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come ho dribblato la depressione postpartum

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come ho dribblato la depressione postpartum

Messaggioda elsabella il 2 giu 2008, 15:53

non so se le mie strategie serviranno a qualcuno..cmq le racconto.
io ero la candidata n.1 per una bella depressione postpartum. non solo una semplice baby blue, cioè lo scoraggiamento che prende le mamme dopo la nascita. no, proprio la vera depressione.
dopo anni che cercavamo un figlio, stressatissimi con esami e controesami, arriva il verdetto: impossibile concepire, pensate all'adozione. nuovi stress: che facciamo? adozione, procreazione assistita,in italia, all'estero, etc. posso dare ampiamente consulenza in materia. :wink:
il miracolo è successo. sono rimasta incinta naturalmente con la consapevolezza che sarebbe stata la mia UNICA chance.gravidanza terrificante, 7 mesi a letto assistita 24 ore al giorno. in queste condizioni sono arrivata alla prematurità di mia figlia. è iniziato il calvario della TIN.
quando è stata dimessa è arrivato il crollo psico-fisico. perchè quando la tensione si allenta, è il momento in cui la stanchezza ti arriva addosso come una valanga ed è come se ti paralizzasse, non sei più in grado di fare nulla. ero pronta ad iniziare un blando antidepressivo, il samir, mi era stato già prescritto.era come camminare lungo il bordo di un baratro, ero sicura di non essere in grado di occuparmi di mia figlia che aveva bisogno di tante cure, e io ero assolutamente inadeguata. non arrivavo a questa figlia con le forze delle altre mamme, ma con anni di stress, problemi, gravidanza terribile,prematurità.
cosa mi ha aiutato?
1.mio marito mi è stato a fianco in maniera eccezionale: fregandosene di cosa dicevano in ufficio, ha preso ben 2 mesi di congedo dal lavoro ed è stato con me ogni istante.
2. la psicologa del gruppo parto, i colloqui con lei erano benedetti, spazi miei in cui non dovevo avere sempre tutto sotto controllo!
3. il gruppo post-parto, dove non conoscevo nessuno, ma in cui c'erano altre mamme che venivano da pma, e con bimbi ospedalizzati. due ore in cui ci dicevamo quanto eravamo stanche, frustrate, incapaci, e alla fine ci facevamo forza l'un l'altra.
4. poichè non c'erano nonne, io e mio marito abbiamo trovato un'organizzazione per riposarci in maniera efficace: la notte lui dormiva in un'altra stanza, io stavo con la bimba che si svegliava anche ogni ora. ma alle 7, puntuale come un orologio, veniva a prenderla lui e se ne occupava per tutta la mattina e io dormivo anche fino alle 13. ma dormivo davvero. all'inizio è stato difficile delegare, volevo sapere ogni istante cosa faceva e se stava bene. poi ho imparato a rilassarmi. e vi dico che affronti la notte con grande serenità se sai che l'indomani puoi dormire finchè ti pare.
5. quando lui è tornato al lavoro, è arrivata una tata, dalle 7.30 alle 13. io mi alzo con calma, mi dedico un pochino a me, e poi con la tata la portiamo in giro, giochiamo, chiaccheriamo. e la presenza di un'altra persona mi aiuta tanto, mi fa compagnia quando mio marito è al lavoro.
6. i supporti informativi sono stati importantissimi: questo forum una vera benedizione, anche se non scrivevo nulla, leggevo tanto e mi ha aiutato enormemente. e poi mi ha aiutato la lettura del libro "il linguaggio segreto dei neonati".
alla fine ho dribblato la depressione. le sono passata vicino, molto molto vicino, e forse ci ho messo anche la punta del piede. ma senza rendermene conto sono riuscita a uscirne.
scusate il papiro.
Ultima modifica di elsabella il 5 giu 2008, 18:44, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda silvia73 il 2 giu 2008, 23:59

Beata te!

Io quando è nato Daniele avevo a casa un altro figlio con i suoi impegni e le sue esigenze, mi sparavo 200 km per andare in Tin, e sono rientrata a lavorare per 4 mesi in attesa delle sue dimissioni per tenermi cara la maternità per quando sarebbe tornato a casa!

E poi a casa....niente tata, notti insonni come tutti e due bambini da seguire di giorno da sola.....e il rientro al lavoro....

Beata te!
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Messaggioda vale il 3 giu 2008, 7:47

Beata te davvero!

a) Devi avere un marito.
b) Deve avere un lavoro che gli permetta di prendersi due mesi a casa
c) Devi poterti permettere una tata
d) Non devi avere altri figli
e) Non devi lavorare in proprio
f) Beh, possibilmente tuo figlio non deve stare in TIN 4 mesi

sennò ........... ehehehehhe.

Un abbraccio
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Messaggioda cheti il 3 giu 2008, 10:02

metti che finisci in ospedale mollando su due piedi dei lavori molto molto importanti... dove dei tizi hanno investito molti molti soldi...

altro che antidepressivi blandi... potenti li ho presi! e dritta al lavoro!
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Messaggioda cheti il 3 giu 2008, 10:15

e comunque son contenta per te! :P :wink:
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Messaggioda elsabella il 3 giu 2008, 11:00

...beh, questo è quello che sono riuscita a escogitare io per salvarmi la pellaccia... :wink:
altre mamme in altre condizioni escogiteranno altri sistemi....
si accettano cmq suggerimenti sulle varie strategie, non si sa mai nel futuro.... :wink:
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Messaggioda sandra il 3 giu 2008, 13:14

Ciao Elsabella,
mi dissocio dai toni che sono stati utilizzati da chi mi ha preceduto e francamente non ne capisco la motivazione ... come se l'aver avuto la fortuna di avere un marito che si è preso due mesi di congedo o il potersi permettere una tata fosse una cosa da recriminare...

Sono contenta per te che tu sia stata in grado di gestire l'arrivo della tua cucciola con l'aiuto di tuo marito, di una tata e di tutti coloro che ti sono stati vicini. E mi fa molto piacere che tuo marito si sia preso, a discapito dell'ufficio e di quanto ne abbiano detto probabilmente i colleghi, il congedo parentale. Quando è nato Tommaso, mio marito non ne ha potuto usufruire perché rientrava da un anno in Kazakistan e riprendeva a lavorare in ufficio a Milano... :cry:

Essendo passata anche io per la PMA, so quanto sia frustrante il sentirsi dire che "non sarà possibile concepire un figlio tuo" e capisco perfettamente il tuo stato d'animo ed il non avere avuto una gravidanza serena, soprattutto con la "quasi consapevolezza" che non avresti potuto, forse, avere un secondo bimbo. Fortunatamente spesso la scienza di sbaglia: non sei l'unica persona infatti che conosco che sia poi rimasta incinta con estrema sorpresa degli stessi medici :) Felicemente ti dico che ormai non mi bastano nemmeno più due mani!!!

Io ho avuto una tata che seguisse Tommy solo quando ho ripreso a lavorare, ma prima ogni tanto mi dava una mano mia mamma. Lasciavo Tommy da lei 2 pomeriggi per 3 ore e io andavo a dormire. Il non dormire è una cosa che mi ha davvero logorato per tanto, tantissimo tempo.

Ti ringrazio per aver voluto condividere con noi la tua esperienza

Un abbraccio

Sandra
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Messaggioda cheti il 3 giu 2008, 13:29

sandra ha scritto:Ciao Elsabella,
mi dissocio dai toni che sono stati utilizzati da chi mi ha preceduto e francamente non ne capisco la motivazione ... come se l'aver avuto la fortuna di avere un marito che si è preso due mesi di congedo o il potersi permettere una tata fosse una cosa da recriminare...


Elsabella.. Sandra mi ha fatto venire il dubbio che tu possa aver preso a male quanto ho scritto....
ripeto io son contenta per te...
nel nostro caso sia io che mio marito siamo liberi professionisti... insomma è stato un disastro dal quale ancora dobbiamo riprenderci...
sì insomma... forse da questo punto di vista occorrerebbe maggior tutela per chi lavora in proprio...
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Messaggioda elsabella il 3 giu 2008, 13:51

cheti ha scritto: Elsabella.. Sandra mi ha fatto venire il dubbio che tu possa aver preso a male quanto ho scritto.......


si, i toni delle risposte che ho ricevuto forse potevano sembrare un tantino "accesi", ma non li ho presi male perchè ho capito che erano molto sinceri, cioè proprio di cuore, come dire: "ok, tu sei riuscita a uscire da una situazione difficile ma avevi già delle condizioni di partenza abbastanza vantaggiose". e questo mi ha fatto riflettere...
tuttavia, è chiaro che ognuno elabora soluzioni in base ai propri problemi, non ai problemi degli altri. per me è una grande conquista aver trovato queste soluzioni e ho voluto metterle a disposizione di altre mamme. ci sono donne che non riescono a pensare nemmeno queste e affogano dentro situazioni che invece HANNO vie d'uscita.
per questo ho detto alle altre mamme: mettete a disposizione anche le vostre soluzioni, tanto più se vi sono servite per condizioni ben più complicate delle mie, tipo niente marito, niente tata, lavori autonomi.
:mrgreen:
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Messaggioda elsabella il 3 giu 2008, 14:04

anche perchè, una cosa che accresce moltissimo la disperazione quando sei in post partum è sentirsi dire o pensare che ci sono mamme che ce l'hanno fatta in condizioni ben più difficili delle tue.
mia mamma -santa donna con il tatto di un elefante- mi diceva: ma perchè ti disperi? e allora cosa dovrebbero dire le donne che hanno tanti figli e nessuno che le aiuti?
sapere che non riuscivo a fare cose che tutte le donne del mondo sono riuscite a fare con tranquillità e in mezzo a mille difficoltà mi faceva sentire ancora più fallita, frustrata. e mi paralizzava sempre di più.
i colloqui con la psicologa e il gruppo post parto mi hanno aiutato a riconoscere che anche le mie erano difficoltà "vere" e per me non meno "vere" di quelle delle altre, visto che mi stavano portando dentro un baratro di depressione.
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Messaggioda luna il 3 giu 2008, 14:08

hai fatto le scelte giuste se erano quelle di cui avevi bisogno...e grazie di aver condiviso questa esperienza con noi!
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Messaggioda vale il 3 giu 2008, 14:46

elsabella ha scritto:anche perchè, una cosa che accresce moltissimo la disperazione quando sei in post partum è sentirsi dire o pensare che ci sono mamme che ce l'hanno fatta in condizioni ben più difficili delle tue.
mia mamma -santa donna con il tatto di un elefante- mi diceva: ma perchè ti disperi? e allora cosa dovrebbero dire le donne che hanno tanti figli e nessuno che le aiuti?
sapere che non riuscivo a fare cose che tutte le donne del mondo sono riuscite a fare con tranquillità e in mezzo a mille difficoltà mi faceva sentire ancora più fallita, frustrata. e mi paralizzava sempre di più.
.


Eh beh, hai ragione. Sono contenta che tu abbia capito che non era un attacco personale. Anzi, magari c'era anche una punta di gelosia nella mia risposta. Poi ti ho riletto. E ho capito che tu il post l'avevi scritto per cercare di aiutare le altre mamme, non per dire: brava io eheheheh.

Un abbraccio
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Messaggioda nicoletta il 3 giu 2008, 14:46

Come ti capisco!
Io non finiro' mai di dire grazie a mio marito e alle nostre famiglie per l'aiuto che mi hanno dato.

Ma anche la Matteo Terapia e' stata vitale. Vedere un bimbo cosi piccolo lottare con tanta forza e energia mi ha dato la spinta emotiva a non lasciarmi andare.

Portarlo a casa e' stato stupendo e terribile allo stesso momento, avevo paura di non farcela ma dopo i primi giorni tutto si e' risolto.

Io l'unico consiglio che mi sento di dare e' di sfogarsi liberamente e di piangere se si sente il bisogno di farlo. Non e' debolezza ma solo una liberazione. Io non ricordo di aver mai pianto tanto come in quei due mesi e mezzo di opsedale pero' ringrazio di averlo fatto.

Ciao a tutte!
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Messaggioda lu&denise il 3 giu 2008, 15:50

anche a me la"mazzata"è arrivata quando l'ho portata a casa...purtroppo però non avevo nessuno che mi aiutava...nemmeno il marito vicino...
è stata dura...un'altro filgio che nn dormiva,una bimba prematura,un marito sempre più distante...nessun aiuto...è stata proprio dura...ma piano piano alla fine se ne esce....anche se ogni tanto qualche piccola crisi c'è....

sei stata fortunata ad avere attorno a te persone che hanno saputo aiutarti,e felice x te che ne sei uscita ...anzi....che non ci sei cascata
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Messaggioda cheti il 3 giu 2008, 18:05

elsabella ha scritto:si, i toni delle risposte che ho ricevuto forse potevano sembrare un tantino "accesi", .


io sono saltata sù per un vecchio rancore nei confronti del mio lavoro, che amo e che permette di gestire bene un figlio nel senso che posso ad esempio portarlo in piscina il martedì pomeriggio e recuperare il lavoro arretrato il sabato mattina ... però non consente di chiudere con lui del tutto per un lungo periodo come i tre mesi di degenza ospedaliera... insomma ho ancora dei problemini con il lavoro dovuti a quel periodo di totale chiusura che mi mettono ansia... quindi quando sento parlare di congedo lavorativo salto sù... chiamala sana invidia :wink:

ah, "il linguaggio segreto dei neonati" l'ho letto pure io, carino vero?
Ultima modifica di cheti il 3 giu 2008, 18:21, modificato 1 volta in totale.
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