Una favola della buona notte per Giulio
Inviato: 1 dic 2007, 14:16Nel Paese degli uomini perfetti non si poteva nuotare.
Era una cosa da pesci, non si poteva fare.
Perché quando lo facevano gli esseri umani, non erano perfetti.
Gli uomini perfetti pagavano un biglietto per sedersi composti e guardare i pesci che nuotavano nell'acquario.
Ma un delfino non era un pesce, e sapeva nuotare. Meglio degli uomini. Meglio dei pesci.
Perché lui sapeva giocare a palla. Ci giocava coi delfini, e ci giocava con gli uomini.
Tirava la palla rossa ai signori composti seduti nei posti numerati.
Finché un signore non si stancò di stare lì composto e si buttò nell'acqua per giocare a palla.
E non aprì la botola per andare a giocare in mare.
Il delfino e il signore non più perfetto.
Li vedi giocare a palla e ballare nell'acqua profonda. Con mamma delfino che ride, li guarda e si tuffa poco lontano.
Era una cosa da pesci, non si poteva fare.
Perché quando lo facevano gli esseri umani, non erano perfetti.
Gli uomini perfetti pagavano un biglietto per sedersi composti e guardare i pesci che nuotavano nell'acquario.
Ma un delfino non era un pesce, e sapeva nuotare. Meglio degli uomini. Meglio dei pesci.
Perché lui sapeva giocare a palla. Ci giocava coi delfini, e ci giocava con gli uomini.
Tirava la palla rossa ai signori composti seduti nei posti numerati.
Finché un signore non si stancò di stare lì composto e si buttò nell'acqua per giocare a palla.
E non aprì la botola per andare a giocare in mare.
Il delfino e il signore non più perfetto.
Li vedi giocare a palla e ballare nell'acqua profonda. Con mamma delfino che ride, li guarda e si tuffa poco lontano.
