Colloquio insegnanti e visita ortottica

[Daniela-Andrea]

Bravissimo Franz!
Io credo sempre che le maestre siano sempre prevenute in casi come il tuo / i nostri ... ed ogni volta che vedono tutto solo sotto gli occhi del prematuro!
per cui ... se hai avuto l'aprovazione delle maestre vuol proprio dire che Franz è favoloso!!!!!
Tra l'altro io credo che ... se cerca il rapporto con gli adulti, invece dei piccoli come lui ... magari lo fa solo perchè ... lui è più intelligente di un bimbo della sue età ... che ne dici???

[Alessandra]

Tra l'altro io credo che ... se cerca il rapporto con gli adulti, invece dei piccoli come lui ... magari lo fa solo perchè ... lui è più intelligente di un bimbo della sue età ... che ne dici???

Eh eh, che sia sveglio non c'è dubbio! Il mio pensiero è che tragga maggiore soddisfazione Ho pensato spesso che a scuola si annoiava, si dimostra interessato ora che fanno tutte le attività legate all'introduzione/passaggio scuola primaria.

[Daniela-Andrea]

eh eh ... verrai che verrà fuori come un drago alle elementari!

[sandra]

Cara Ale
ne abbiamo fatta di strada insieme io e te

Davvero tanta strada, i nostri cuccioli erano veramente piccoli e adesso compiranno il grande passo scuola dell'infanzia/primaria!
Noi abbiamo scelto una scuola che ha solo il tempo pieno da lunedì a venerdì, così sabato è a casa con noi. Ci piaceva molto perchè il programma si svolge durante tutto l'orario, inframmezzato da altre attività di laboratorio.

Anche Tommy sarà a casa il sabato perché farà le 27 ore! Meno male... così gite settimanali in montagna!!!

[solestellato]

Che belle notizie Ale....devi proprio essere orgogliosa di Franz!
Che emozione a settembre in I elementare...bravo il nostro ometto

[Lorenza]

Che bella notizia Alessandra!!! E che soddisfazione dopo tutta la fatica che avete fatto, complimenti!!!!!!!

[livia albano]

Bravissimo Franz!

[Cinzia]

Yuppee, grande Franz.
Si comincia a respirare, eh Ale?
Per lo meno fin a settembre.... Mamma mia, anche io non ci voglio pensare........

[Alessandra]

Per lo meno fin a settembre.... Mamma mia, anche io non ci voglio pensare........

Cerco di essere positiva visto che per ora Franz dimostra un grande entusiasmo!

Ho trovato il brano che cercavo sulla solitudine, è tratto da A piccoli passi, di Silvia Vegetti Finzi e Anna Maria Battistin, Oscar Saggi Mondadori.

(...) All'asilo, se a un bambino piace starsene ogni tanto da solo, isolandosi dal gruppo, c'è il rischio che scatti subito l'allarme: "Se ne sta troppo per conto suo", "E' troppo solo", "E' timido"... E ci si da un gran da fare per farlo "socializzare". Ma è davvero un problema del bambino, o una preoccupazione eccessiva degli adulti? E fino a che punto è giusto forzare la sua indole o etichettarlo magari come "poco socievole"?
Oggi si dà una tale enfasi al "bisogno di socializzare" del bambino che si rischia davvero di trasformarlo in un problema, anche quando non lo è affatto. A volte basta che qualcuno non partecipi a tutti i giochi, e preferisca ogni tanto mettersi in disparte, a sfogliare un libro oppure a giocare da solo con le costruzioni, un puzzle, o qualsiasi altra cosa, perchè le insegnanti lo giudichino "poco socievole", e informino i genitori di questi suoi "strani" comportamenti. Si dimentica così che ci sono bambini che, pur non avendo alcuna difficoltà a stare con gli altri e a fare amicizia, hanno bisogno di ritagliarsi degli spazi di solitudine, fra un'immersione e l'altra nei giochi di gruppo e nei riti sociali.
Di solito si tratta di bambini sensibili e ricchi di immaginazione, ai quali piace ogni tanto fare una pausa: uscire dal gruppo e crearsi una propria nicchia, ritirandosi in un angolino lontano dal chiasso e dalla confusione, per inseguire le proprie fantasie e i propri sogni, magari con un giocattolo portato da casa... Finito il break sono pronti a tornare di nuovo con gli altri, ricaricati di nuove energie e spesso anche di nuove idee, da condividere con i compagni. Inutile quindi preoccuparsi, se ogni tanto un bambino resta da solo.
Il vero problema è che troppo spesso gli adulti hanno paura della solitudine: come se ci fosse qualcosa di pericoloso nello stare con se stessi a riflettere, a pensare, a immaginare. Chissà quali "mostri" potrebbero uscirne... Di riflesso, anche il bambino isolato "fa paura": si è molto più tranquilli, se sta con gli altri. E allora ci si chiede: "Perchè non socializza? Che problemi ha? Che cosa gli passa per la testa, quando è solo?". In questo modo, invece di favorire i momenti di "ritiro" creando nell'asilo spazi adatti, si accentua l'ingiunzione a "socializzare" forzando il bambino a stare con gli altri anche quando non ne ha voglia.
Definire "poco socievole", "un po' strano", "timido" chi non "fugge la solitudine", spesso è davvero un grossolano errore di valutazione che rischia di riflettersi in modo negativo sul bambino: come avviene ogni volta che, invece di lasciarlo liberamente esprimere la sua indole, gli si affibbia un'etichetta che riflette non tanto una reale difficoltà del bambino, quanto la nostra incapacità di accettarlo così com'è, senza imporgli i nostri modelli e i nostri schemi. (...)

[Silvia]

carissima Alessandra sono contenta che vada meglio..Francamente mi sembra esagerata l'idea dei colloqui alla materna..Mi sembra che si esageri un po'...ma sono bambini no????
Logico che i nostri sono prematuri e quindi ogni cosa ci spaventa e ovviamente spaventa quelli esterni a noi..immagino gli insegnanti....

Cmq Franz e' bello ed intelligente..PRRRRRRRRRRRR

[livia albano]

Sai Alessandra giorni fà anche a me hanno detto che ogni tanto Thomas se ne stà un pò in disparte e diventa un pochino serio, poi magari riprende a giocare con tutti gli altri, ma non hanno dato tanto peso alla cosa,perché hanno detto che potrebbero essere solo alcuni momenti di nostalgia di casa!

[Alessandra]

Sai Alessandra giorni fà anche a me hanno detto che ogni tanto Thomas se ne stà un pò in disparte e diventa un pochino serio, poi magari riprende a giocare con tutti gli altri, ma non hanno dato tanto peso alla cosa,perché hanno detto che potrebbero essere solo alcuni momenti di nostalgia di casa!

Vedi che ci sono anche delle insegnanti comprensive

[cheti]

Ho trovato il brano che cercavo sulla solitudine, è tratto da A piccoli passi, di Silvia Vegetti Finzi e Anna Maria Battistin, Oscar Saggi Mondadori.

Ho pure io questo libro... devo decidermi a leggerlo...

e comunque io da bambina ero fra i bimbi che hanno bisogno di solitudine di tanto in tanto. Mi rifugiavo in alto, sul ramo di un vecchio ed enorme cedro.

[Alessandra]

e comunque io da bambina ero fra i bimbi che hanno bisogno di solitudine di tanto in tanto. Mi rifugiavo in alto, sul ramo di un vecchio ed enorme cedro.

Da bambina vivevo in campagna e soprattutto d'estate vedevo pochissimo altri bambini perchè abitavamo un po' isolati. Giocavo con mia sorella ma passavo anche ore ed ore da sola, in giro per prati o per il bosco, ad inventarmi avventure fantastiche e storie tutte mie. Oppure leggevo e disegnavo. La voglia di isolarsi di Franz non l'ho mai vista strana, anzi, il fatto di saper stare bene con se stessi è positivo. Di solito mi basta un buon libro per passare un intero pomeriggio senza provare un briciolo di noia, ma se sono pensierosa nemmeno leggo, approfitto per immergermi con calma nei miei pensieri. Spesso ho proprio bisogno di un paio di ore di solitudine e silenzio per fare un paio di conti con me stessa

[Cinzia]

Secondo me l'importante è lo stato d'animo del bambino. Voglio dire, se sta bene anche da solo, o gioca volentieri anche da solo, ma è sereno, perché deve essere per forza un problema? Ovvio che non ci deve essere un problema di socializzazione, ma da qui a dire che ci sono problemi se un bambino ogni tanto sta per conto suo.... e che diamine....

(Si capisce che sono un po' interessata, dato che anche io sono come Ale e Cheti.... , che Andrea è ancora peggio e che Serena è come noi?)