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avrei una domanda

MessaggioInviato: 19 dic 2007, 15:09
da camillina
Ciao sono alessandra la mamma di camilla,
la mia bimba come avevo scritto altre volta ha problemi con il cibo, ma al contrario delle altre volte ho capito che i suoi non sono sempre capricci perche' non vuole mangiare. Parlando con la psicologa, da vari comportamenti ne abbiamo dedotto che la bimba non mangia perche ha una gran paura a deglutire qualsiasi cosa un po' piu' grossa di un liquido. Infatti il latte lo beve senza problemi, mentre quando si tratta di ingerire cibi un po' piu' solidi li tiene in bocca masticandoli almeno per mezz'ora e poi il piu' delle volte li sputa.
Questo suo disagio per me e' dato dal fatto che quando era in neonatologia per tanto tempo le hanno dato il latte con il ( loro lo chimavano 'Gavage') sondino. Non vorrei che le sia rimasta questa sensazione di disagio in bocca.
Secondo lei è possibile questa cosa?
Grazie tante

MessaggioInviato: 5 feb 2008, 16:33
da fedayna
ciao la nostra Sophia ha avuto il sondino per l'alimentazione artificiale per molto tempo,quasi 2mesi e mezzo,però non ha avuto nessun problema con il cibo...non penso che sia un problema relativo a questo...comunque aspettiamo cosa dice il dottore!?

Re: avrei una domanda

MessaggioInviato: 20 giu 2008, 14:46
da fabio.mosca
Gentile Sig. Alessandra,
per gli esseri umani mangiare e bere rappresentano necessità fisiologiche, ma anche la possibilità di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo. L’atto di mangiare o bere deve quindi essere considerato, oltre che per il suo aspetto nutrizionale, anche per quello relazionale, cognitivo e affettivo; esiste un solo modo di nutrirsi (metabolismo e assorbimento dei principi nutritivi per il funzionamento dell’organismo) ma molti di alimentarsi (modo in cui introduciamo nel corpo gli alimenti). La soddisfazione del bisogno permette la crescita e l’inizio della scambio con l’ambiente esterno. Fino al momento della nascita, il bambino e la madre sono un’unica entità, la nascita rompe la simbiosi fisica e segna l’inizio del percorso di separazione-individuazione per il bambino, ma anche per la mamma; nel caso di Camilla questo processo è arrivato in un momento non fisiologico. Introdurre nel corpo volontariamente e non per caduta (gavage) il cibo è la primissima esperienza di differenziazione che il bambino compie, infatti mette dentro un qualcosa che è distinto da lui e che proviene da un esterno; alimentarsi non dipende solo dalla maturazione gastroenterologica, ma può essere anche espressione di una difficoltà emotiva, peraltro più frequente nel prematuro; il bimbo in difficoltà fa fatica ad assumere ciò che non conosce, mostra diffidenza: la lasci pasticciare, toccare, sporcarsi con il cibo perché possa fare esperienza per conoscere quello che poi metterà in bocca; vale comunque approfondire e far seguire, come intuisco stiate già facendo, Camilla insieme a voi genitori.
I migliori auguri

 


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