da sabprom il 7 ott 2011, 16:25
Sono la mamma di un prematuro, e forse questo è già un marchio! La mia gravidanza non aveva dato problemi, stavo perfettamente, ma una sera il piccolo è nato, senza un perchè, in un'ora e mezza. Da li è iniziato un durissimo periodo: il ricovero in TIN, l'intubazione, il non poterlo nè allattare nè toccare, i probelmi legati ai polmoni, al cuore. E poi finalmente a casa, certo con il monitor e le terapie, ma a casa. Ma altri problemi si sono aggiunti, come per esempio la crisi di coppia, la mia depressione mai curata. Io e il mio piccolo siamo stati tre anni in simbiosi, non è andato al nido, abbiamo avuto momenti bellissi e bruttissimi assieme. Ora stga bene, è cresciuto ed è arrivato il momento dell'inserimento alla matgerna. Dopo 1 settimana in cui tutto è andato benissimo, ora lui si rifiuta di mangiare, al pomeriggio mi rifiuta, è arrabbiatissimo con me, mi caccia via. Da due giorni inoltre il distacco la mattina è straziante: l'educatrice me lo strappa dal braccio, lo spio dalla finestra e vedo che piange. In due settimane ha perso la sua vivacità, ha sempre gli occhi tristi. Eppure le educatrici mi dicono che passati i primi momenti di sconforto, chiacchiera con le maestre e si fa coinvolgere nelle attività. Io sono distrutta, la mattina la passo per la maggior parte del tempo a piangere. Piango perchè mi fa soffrire immensamente vederlo in quello stato, piango perchè mi manca tantissimo, ho un senso di vuoto incolmabile, paragonabile al lutto. Sono sopraffatta dai sensi di colpa perchè temo che la mia ansia possa influenzare i suoi stati d'animo, anche se davanti a lui sono sempre sorridente e parlo con entusiasmo del suo ingresso alla materna, ma sono certa che inconsciamente lui percepisca che nemmeno io sto bene. Come superare questa fase di distacco inevitabile? Ti senti che te lo stanno portando via, che la vita te lo porti via.... dove trovo le risorse per far forza a tutti e due?