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L'angolino in cui poter esprimere la propria gioia e condividere con gli altri la felicita' per un evento.
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da Daniela il 3 giu 2008, 18:16
Immagino che sia difficile anche da spiegare , quando aspettavo Sophia vedevo l'evento "nascita" sotto un'aurea positiva, come dirti, immaginavo che la nascita della mia bimba potesse per incanto eliminare il dolore che avevo vissuto. Sophia doveva essere la mia rinascita. Ed invece quei cinquantacinque giorni di Tin , sono stati il mio inferno , il mio personalissimo inferno. E da li , nessuno, se non lei , mi avrebbe mai piu' tirato fuori......
Ti ringrazio per la tua voglia di condividere con noi un'esperianza cosi' personale.
Daniela , Sophia Lucia 30 settimane 1120g ed Eleonora Clara 36 settimane 1800g
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da federica il 3 giu 2008, 23:32
ciao Elsabella, la penso come Sandra.
Per me è andata così:
- mio marito non avrebbe mai preso il congedo, credo che manco gli abbia sfiorato il pensiero;
- come te, una volta a casa, è scoppiato il bubbone;
- ho avuto la fortuna di restare incinta, per entrambi i miei figli, con facilità;i durante l'orrida gravidanza di MAtilde, non accettavo, cioè proprio non capivo che a volte gravidanza vuol dire malattia (con tutti i suoi devastanti effetti), perchè con Matteo ero stata benissimo;
- come te, le altre mamme mi sembravano dei fenomeni, io mi sentivo un'inetta totale;
- ho avuto un'altra grande fortuna: i miei figli hanno sempre dormito (ovvio che mangiavano di notte, ma notti intere svegli mai);
- avevo la tata (per motivi pratici: no nonni disponibili, lavoro a tempo pieno, due figli con 2 anni di differenza).
Insomma, ognuno ha le sue fortune e le sue sfortune....
Io ero al contrario una candidata perfetta a non cadere in depressione... e invece... ho camminato sul bordo.
Come ho fatto io:
- mia mamma mi ha portato dal medico, dicendo che se la testa si ammala bisogna curarla (come è lei mi ha detto: sei fuori di testa, e la tua testa è il tuo bene più prezioso);
- mi sono curata;
- sono stata aiutata:- dai nonni, per quel che potevano hanno dato l'anima, -dalla tata, che ha accudito Matteo con amore e dedizione;- dal marito, che strano ma vero, non mi ha compatito per il mio momento di sbandamento;
- ho ripreso a lavorare abbastanza presto, che per me ha voluto dire riprendere la normalità, riacciuffare una vita normale... e per una volta su questo non sono stata criticata in famiglia, ma pienamente appoggiata e aiutata.
Ognuno ha adottato le strategie che avevaa disposizione e che meglio si adattavano.
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da noelia75 il 4 giu 2008, 10:20
io credo che ognuno di noi viva le proprie esperienze negative davvero come una montagna da scalare..l'ansia e la sopportazione non si misura sul confronto con gli altrui guai o problemi,
ognuno vive e incorpora i propri come se fossero i peggiori!
Perchè cercare sempre di fare confronti?
Ognuno ha le sue esperienze dolorose...piccole o grandi che siano.Il confronto può servire (almeno serve a me!!) x capire che esistono davvero realtà complicate e dure, con cui bisogna imparare a convivere e che non si risolvono... e che mi fanno sentire fortunata, questo si.
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da Cinzia il 4 giu 2008, 12:04
noelia75 ha scritto:io credo che ognuno di noi viva le proprie esperienze negative davvero come una montagna da scalare..l'ansia e la sopportazione non si misura sul confronto con gli altrui guai o problemi, ognuno vive e incorpora i propri come se fossero i peggiori! Perchè cercare sempre di fare confronti? Ognuno ha le sue esperienze dolorose...piccole o grandi che siano.Il confronto può servire (almeno serve a me!!) x capire che esistono davvero realtà complicate e dure, con cui bisogna imparare a convivere e che non si risolvono... e che mi fanno sentire fortunata, questo si.
Noelia, grazie delle belle parole che hai scritto. Le sento molto vicine al mio modo di pensare e di essere, ma non sarei stata capace di descriverle così bene!
Cinzia mamma di Serena, nata il 02/10/2002 a 26w, 970g
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da sandra il 4 giu 2008, 12:06
noelia75 ha scritto:io credo che ognuno di noi viva le proprie esperienze negative davvero come una montagna da scalare..l'ansia e la sopportazione non si misura sul confronto con gli altrui guai o problemi, ognuno vive e incorpora i propri come se fossero i peggiori! Perchè cercare sempre di fare confronti? Ognuno ha le sue esperienze dolorose...piccole o grandi che siano.Il confronto può servire (almeno serve a me!!) x capire che esistono davvero realtà complicate e dure, con cui bisogna imparare a convivere e che non si risolvono... e che mi fanno sentire fortunata, questo si.
Ti quoto in pieno. Un abbraccio
Mamma di Tommaso, 32 sett 1650 gr. 29/06/2002
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da GIANGI il 4 giu 2008, 12:32
quotando appieno Noelia.....anzi scusa se ci sentiamo + poco ....
dico ank'io la mia xè elsa ha aperto un bel post che secondo me sarà un bel moemnto di riflessione per chi ci è passato da poco ma anke x chi lo ha vissuto anni fa... l'aiuto x noi mamme coraggiose serve e tanto ma a me ha tolto anke tanto .... per me è stot quasi impossibile non farmi aiutare con due bisogna chiedere e poi con due piccoli bisogna farlo ancora di più però adesso.....a volte sento di non essere io a decidere ....mi sembra di non saper prendere le decisioni più giuste per loro.....il tempo per me...questo rbato un pò al lavoro....boh nn so forse sono ancora in piena MAMYblues...
Silvia Mamma di Jacopo 34 +0 2130 gr 03/08 e Mattia 34 +0 1630 gr 03/08/07
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da giammy1998 il 5 giu 2008, 15:04
Allora, da ex depressa dico anche io la mia...
A mio parere i toni accesi in risposta al tuo post possono venire solo dal fatto che una depressione è sempre qualcosa- anche quando la si è superata- di molto doloroso. Non è solo un momento in cui il fisico crolla, crolla soprattutto la testa. E quando crolla, crollano anche le certezze, specialmente se fino ad allora ti eri sempre sentita forte, capace di affrontare qualsiasi cosa. Io reagivo così a chi mi dava- in assoluta buona fede- dei consigli: iperreagivo. E probabilmente iperreagirei anche adesso se qualcuno mi dovesse dare consigli in proposito: perchè comunque vivo quell'esperienza ancora con dolore (anche se davvero mi è servita). Iperreagisco perchè mi pare che il voler proporre soluzioni sminuisca quello che ho passato, la difficoltà che ci ho messo nell'elaborarlo, il tempo che ci ho messo nell'accettarlo.
La mia depressione non è arrivata subito dopo il rientro a casa di Giammy. E' arrivata 4 anni dopo. Ma di certo la nascita traumatica di mio figlio e i meccanismi che avevo messo in atto per negarmi il dolore che sentivo-lavoro, sempre più lavoro, sempre più a testa bassa in tutto fino a schiantare- nascono da li.
Io accetto i tuoi consigli, anche se raccontano solo la tua storia. Dimostrano che comunque si può reagire e si può trovare aiuto. Questa è la cosa più importante.
Un abbraccio
Barbara
p.s. voi come avreste reagito se qualcuno vi avesse consigliato di ascoltare musica new age per farvi passare la depressione come è successo a me
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da nicoletta il 5 giu 2008, 15:07
giammy1998 ha scritto:p.s. voi come avreste reagito se qualcuno vi avesse consigliato di ascoltare musica new age per farvi passare la depressione come è successo a me
Adesso ti direi che lo avrei strozzato.... allora forse avrei provato anche quella.....
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da Sofia2007 il 5 giu 2008, 16:26
Quoto anche io Noelia, ognuno ha le sue esperienze che reputa dolorose e trova le proprie soluzioni o cerca aiuto per trovarle.
Ci sono passata anche io e se ci ripenso adesso, io stessa non capisco cosa mi abbia preso in quel periodo, ma le cose vanno giudicate nel loro contesto.
PS: se mi avvessero chiesto di ascoltare musica new age in quel periodo penso che anche io avrei dato una rispostaccia
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da Alessandra il 5 giu 2008, 18:41
giammy1998 ha scritto:Allora, da ex depressa dico anche io la mia... A mio parere i toni accesi in risposta al tuo post possono venire solo dal fatto che una depressione è sempre qualcosa- anche quando la si è superata- di molto doloroso. Non è solo un momento in cui il fisico crolla, crolla soprattutto la testa. E quando crolla, crollano anche le certezze, specialmente se fino ad allora ti eri sempre sentita forte, capace di affrontare qualsiasi cosa. Io reagivo così a chi mi dava- in assoluta buona fede- dei consigli: iperreagivo. E probabilmente iperreagirei anche adesso se qualcuno mi dovesse dare consigli in proposito: perchè comunque vivo quell'esperienza ancora con dolore (anche se davvero mi è servita). Iperreagisco perchè mi pare che il voler proporre soluzioni sminuisca quello che ho passato, la difficoltà che ci ho messo nell'elaborarlo, il tempo che ci ho messo nell'accettarlo. La mia depressione non è arrivata subito dopo il rientro a casa di Giammy. E' arrivata 4 anni dopo. Ma di certo la nascita traumatica di mio figlio e i meccanismi che avevo messo in atto per negarmi il dolore che sentivo-lavoro, sempre più lavoro, sempre più a testa bassa in tutto fino a schiantare- nascono da li. Io accetto i tuoi consigli, anche se raccontano solo la tua storia. Dimostrano che comunque si può reagire e si può trovare aiuto. Questa è la cosa più importante. Un abbraccio Barbara p.s. voi come avreste reagito se qualcuno vi avesse consigliato di ascoltare musica new age per farvi passare la depressione come è successo a me
Grazie Barbara.
Per il resto ho mandato a quel paese un sacco di persone e i loro consigli della domenica...
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da elsabella il 5 giu 2008, 19:10
Sofia2007 ha scritto: se mi avvessero chiesto di ascoltare musica new age in quel periodo penso che anche io avrei dato una rispostaccia
eh si, bisognerebbe aprire un altro topic solo per commentare i "consigli" delle persone nelle situazioni post partum. tutti ma proprio tutti si sentono di darti il loro rimedio, ma anche persone che non hanno avuto figli...
e tanti lo fanno pure in buona fede, perchè ti vedono proprio stravolta. ma ti fa "girare" lo stesso, perchè tu sei lì che dici : sto affogando, sto affogando, sto affogando, e tutti lì a guardare il pupetto e a dire a chi assomiglia o non assomiglia.
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da federica il 6 giu 2008, 20:00
Barbara, mi ritrovo molto in quello che hai scritto.... io non penso di essere stata depressa (nel senso più terribile del termine), ma ho solo camminato sul bordo e, prima di scivolare, sono stata aiutata. Dico che non sono stata depressa, ho solo camminato sul bordo, perchè persone che amo moltissimo soffrono di depressione e la via d'uscita è molto più faticosa e dolorosa di quello che ho passato io... Penso che molte di noi sono camminate su quel bordo, qualcuna è scivolata, altre non hanno avuto sbandamenti....
Raccontare come quali stratagemmi qualcuna di noi ha usato per non scivolare (attenzione, non per uscire dall'acqua!), è un momento di condivisione...
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da turchese il 7 giu 2008, 7:14
mah io non ho neanche la possibilità di pensare alla depressione!!!! Debbo solo andare avanti, Eppure coi casini che ho................................ vi sentivate anche voi così? La depressione viene dopo la tin? Sono io che sto vivendo da incosciente? NOn so......... so solo che non posso neache pensare alla depressione ma debbo andare avanti per i miei due piccolini, la mia situazione l'avrete letta e adesso viene a casa una bimba e l'altro reta in ospedale!!!!
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da solestellato il 8 giu 2008, 16:31
turchese ha scritto:mah io non ho neanche la possibilità di pensare alla depressione!!!! Debbo solo andare avanti, Eppure coi casini che ho................................ vi sentivate anche voi così? La depressione viene dopo la tin? Sono io che sto vivendo da incosciente? NOn so......... so solo che non posso neache pensare alla depressione ma debbo andare avanti per i miei due piccolini, la mia situazione l'avrete letta e adesso viene a casa una bimba e l'altro reta in ospedale!!!!
capisco benissimo cosa vuoi dire..... non è mica detto che ti debba venire per forza la depressione.
E' vero che dopo essere tornati a casa il ritornare ad una "pseudo-normalità", il non correre tutto il giorno dall'ospedale a casa....ti può far sbalestrare ma stai tranquilla....cerca di goderti al meglio i tuoi bimbi e in bocca al lupo per tutto
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da giammy1998 il 8 giu 2008, 22:06
federica ha scritto:Barbara, mi ritrovo molto in quello che hai scritto.... io non penso di essere stata depressa (nel senso più terribile del termine), ma ho solo camminato sul bordo e, prima di scivolare, sono stata aiutata. Dico che non sono stata depressa, ho solo camminato sul bordo, perchè persone che amo moltissimo soffrono di depressione e la via d'uscita è molto più faticosa e dolorosa di quello che ho passato io......
Fede, io ho trovato l'aiuto dalle persone più impensate, e purtroppo quasi nessuno da chi mi stava vicino. Per lungo tempo ho preferito negare anche questo dolore - oltre al capire che nn era una vergogna soffrire di stati ansioso-depressivi-
Capirlo-soprattutto accettarlo- è stato fondamentale per incominciare ad uscirne. Riconoscerlo è stato altrettanto importante, come l'imparare a "leggermi" dentro per non rischiare di macerarmi in un dolore sterile. Mi costa ammetterlo, ma forse stare male mi è servito. Nn a crescere, ma ad accettarmi di più, anche a capire che non sono invulnerabile.
Barbara, mamma di Fede nato a termine il 18/12/95 kg3,620 e di Giammy nato il 13/3/98 a 30sett+5 kg. 1,720
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