da fabio.mosca il 20 giu 2008, 14:33
Gentili genitori,
alla nascita la maggior parte dei meccanismi immunitari ha una funzionalità direttamente proporzionale all'età gestazionale, ma anche nel nato a termine, essa è minore rispetto agli adulti. Ne deriva che, il neonato e il lattante (specialmente nel periodo di età compreso fra 3 e 12 mesi) presentano una immunodeficienza transitoria significativa seppur fisiologica, che coinvolge tutte le componenti del sistema immunitario, esponendo il neonato al rischio di infezioni. Tale rischio può essere incrementato dalla prematurità. Il trasferimento passivo dell'immunità materna, tramite anticorpi di tipo IgG transplacentari e fattori immunitari contenuti nel latte materno, aiuta a compensare l'immaturità del sistema immunitario del neonato e determina una immunocompetenza nei confronti di molte infezioni batteriche gravi (p. es., da pneumococco, Haemophilus, meningococco) e virali (p. es., morbillo, varicella). Il latte materno contiene inoltre molti fattori antibatterici che vanno a rivestire il tubo digerente e le vie respiratorie superiori, prevenendo la colonizzazione delle mucose da parte di germi patogeni per il tratto respiratorio o enterico. L’ipogammaglobulinemia può di per sé aumentare il pericolo di infezioni, soprattutto nel neonato prematuro, ma non è correlata ad un aumentato sviluppo di allergie. Le immunoglobuline che più sono correlate a sindromi allergiche sono le IgE ed in particolare un loro importante aumento
Prof. Fabio Mosca
Direttore U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Cattedra di Neonatologia-Universita' degli Studi di Milano
Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena-Fondazione IRCCS