Buongiorno, mio figlio Luca è nato il 24 settembre 2008 (alla 31 sett.+4). Ha iniziato dopo 48 ore ad associare all'alimentazione tramite flebo (nel braccino), l'uso del biberon con il mio latte (prima 1 ml, poi 3ml,...), dopo circa 1 settimana, è stata tolta la flebo e inserito il sondino, in modo tale da fargli completare il pasto che non riusciva più a ciucciare (per stanchezza). Dopo due settimane, non aveva più il sondino e ciucciava tutto dal biberon. Il 28 ottobre, il mio bimbo è stato dimesso (Kg 1,950), con l'indicazione di continuare a dare latte materno con aggiunta di Formulat 0 nel caso il mio non bastasse più.
Tornati a casa, Luca ha cominciato a soffrire di reflusso: leggendo il forum, non so dirle se patologico o no... infatti Luca ha continuato a crescere benissimo (il 23 novembre, data presunta parto, raggiungeva i 3 kg), regurgitava sempre, spesso vomitava (mai dal naso), non dormiva mai. Non piangeva ma era un lamento continuo.. Discritti i sintomi telefonicamente al mio pediatra, inizialmente abbiamo provato al aggiungere crema di riso al latte, ma poichè la situazione non cambiava, dal 10 novembre ho iniziato a dargli RANIDIL sciroppo (0,7 ml x 4v/g). La situazione effettivamente migliora: il bambino non si lamenta più e finalmente dorme tranquillo! Il 21 novembre, il dosaggio passava a 0,7 ml x 3v/g.
Ancora oggi stiamo dando RANIDIL. Non è un pò troppo? Fino a quando solitamente si prosegue la terapia? Bisogna continuare anche a sintomi scomparsi?
E poi una curiosità: c'è qualche protocollo medico che dà indicazione rispetto l'inizio delle pappe ai bambini prematuri?
La ringrazio.