- E' per te, vedrai che tesoro!-
Cosi me l'avevan messa giu loro
ed io ingenuo, senza esperienza,
ho predisposto adeguata accoglienza:
cercato il nome, la culla allestita
qual benvenuto alla sua nuova vita.
E il fagottino, un giorno è arrivato:
nel suo cestone dormiva beato,
pareva innocuo, con l'aria innocente,
discreto il suo ingresso nel nuovo ambiente.
Poi si è svegliato...era pieno di fori:
il latte dentro, la cacca fuori,
dall'alto urli e potenti strilli,
dal basso pipi in scroscianti zampilli.
E di fronte a questi orrori
che cosa fanno i miei genitori?
Lo ammirano con orgoglio sfrenato,
a tutti mostrano il neonato
e tutti quanti, dal fondo del cuore,
lusingano il pargolo senza pudore,
smorfie pietose, cinguettii e guaiti:
con lui gli adulti son rincitrulliti!!!
Egli intanto si trastulla sgambettando nella culla.
In piena notte, sirena impazzita,
mi rompe il sonno, mi inquina la vita!
- Tesoruccio, poverino, deve fare il suo ruttino!-
Esclama la mamma con voce alla panna.
Mi sento solo, disperato,
incompreso, abbandonato...
Mio papa me l'ha messo in braccio
- Se non ci guardano sai che ti faccio?!!-
E l'ho fissato con occhi malvagi
saettanti di guerre e di stragi.
In quel momento, l'intruso bambino,
pareva strizzarmi un po l'occhiolino!
Che per me provi ammirazione?
Affetto? Rispetto? Sottomissione?
Potrebbe, in fondo, quel fagottino,
trasformarsi in un buon fratellino?!!!!......