di misurarmi la febbre ogni poche ore e di correre al pronto soccorso nel caso questa aumenti.
Giorni terribili, angoscianti, lì ad attendere che tutto finisca da un momento all'altro.
Ma invece tutto prosegue. Il cuoricino del nostro piccolo continua a battere e il fratellino non sembra risentirne.
La febbre non sale e la PCR (indicatore di infezione nel sangue) sembra restare a bada.
Da lì inizio un calvario di ecografie ed esami del sangue ogni quattro giorni, di visite specialistiche che ci preannunciano il peggio. Visto che il cuoricino del nostro guerriero continua a battere i medici ci dicono che molto probabilmente raggiungerà il termine della gravidanza ma che senza liquido amniotico i suoi polmoni non possono formarsi e che quindi alla nascita non sarà in grado di respirare. Ci dicono di pensare solo al fratellino e di ragionare solo in funzione sua. Ma come si fa??? Non si può...
Noi continuiamo a pregare che entrambi possano farcela anche se nessuno ci dà alcuna speranza.
Nel frattempo le perdite di liquido amniotico si riducono fortemente e nelle ecografie si vede un po' di liquido formarsi nel sacco che non ne ha quasi più. Entrambi i bimbi crescono bene e non c'è ritardo di crescita.
A 28 settimane ricomincio ad avere forti perdite di liquido amniotico.
Da Pordenone vengo trasferita d'urgenza a Udine dove sono più attrezzati per una eventuale nascita pretermine.
E' il 13 settembre: a 29+4 settimane i miei piccoli vengono fatti nascere con taglio cesareo.
Emanuele, che era senza liquido amniotico dal terzo mese di gravidanza, respira da solo fin dal primo minuto, ha dei polmoni perfetti e lo sento piangere. Pesa 1 kg e 90 g. Mattia, il fratellino, aveva il liquido amniotico tinto di meconio, ed ha avuto difficoltà respiratorie alla nascita. E' stato intubato per 24 ore ma poi anche lui ce l'ha fatta da solo. Alla nascita pesava 1 kg e 290 g.
L'altroieri era il 26 novembre, il giorno in cui sarebbero dovuti nascere e invece da più di due mesi sono qui con noi.
Siamo a casa dal 17 novembre, la giornata internazionale del prematuro fra l'altro
I due mesi di TIN sono stati duri, è stato faticoso sia psicologicamente che fisicamente avere i nostri piccoli lontani, a un'ora di macchina da casa. Ma a Udine abbiamo trovato delle persone splendide e soprattutto competenti, dalle infermiere, ai medici, ai fisioterapisti. Tutti si sono presi estrema cura dei nostri due cuccioli che ora sono a casa con noi.
Fortunatamente nei due mesi di TIN non ci sono stati intoppi, Mattia ed Emanuele sono andati sempre migliorando e non hanno mai arretrato.
L'unico segno visibile dell'oligoamnios (scarsità di liquido amniotico) di Emanuele è un piedino torto che stiamo curando con dei gessetti (metodo Ponseti) e che è ormai quasi tornato a posto del tutto.
Ora Mattia ha superato il traguardo dei 3kg mentre Emanuele si attesta a quasi 2 kg e 700 g.
Sappiamo che la strada di qui in avanti comunque sarà difficile, mercoledì abbiamo il primo di una serie infinita di controlli che accompagneranno i prossimi anni dei nostri cuccioli.
Ma sono due e sono con noi, tutto il resto lo affronteremo coraggiosamente in quattro.
Se c'è una cosa che ci hanno insegnato Mattia ed Emanuele è l'attaccamento alla vita. La voglia di lottare, di farcela, anche quando nessuno dava loro delle chance. Ed è quello che continueremo a fare, con il sorriso tutti e quattro assieme.
Un abbraccio a tutte le mamme, i papà e i loro mini cuccioli.
Sara
Ma i timori e le difficoltà non si fanno attendere troppo: a circa due mesi di gravidanza delle prime perdite di sangue ci fanno temere il peggio, corsa in pronto soccorso ma sembra non ci siano complicazioni. Scopriamo però che i cuccioli in arrivo sono due!!! Gravidanza bicoriale biamniotica: due fratellini nella stessa pancia
Ci tranquillizziamo e iniziamo ad adattarci all'idea di due bimbi in arrivo.
Raggiungiamo il traguardo delle 12 settimane, i fatidici tre mesi, ma proprio allo scoccare di quel giorno ho delle abbondanti perdite di liquido rosato. Altra corsa in pronto soccorso: per il medico è tutto ok ma io sento che c'è qualcosa che non va.
Quattro giorni dopo ho l'ecografia per la traslucenza nucale e scopriamo che uno dei nostri due bimbi è completamente senza liquido amniotico.
Il giorno seguente vengo ricoverata e messa sotto cura antibiotica per scongiurare il pericolo di infezioni che oltre a causare l'aborto possono danneggiare anche me e il mio utero.
Sono giorni terribili, ci viene detto che il feto senza liquido di lì a poco cesserà di vivere ma che l'altro potrebbe andare avanti e concludere la gravidanza sempre che non ci sia effettivamente un'infezione che faccia finire tutto.
Vengo quindi mandata a casa dopo una decina di giorni con gli antibiotici per proseguire la cura e con la raccomandazione di misurarmi la febbre ogni poche ore e di correre al pronto soccorso nel caso questa aumenti.
Giorni terribili, angoscianti, lì ad attendere che tutto finisca da un momento all'altro.
Ma invece tutto prosegue. Il cuoricino del nostro piccolo continua a battere e il fratellino non sembra risentirne.
La febbre non sale e la PCR (indicatore di infezione nel sangue) sembra restare a bada.
Da lì inizio un calvario di ecografie ed esami del sangue ogni quattro giorni, di visite specialistiche che ci preannunciano il peggio. Visto che il cuoricino del nostro guerriero continua a battere i medici ci dicono che molto probabilmente raggiungerà il termine della gravidanza ma che senza liquido amniotico i suoi polmoni non possono formarsi e che quindi alla nascita non sarà in grado di respirare. Ci dicono di pensare solo al fratellino e di ragionare solo in funzione sua. Ma come si fa??? Non si può...
Noi continuiamo a pregare che entrambi possano farcela anche se nessuno ci dà alcuna speranza.
Nel frattempo le perdite di liquido amniotico si riducono fortemente e nelle ecografie si vede un po' di liquido formarsi nel sacco che non ne ha quasi più. Entrambi i bimbi crescono bene e non c'è ritardo di crescita.
A 28 settimane ricomincio ad avere forti perdite di liquido amniotico.
Da Pordenone vengo trasferita d'urgenza a Udine dove sono più attrezzati per una eventuale nascita pretermine.
E' il 13 settembre: a 29+4 settimane i miei piccoli vengono fatti nascere con taglio cesareo.
Emanuele, che era senza liquido amniotico dal terzo mese di gravidanza, respira da solo fin dal primo minuto, ha dei polmoni perfetti e lo sento piangere. Pesa 1 kg e 90 g. Mattia, il fratellino, aveva il liquido amniotico tinto di meconio, ed ha avuto difficoltà respiratorie alla nascita. E' stato intubato per 24 ore ma poi anche lui ce l'ha fatta da solo. Alla nascita pesava 1 kg e 290 g.
L'altroieri era il 26 novembre, il giorno in cui sarebbero dovuti nascere e invece da più di due mesi sono qui con noi.
Siamo a casa dal 17 novembre, la giornata internazionale del prematuro fra l'altro
I due mesi di TIN sono stati duri, è stato faticoso sia psicologicamente che fisicamente avere i nostri piccoli lontani, a un'ora di macchina da casa. Ma a Udine abbiamo trovato delle persone splendide e soprattutto competenti, dalle infermiere, ai medici, ai fisioterapisti. Tutti si sono presi estrema cura dei nostri due cuccioli che ora sono a casa con noi.
Fortunatamente nei due mesi di TIN non ci sono stati intoppi, Mattia ed Emanuele sono andati sempre migliorando e non hanno mai arretrato.
L'unico segno visibile dell'oligoamnios (scarsità di liquido amniotico) di Emanuele è un piedino torto che stiamo curando con dei gessetti (metodo Ponseti) e che è ormai quasi tornato a posto del tutto.
Ora Mattia ha superato il traguardo dei 3kg mentre Emanuele si attesta a quasi 2 kg e 700 g.
Sappiamo che la strada di qui in avanti comunque sarà difficile, mercoledì abbiamo il primo di una serie infinita di controlli che accompagneranno i prossimi anni dei nostri cuccioli.
Ma sono due e sono con noi, tutto il resto lo affronteremo coraggiosamente in quattro.
Se c'è una cosa che ci hanno insegnato Mattia ed Emanuele è l'attaccamento alla vita. La voglia di lottare, di farcela, anche quando nessuno dava loro delle chance. Ed è quello che continueremo a fare, con il sorriso tutti e quattro assieme.
Un abbraccio a tutte le mamme, i papà e i loro mini cuccioli.
Sara