Carissima dottoressa,
le scrivo non tanto per commentare il carattere e il temperamento di mia figlia quanto per chiederle un consiglio!
Noemi ha due anni corretti...da lunedì, per curare una brutta tosse secca, avrei dovuto darle uno sciroppo che non ha voluto assolutamente prendere. Ho provato a metterlo nell'acqua frizzante, nella coca cola, nel supradyn effervescente, ho provato a convincerla con le buone dicendole che le avrebbe fatto passare la brutta tosse che non la fa riposare, ho provato ad arrabbiarmi, ad andarmene via...alla fine l'ho ricattata con la puppa.
La sua adorata puppa, non riusciva proprio a staccarsi dal seno, la notte, la mattina a colazione, a merenda e in altre occasioni in cui voleva coccole e tenerezza.
Le ho detto che se non avesse preso lo sciroppo non le avrei dato più la puppa...e così è stato da lunedì mattina non le ho più dato la puppa. Via via la cerca, mi accarezza sulla maglietta, piange prima di addormentarsi (sembra in crisi di astinenza) ma al mio "prendi lo sciroppino...così poi ti do la puppa" lei mi ribadisce NO!
Tutto ciò è servito almeno a staccarla dal seno definitivamente dopo due anni ma Il problema ora sta nel fatto che se non le passa la tosse (e oggi pomeriggio la riporto dal pediatra) dovrà prendere l'antibiotico e non so come fare: conoscendola rifiuterà quel pappone bianco e sgradevole che non riuscirò a camuffare in alcun modo (Noemi non beve succhi di frutta, yogurt...e il poco latte che beve lo prende bianco, senza zucchero e a temperatura ambiente ) e mi toccherà farle prescrivere le punture
Come mi consiglia di procedere? E soprattutto come piegare questo caratterino così tosto e caparbio?
La ringrazio tanto