Gentilissima Dottoressa,
sono la mamma di due bimbi meravigliosi: YARI nato il 08/01/2008 a 41 settimane dopo una gravidanza meravigliosa, oggi splendido bambino di 18 mesi e IAN nato il 30/12/2008 a 32 settimane con parto cesareo d'urgenza, ero andata al pronto soccorso per un controllo, mi sono ritrovata in sala operatoria,... posizione podalica e difficilissima estrazione (cosi' c'e' scritto sulla sua cartella clinica), ...... oggi splendido bambino di 4 mesi di eta' corretta -.
L'esperienza in TIN e' stata molto dura come per tutti i genitori che vivono lo stesso percorso. Ho dovuto affrontare tutto da sola perche' eravamo in vacanza dai miei genitori per il natale e dopo la nascita del bimbo il mio compagno e' dovuto rientrare a lavoro... Ho potuto vedere la prima volta mio figlio solo dopo 2 giorni e non poterlo stringere tra le braccia (cosa che e' successa solo dopo 25 giorni) mi ha fatto stare malissimo..... Ero sola quando la dottoressa mi ha chiamato per dirmi dell'emorragia celebrale di mio figlio.....non ero con lui quando ha dovuto subire una trasfusione di sangue.... ero sola quando una bimba ricoverata in TIN non ce l'ha fatta e noi tutti, ormai gruppo di genitori insieme da giorni siamo stati male per quel piccolo angelo volato in cielo.... insomma e' stata un'esperienza che lascera' un segno indelebile nel mio cuore....
Al mio cucciolo e' stata diagnosticata la leucomalacia cistica periventricolare.......
Se cerco su internet quali potrebbero essere i problemi legati alla leucomalacia non riesco a dormire per settimane.
Il mio piccolo Ian attualmente fa fisioterapia, e' in cura da una neurologa che ritengo una persona molto competente e dolcissima con mio figlio....................
Il problema e' che io non riesco a darmi pace.
Ho superato la lunga fase dei sensi di colpa per la nascita prematura.... le persone che mi conoscono mi dicono che sono una mamma forte............... ma dentro di me provo un dolore immenso se cerco di immaginare il futuro di mio figlio.....
Alcuni dei problemi che potrebbe avere Ian sono non riuscire a camminare, avere ritardi mentali, non riuscire ad esprimersi bene.......se solo una di queste ipotesi dovesse accedere....ccosa succedera' quando io non saro' piu' al suo fianco per aiutarlo ad affrontare una vita che ha voluto per lui un percorso cosi' duro e in salita????
Oggi mio figlio mi guarda mi sorride e io provo per lui un amore immenso...ma ho il terrore che un giorno mio figlio guardandomi negli occhi mi chieda " mamma perche' e' successo a me?????" quale dovra' essere la mia risposta???
Come faro' a rendere mio figlio un uomo talmente sereno da accettare i suoi possibili problemi senza farlo sentire una persona "diversa"????
La ringrazio e mi scusi per lo sfogo.