Trasporto interospedaliero...verso il centro TIN

[Letizia03]

Buongiorno,
come studentessa di Design del prodotto industriale, sto affrontando un progetto di tesi di laurea triennale relativo al trasporto dei neonati prematuri. Nello specifico, il mio prodotto intende coadiuvare l'operazione del trasferimento da una centro di I, II livello a un centro hub, dotato del reparto di terapia intensiva: si tratta di casi in cui la prematurità risulta grave, e implica la presenza di complicazioni che attivano immediatamente il servizio di trasporto STEN.
In particolare, in varie regioni il viaggio viene effettuato sia in ambulanza che in elicottero.
Ho raccolto le testimonianze di medici e infermieri, riferibili perlopiù a informazioni tecniche inerenti la stabilizzazione e il monitoraggio del neonato all'interno dell'incubatrice da trasporto, ma non sono riuscita a contattare genitori coinvolti in questo genere di situazioni.
Vi chiedo per favore, se avete vissuto simili esperienze, di raccontarle, o semplicemente dire ciò che sentite. Magari stati d'animo, emozioni relative al distacco dal proprio piccolo, impressioni, immagini o ricordi vividi.
Spero che possiate aiutarmi, in modo da poter migliorare il mio progetto alle luce delle vostre testimonianze.
Grazie davvero per la disponibilità.

[silvia73]

Non to posso aiutare, mi spiace. Il mio bimbo è nato in una città diversa dalla nostra residenza, ma il trasporto è avvenuto ancora in utero, anche se in estrema urgenza. In bocca al lupo per la tesi!

[Lu]

La mia bimba è stata trasferita da un ospedale a un altro per affrontare l'operazione per la ROP. Aveva un mese e mezzo quindii le sue condizioni erano già stabili ma era ancora in incubatrice per cui l'hanno trasportata con quella portatile. Mi ero emozionata pensando al primo viaggio della sua vita ma non nutrivo paure particolari (se non per l'esito dell'operazione)

[Fran73]

Ciao!
anche io non ti posso aiutare, non ci siamo mai spostati di ospedale.
Ma perche' non ci racconti di piu' del tuo progetto?

Fran

[Letizia03]

Ho cercato di ideare un sistema di contenimento per il neonato all'interno dell'incubatrice: l'idea è nata quando uno dei medici operanti presso l'ospedale di Lecco ci ha mostrato delle foto e, tra queste, mi ha colpito un'immagine relativa al trasporto in elicottero. All'interno dell'incubatrice, un piccolo nato prematuramente era wrappato e assicurato al materassino di base mediante delle fasce di gommapiuma gialla, sistema forse valido, ma l'ho trovato precario e poco rassicurante: ho pensato che se una mamma avesse visto il proprio figlio in quelle circostanze, avrebbe desiderato di meglio. Così dopo diversi mesi ho sviluppato una culla di contenimento, in sostanza una sorta di guscio protettivo contenente un morbido materassino a memoria di forma, con un'ampia fascia protettiva in soffice spugna di cotone. Le dimensioni del prodotto ne consentono l'inserimento direttamente dallo sportello dell'incubatrice, in modo da agevolare le operazioni condotte dallo staff medico. In effetti so che il trasporto d'emergenza non è un evento frequente, ma è comunque critico e snervante per tutti gli utenti coinvolti, quindi mi piacerebbe davvero riuscire a renderlo più agevole, anche per quanto riguarda il profilo emotivo.
Vi ringrazio per l'interesse che mi state dedicando..!

[StefyFra]

Ciao
Ti posso raccontare la mia esperienza: mia figlia è nata di 34 settimane ( quindi non una grande prematura) in un centro di I livello ed è stata trasportata in un centro di III livello mediante STEN a quattro ore di vita. Io le sono stata vicini per tutta la fase preparatoria per il viaggio che è durata quasi un'ora. Per me l' esperienza più traumatica è stata il doverla intubare per fortuna i medici mi hanno permesso di starle vicino tutto il tempo. Lei aveva un distress respiratorio lieve ma mi hanno spiegato che per il trasporto era troppo rischioso spostarla senza intubarla perché in caso di crisi respiratoria sarebbe stato difficile intervenire in viaggio. Era in una specie di culletta imbottita con tutti i sensori e i tubicini per le terapie all'interno di un'incubatrice piu piccola di quelle dell'ospedale, ma sinceramente non era legata con delle cinghie particolari. L' hanno trasportata per circa 80 km in ambulanza, ma io l' ho vista solo partire dal reparto,io ero ancora ricoverata e non hanno lasciato che mio marito partisse con lei. Spero di poterti essere utile non ho però una fotografia, per me è stato traumatico dopo il parto prematuro dovermi nuovamente separare da mia figlia, ma i medici che ci hanno seguito per lo spostamento sono stati molto professionali e umani e l' ho affidata a loro per il trasporto sicura che anche dal lato umano fosse in buone mani...

[Letizia03]

Ciao
Ti posso raccontare la mia esperienza: mia figlia è nata di 34 settimane ( quindi non una grande prematura) in un centro di I livello ed è stata trasportata in un centro di III livello mediante STEN a quattro ore di vita. Io le sono stata vicini per tutta la fase preparatoria per il viaggio che è durata quasi un'ora. Per me l' esperienza più traumatica è stata il doverla intubare per fortuna i medici mi hanno permesso di starle vicino tutto il tempo. Lei aveva un distress respiratorio lieve ma mi hanno spiegato che per il trasporto era troppo rischioso spostarla senza intubarla perché in caso di crisi respiratoria sarebbe stato difficile intervenire in viaggio. Era in una specie di culletta imbottita con tutti i sensori e i tubicini per le terapie all'interno di un'incubatrice piu piccola di quelle dell'ospedale, ma sinceramente non era legata con delle cinghie particolari. L' hanno trasportata per circa 80 km in ambulanza, ma io l' ho vista solo partire dal reparto,io ero ancora ricoverata e non hanno lasciato che mio marito partisse con lei. Spero di poterti essere utile non ho però una fotografia, per me è stato traumatico dopo il parto prematuro dovermi nuovamente separare da mia figlia, ma i medici che ci hanno seguito per lo spostamento sono stati molto professionali e umani e l' ho affidata a loro per il trasporto sicura che anche dal lato umano fosse in buone mani...

Grazie per la preziosa testimonianza, è davvero interessante analizzare l'esperienza attraverso l'ottica materna. Comunque posso dire che l'infermiera con cui ho parlato è stata gentile e professionale, e mi ha assicurato che solo staff davvero competente, con formazione specifica ed esperienza nel settore, viene selezionato per il viaggio. Anche perché ogni intervento è un caso unico e toccante: conciliare l'aspetto emotivo e umano con la lucidità e la freddezza necessarie deve essere difficilissimo, ogni volta.

[Lu]

Dimentico sempre che io di prematuri ne ho tre. In effetti pure Giovanni è stato trasferito da un ospedale all'altro (e pure in elicottero). Io viaggiavo con lui e devo dire che non è stato assicurato in modo particolare infatti si muoveva abbastanza all'interno dell'incubatrice.

[Letizia03]

Dimentico sempre che io di prematuri ne ho tre. In effetti pure Giovanni è stato trasferito da un ospedale all'altro (e pure in elicottero). Io viaggiavo con lui e devo dire che non è stato assicurato in modo particolare infatti si muoveva abbastanza all'interno dell'incubatrice.

Ma quindi le hanno consentito di salire a bordo dell'elicottero, e di seguire suo figlio in tutto il percorso? Sapevo che per precauzione non fanno salire i genitori sul mezzo di trasporto, ma suppongo che vi sia una correlazione con la gravità e le circostanze del caso

[silvia73]

Molto bello il tuo progetto, brava Letizia! Quando riuscirai a concretizzarlo?

A proposito di trasporto mi viene in mente che il personale che mi trasportava d'urgenza dalla mia città ad un'altra per il cesareo (erano tre, il ginecologo, l'ostretrica e il rianimatore) avevano avuto l'ordine tassativo dal primario, prima di partire, che se gli eventi fossero precipitati - avevo gravissima preeclampsia ed hellp sindrome - avrebbero dovuto procedere al parto in ambulanza....
Ho scoperto questa cosa soltanto a distanza di qualche anno, quando, durante un controllo ginecologico, l'ostetrica mi ha riconosciuta e mi ha raccontato tutto, dicendomi che quello era stato il viaggio più lungo e terribile della loro carriera! Di fatto sono stati eccezionali, mi hanno tranquillizzata e supportata a dovere!

[Letizia03]

Molto bello il tuo progetto, brava Letizia! Quando riuscirai a concretizzarlo?

A proposito di trasporto mi viene in mente che il personale che mi trasportava d'urgenza dalla mia città ad un'altra per il cesareo (erano tre, il ginecologo, l'ostretrica e il rianimatore) avevano avuto l'ordine tassativo dal primario, prima di partire, che se gli eventi fossero precipitati - avevo gravissima preeclampsia ed hellp sindrome - avrebbero dovuto procedere al parto in ambulanza....
Ho scoperto questa cosa soltanto a distanza di qualche anno, quando, durante un controllo ginecologico, l'ostetrica mi ha riconosciuta e mi ha raccontato tutto, dicendomi che quello era stato il viaggio più lungo e terribile della loro carriera! Di fatto sono stati eccezionali, mi hanno tranquillizzata e supportata a dovere!

Grazie del sostegno, entro luglio dovrei riuscire a completarlo per la tesi di laurea, poi verrà valutata la possibilità di proporlo ad aziende.
Incredibile la sua esperienza, e immagino la tensione, soprattutto alla luce dell'eventualità di partorire nel veicolo!

[Mercury1984]

Dimentico sempre che io di prematuri ne ho tre. In effetti pure Giovanni è stato trasferito da un ospedale all'altro (e pure in elicottero). Io viaggiavo con lui e devo dire che non è stato assicurato in modo particolare infatti si muoveva abbastanza all'interno dell'incubatrice.

Ma quindi le hanno consentito di salire a bordo dell'elicottero, e di seguire suo figlio in tutto il percorso? Sapevo che per precauzione non fanno salire i genitori sul mezzo di trasporto, ma suppongo che vi sia una correlazione con la gravità e le circostanze del caso

Quando hanno spostato la mia piccola dalla TIN ad un ospedale minore per farla crescere in vista delle dimissioni (quindi procedura inversa diciamo), è stata trasportata in incubatrice con l'ambulanza, noi genitori non siam potuti salire. C'è da dire che lei stava bene! Ma l'attesa nel sapere che "fosse arrivata a destinazione sana e salva" è stata estenuante. Non siamo andati dietro l'ambulanza perchè vivendo a distanza dall'ospedale della tin, ci conveniva aspettarla dall'altra parte. Non son andata direttamente li ad aspettarla, ma sono arrivata poco dopo.

[Lu]

Giovanni è nato in Francia, immagino normative diverse. Comunque mi pare che anchhe in italia qualcuno avesse viaggiato con il figlio (sinceramente ora non riesco a far mente locale sull'episodio)

[milla]

Non so se ti può essere utile: mi hanno trasportato d'urgenza ad una struttura di terzo livello in preda ad una preeclampsia e distacco di placenta con pressione alle stelle. Il medico a bordo doveva dare a me la 'precedenza' e salvare il salvabile, erano pronti a tutto, ma non attrezzati. Per fortuna tra uno scossone e l'altro, in più i miei singulti, siamo arrivati. Tre mesi più tardi, quando il Tommi era già stabilizzato, abbiamo affrontato un lungo viaggio per via della ROP. L'ambulanza avanti, noi genitori dietro in macchina. All'arrivo a destinazione il medico e l'infermiera che accompagnavano in ambulanza furono redarguiti dall'equipe del Niguarda proprio in relazione alle condizioni in cui il Tommi era stato trasportato. Di questo ne ho la certezza, ma in quel periodo eravamo completamente inebetiti da quello che ci era capitato e non chiedemmo lumi. Di sicuro non fu trasportato in condizioni di sicurezza! Tra l'altro l'operazione saltò, credo proprio in relazione allo stress subito da Tommy nel viaggio: lo tennero qualche giorno in osservazione e poi lo operarono.

[Letizia03]

Non so se ti può essere utile: mi hanno trasportato d'urgenza ad una struttura di terzo livello in preda ad una preeclampsia e distacco di placenta con pressione alle stelle. Il medico a bordo doveva dare a me la 'precedenza' e salvare il salvabile, erano pronti a tutto, ma non attrezzati. Per fortuna tra uno scossone e l'altro, in più i miei singulti, siamo arrivati. Tre mesi più tardi, quando il Tommi era già stabilizzato, abbiamo affrontato un lungo viaggio per via della ROP. L'ambulanza avanti, noi genitori dietro in macchina. All'arrivo a destinazione il medico e l'infermiera che accompagnavano in ambulanza furono redarguiti dall'equipe del Niguarda proprio in relazione alle condizioni in cui il Tommi era stato trasportato. Di questo ne ho la certezza, ma in quel periodo eravamo completamente inebetiti da quello che ci era capitato e non chiedemmo lumi. Di sicuro non fu trasportato in condizioni di sicurezza! Tra l'altro l'operazione saltò, credo proprio in relazione allo stress subito da Tommy nel viaggio: lo tennero qualche giorno in osservazione e poi lo operarono.

grazie, è sempre utile avere notizie sullo stato della situazione: risulta infatti che solo alcune regioni siano dotate del servizio sten, per cui credo che in molti luoghi il trasporto non venga condotto seguendo delle norme precise. In Lombardia è presente, anche se poi è difficile sapere come vengono affrontati i casi in ogni singola circostanza...credo comunque che gli strumenti a disposizione dello staff abbiano un ruolo fondamentale, indipendentemente dall'organizzazione..!