Silvia ha scritto:Che paura, che viaggio lungo dall'ospedale a casa...oltre 90 km fatti a 60 km orari
che avventura..difficile dimenticare!
Mi hai fatto ricordare il nostro viaggio di arrivo a casa.
Giulio è stato dimesso il 6/6/6 (666 il numero del diavolo!
), era in corso un temporale pazzesco, abbassamento notevole delle temperature tant'è che al mattino prima di partire per l'ospedale dovetti andare necessariamente a prendere tutine pesanti e coperta da carrozzina in pile.. in ospedale un urgenza e quindi nessun medico disponibile per le pratiche dimissioni(che poi era la consegna della lettera di dimissioni)... uscimmo nel tardo pomeriggio dall'ospedale, sembrava notte tanto il cielo era oscurato da nuvole scure... una ottantina di chilometri (autostrada e non) a sessanta all'ora, acqua a catinelle, eravamo terrorizzati di rimanere fermi lungo il tragitto, mi passava per la testa la "pazza" idea di pretendere di essere accompagnati a casa da una ambulanza ... non abbiamo festeggiato niente quella sera, troppa la tensione nervosa (ma forse sarebbe stato lo stesso se anche fosse stata una bella giornata di giugno)... notte senza chiudere occhio fissa a controllare che respirasse.. al mattino alle sei ho iniziato a vomitare ed ho continuato fino a tarda mattina.. non riuscivo a fermarmi se non a suon di punture di plasil... esplosa così tutta la tensione trattenuta in quei 75 giorni di ricovero...
Ce ne sono voluti di giorni prima che riuscissi a rilassarmi e "godermi" l'arrivo a casa di mio figlio!
Tanti a Riccardo, tanti auguri a te Silvia, per tutto!