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Crisi

Annarita Piazza, psicoterapeuta studiosa di prematurità, Bologna

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Crisi

Messaggioda Elena il 3 ott 2007, 0:38

Gentilissima Dott.ssa Grazioli,
Sono elena la mamma del piccolo Leonardo nato per una rottura delle membrane a 24+2 settimane il 10 Febbraio 2007.Siamo stati in ospedale per 4 lunghissimi mesi poi finalmente a casa.
Io per anni ho sofferto di attacchi di panico e, grazie all'aiuto di suoi colleghi ma soprattutto di me stessa, ero riuscita a metterli in un cassetto.
Dico così perchè so che possono tornare...Infatti, dopo questa terribile avventura che non è ancora finita, eccoli ripresentarsi alla porta...
Sono distrutta perchè non voglio che prendano il sopravvento, ora c'è mio figlio!
Ma li sento sempre più alitarmi sul collo tanto che non più tardi di 3 giorni fa ne ho avuto uno pesante durante il battesimo di Leo...Le situazioni costrittive mi fanno impazzire...Ero li in chiesa e sapevo di non poter scappare e mi sono sentita male.
Mesi fa conoscevo "il Nemico" (io li chiamo così) e riuscivo a controllarlo...Ora sento di non farcela più.
Sono distrutta dalla stanchezza, dalla tensione e da questa vita che non è più VITA!
Mi hanno consigliato di andare da uno psichiatra ma non se ne parla!Io farmaci non ne prendo...Vorrei riprendere le sedute dallo psicologo ma non ho il tempo materiale, Leo mi prende tutto il tempo.

La ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Elena, mamma di
Leonardo 10/02/2007 - 24 settimane + 2 - 670 grammi
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Messaggioda vale il 3 ott 2007, 8:39

No, non sono la psicologa, sono sempre io, Vale. Mi scuso per avere invaso lo spazio, ma non ho saputo trattenermi. Cara Elena, per aiutare Leonardo devi stare bene te. Non devi avere paura di pensare a te, e non trascurerai Leo facendolo. Fatti aiutare, rirendi le sedute. Soprattutto, se puoi, cerca di allentare la pressione su di te. Qualcuno può aiutarti un po' con Leo? Ritagliati qualche piccolo spazio per te, per fare cose scme tipo fare la spesa, una passeggiata, per pensare a qualcos'altro. Non è sbagliato, non è che vuoi meno bene a Leonardo :-).

Qui in Svezia si può chiedere aiuto a una famiglia senza figli piccoli. Tiene il cucciolo ogni tanto, magari lo porta al cinema o qualcosa così. Non so come funziona in Italia, ma chiedi, magari.

Un abbraccio
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Messaggioda Sofia2007 il 3 ott 2007, 11:05

ciao, scusa se mi intrometto anche io, ma anche a me qualche volta è capitato di non "sentirmi bene". Come dice Vale devi prenderti i tuoi spazi, io per esempio faccio i turni con mio marito, per cui riesco a uscire il lunedì sera per andare al cineforum e al mercoledì sera per fare aerobica. Poi un sabato si e uno no, vado via tutto il giorno con mio padre in mountain bike e così riesco a fare quello che mi piace e a sfogarmi un pò. Sofia con il papà ci sta bene e lui è proprio bravo e contento, quindi anche se mi dispiace andare via, so che è in buone mani..
Un abbraccio.
Stefania, mamma di Sofia (11/01/2007, 950 gr. 25+4)
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Messaggioda silvia.facciolo il 3 ott 2007, 16:39

Ciao Elena,
mi permetto di risponderti anch'io...

Capisco perfettamente cosa provi per esperienza personale. Sono momenti terribili che trovano spiegazione solamente nel nostro inconscio, vanno al di là della ragione. Nelle persone predisposte, in momenti di particolare stress, si ripropongono e l'unica cosa per "alleviarli" è quella di fermarsi un momento per capire la causa che li scatena... Quello che ci è accaduto non è stato uno scherzo ed ha contribuito ad alimentare lo stress quotidiano. Ci sono stati dei momenti in cui la mia ansia ha raggiunto picchi notevoli che sono riuscita ad alleviare solamente ritagliandomi spazi tutti miei facendo i turni con mio marito: palestra, uscite con le amiche etc. Proprio ultimamente, mi sono presa una "vacanza" a casa dei miei a Roma e grazie all'aiuto di mia madre ho avuto la possibilità di staccare un pò la spina (ad Ivrea siamo soli e non ho la possibilità di lasciare la mia bimba neanche per andare a fare la spesa).
Se la mamma è in forma e sta bene con se stessa anche il bambino sarà più sereno per cui non sentiamoci in colpa se, a volte, sentiamo la necessità di "fuggire" anche solo per poche ore... è UMANO! I figli sono il frutto di entrambi i genitori ed è giusto che venga data la possibiltà anche al proprio compagno di crescerli.

Un grosso abbraccio.
Silvia & Sofia
Silvia, mamma di Sofia (28 settimane gr 610 - 05/10/2006) ed Emanuele (39 settimane kg 3.170 - 23/06/2010)

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Re: Crisi

Messaggioda daniela250 il 4 ott 2007, 19:32

Elena ha scritto:Gentilissima Dott.ssa Grazioli,
Sono elena la mamma del piccolo Leonardo nato per una rottura delle membrane a 24+2 settimane il 10 Febbraio 2007.Siamo stati in ospedale per 4 lunghissimi mesi poi finalmente a casa.
Io per anni ho sofferto di attacchi di panico e, grazie all'aiuto di suoi colleghi ma soprattutto di me stessa, ero riuscita a metterli in un cassetto.
Dico così perchè so che possono tornare...Infatti, dopo questa terribile avventura che non è ancora finita, eccoli ripresentarsi alla porta...
Sono distrutta perchè non voglio che prendano il sopravvento, ora c'è mio figlio!
Ma li sento sempre più alitarmi sul collo tanto che non più tardi di 3 giorni fa ne ho avuto uno pesante durante il battesimo di Leo...Le situazioni costrittive mi fanno impazzire...Ero li in chiesa e sapevo di non poter scappare e mi sono sentita male.
Mesi fa conoscevo "il Nemico" (io li chiamo così) e riuscivo a controllarlo...Ora sento di non farcela più.
Sono distrutta dalla stanchezza, dalla tensione e da questa vita che non è più VITA!
Mi hanno consigliato di andare da uno psichiatra ma non se ne parla!Io farmaci non ne prendo...Vorrei riprendere le sedute dallo psicologo ma non ho il tempo materiale, Leo mi prende tutto il tempo.

La ringrazio anticipatamente per l'attenzione



Cara Elena,
come abbiamo un corpo fisico, si può dire che abbiamo un corpo psichico.
E come il nostro corpo fisico può soffrire di mal di stomaco o mal di testa, nel senso che queste parti del nostro corpo sono quelle meno resistenti e più esposte, allo stesso modo il nostro corpo psichico può soffrire di ansia o depressione, nel senso che la nostra reazione emotiva di fronte agli eventi più o meno drammatici o stressanti della nostra vita sarà sempre di tipo ansioso o depressivo.
Questa breve premessa per dirti che non ti devi spaventare se nuovamente ti senti minacciata dagli attacchi di panico che eri riuscita a sconfiggere, la tua vittoria questa volta sarà più rapida e meno difficile, perché i progressi fatti in passato non vanno mai perduti. Si tratta di una ricaduta dovuta alla difficile e dolorosa esperienza della nascita di Leonardo, vedrai che riuscirai a ritrovare la tua serenità, da sola o con pochi incontri con un terapeuta. Un abbraccio
Daniela - Psicologa Psicoterapeuta
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Messaggioda Elena il 5 ott 2007, 11:37

Come sempre, da quando sono entrata a far parte di questa "comunità", rimango dolcemente colpita dalla solidarietà di tutte voi...
Vi ringrazio delle parole di conforto che mi dite ogni volta busso alla vostra porta...

Sono una mamma stanca e depressa tanto che, purtroppo, mi sto allontanado dal mio cucciolo per paura poi di non avere più le forze di stare con lui. Devo curare assolutamente il mio malessere perchè sto crollando. Non tollero più nemmeno il suo pianto perchè è sintomo del suo non star bene e questo mi fa sentire ancora peggio. Con l'affetto il male fisico non si può curare, magari si cura quello psichico ma chissà se Leo lo sente.Le medicine sembrano non fare molto...

Spero davvero di riuscire a ritrovare la serenità che avevo, con fatica, conquistato un tempo...

Un abbraccio grande ed un ringraziamento alla Dott.ssa Grazioli
Elena, mamma di
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Vittoria 21/11/2009 - 36 settimane + 6 - 2390 grammi
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