Gabrielino frettoloso...

[Claudia81]

Agosto 2010 scopro di essere incinta, siamo tutti stupiti, era solo da un mese che cercavamo di avere un altro cucciolo! Ma dopo pochi giorni ho delle perdite di sangue, vado al pronto soccorso e sento battere il suo cuoricino...ero felicissima pensavo davvero di averlo perso! Sto a riposo per una settimana come consigliatomi dal dottore. Fino a novembre tutto procede abbastanza bene, il ginecologo mi dice che ho la placenta previa e che quindi dovrò fare un cesareo un paio di settimane prima della data presunta...siamo un po' spaventati ma anche fiduciosi...a Novembre nuove perdite e ricovero di una settimana. Mi mettono a riposo, dicendomi che posso camminare e trascorrere una vita normale ma senza affaticarmi, e così faccio (anche se con un altro cucciolo di solo 1 anno e mezzo non è facile).A dicembre per le vacanze natalizie decidiamo di andare in liguria dove abbiamo una casa così a Samuel passerà quella tosse che non se ne vuole andare...trascorrono giornate tranquille e serene...il 3 gennaio stiamo per ripartire, vado in bagno a fare pipì e trovo sangue sugli slip, telefono al mio gien a MIlano che mi dice assolutamente di non mettermi in viaggio e di andare al pronto soccorso più vicino. Mi visitano e il cucciolo sta bene sempre quella maledetta placenta, decidono di dimettermi con la promessa che non mi sarei messa in viaggio ma sarei tornata a farmi visitare dopo un paio di giorni, ma mentre aspetto il foglio di dimissioni una nuova perdita e così mi ricoverano sotto osservazione in una stanzetta...la mattinata trascorre tranquilla, nel primo pomeriggio il mio compagno và a procurarmi qualche camicia da notte e l'occorrente per l'ospedale. Alle 16.30 il panico, credo di aver rotto le acuq, sento qualcosa che mi scorre nelle gambe, è sangue, ho un'emorragia, telefono subito al mio compagno che arriva immediatamente. E lì il panico, dicono che se nl'emoraggia non si ferma devono farlo nascere subito ma loro non sono attrezzati per bimbi così prematuri (ero all'ospedale di Sanremo), ci sono tante, troppe persone in quella stanza, l'anestesista, il neonatologo, ginecologi, il primario, infermiere...poi l'emoraggia si ferma e così ci spiegano che sperano di potermi trasferire al Gaslini di Genova per permettere a Gabriel di avere fin da subito le cure necessarie ma prima devono aspettare almeno 48 ore senza che io abbia emorragie...trascorre il pomeriggio e la serata, all'1.00 convinco Matteo, il mio compagno, ad andare a casa riposare. Riesco a dormire, sono stremata,alle 6.00 entra l'infermiera per chiedermi come stavo, le dico che sto benissimo...ma subito ecco una nuova emorragia, più abbondante della prima...non si può aspettare, devono farlo nascere...arriva Matteo e piangiamo insieme, siamo terrorizzati. Mi portano in sala parto, epidurale e dopo pochi istanti sento una vocina che piange, è lui, il mio monellino! Mi dicono che ha un bel colorito e piange, buon segno, pesa 1,300kg non poco per le mie 28 settimane di gravidanza. Poi inizia l'interminabile attesa, devono arrivare a prenderlo dal Gaslini e trasportarlo, la parte più difficile, il trasporto. Alle 11.30 arriva l'equipe, prima di partire me lo fanno vedere, riesco a scorgere una piccola testina che sbuca dalla bambagia in cui è avvolto, un visino stupendo...è mio figlio, fino a qualche ora prima cresceva dentro di me e ora siamo lontani..Telefoniamo, il trasporto è andato bene ma ovviamente non dicono nulla di più. Il pomeriggio Matteo và a Genova a trovarlo e mi porta una foto di Gabrielino ...è bello, infinitamente bello! I medici dicono che potranno dire qualcosa dopo le 48 ore, io nel frattempo continuo a telefonare per chiedere se ci sono cambiamenti. Il giorno successivo io mi alzo e cammino il più possibile per poter essere dimessa e trasferita al Gaslini, inizio a tirarmi il colostro che il papà porta al suo cucciolo. Il giorno successivo finalmente mi ricoverano al Gaslini e posso vederlo. L’impatto con la terapia intensiva (che lì si chiama CNR ossia centro neonati a rischio) è terribile, mi blocco all’ingresso, non so se ce la faccio ma devo andare dal mio cucciolo, è piccolo più piccolo da quello che sembrava in foto e anche più bello…e da lì inizia la nostra avventura, la terapia intensiva diventerà la mia seconda casa per i successivi 80 giorni… io mi sono trasferita a Genova dalle suore e tornavo a casa dal mio bimbo più “grande” per il week end… per fortuna Gabri non ha avuto grandi complicazioni, qualche problemuccio ma che ha superato piuttosto bene, il dotto di Botallo si è chiuso con l’aiuto dei farmici, qualche problema con la ritenzione dei liquidi, è stato intubato solo per 7 ore e poi con la c-pap per circa due mesi, spesso desaturava e noi con lui per lo spavento…il 23 marzo siamo tornati a casa con saturi metro ed ossigeno da utilizzare all’occorrenza. Ha avuto altri tre ricoveri qui a Milano dovuti ad episodi di desaturazione e brachicardia e una volta per un focolaio ma ora stà bene anche se si ha sempre paura ad essere felici…ad oggi pesa 7,500kg e insieme al suo fratellino sono la mia ragione di vita.