Ciao, sono alla ricerca di esperienze simili alla mia per confronto.
Ho partorito a gennaio una pizzetta di 35+2 settimane. So che non è una grave prematurità. Peso 1,995kg per 43cm di lunghezza. Una settimana in tin (di cui due giorni in incubatrice e il resto nella culletta termica) e poi a casa. Oggi è una pizzetta di 10 mesi, 9,2kg x 71cm. Sono un po' in ansia perché non gattona, striscia a modo suo e non s'aggrappa spessissimo. Ma so anche che è questione di tempo, cerco di rimanere serena anche se ho un terrore.
Premettendo che non ho mai fatto visite di controllo in ospedale (ha respirato subito da solo, appena nato ha avuto solo un po' di ittero e niente più) e che seguo normali visite di routine come i nati a termine, mi chiedo se un'operazione di miomectomia che ho fatto durante il terzo mese di gravidanza possa aver in qualche modo influenzato, turbato, colpito, traumatizzato il feto.
L'operazione è stata obbligata. Avevo un mioma esterno all'utero che mi spingeva sulla vescica, mi provocava dolore e difficoltà ad urinare. Ho avuto il classico taglio cesareo e il chirurgo (che aveva dato poche speranze alla sopravvivenza della mia pizzetta) mi ha raccontato di aver visto vicinissimo il feto che si muoveva come un matto. Risparmio dettagli post operatori perché sono solo di dolori, contrazioni, cicatrice richiusa, parete sottile dell'utero, stop di crescita intorno alla 33/34settimana, secondo taglio cesareo dopo 5 mesi per tirare fuori il mio pupo.
Cerco qualcuno che abbia avuto la mia stessa esperienza e che possa dirmi se un'operazione del genere abbia potuto, possa o potrà influire sullo sviluppo del mio ragazzo. Grazie.