PERPLESSITA' IN TIN

[stefaniabovo]

Ho letto con molta attenzione la storia di Silvia e di Riccardo sul loro sito www.soldodicacio.com e sono rimasta spiacevolmente colpita da alcuni fatti:
1) COME E' ANCORA POSSIBILE CHE LA TIN DOVE RICCARDO E' STATO RICOVERATO PER 78 GIORNI NON FOSSE APERTA AI GENITORI TUTTO IL GIORNO???

2) COME E' POSSIBILE CHE NEPPURE QUANDO RICCARDO E' PASSATO IN TERAPIA MINIMA, SILVIA NON POTEVA RESTARE CON LUI TUTTO IL GIORNO PER IMPARARE A NUTRIRLO???

3) COME E' POSSIBILE CHE SILVIA ABBIA SAPUTO CHE DIMETTEVANO RICCARDO IL GIORNO STESSO E CON UNA TELEFONATA???

All'ospedale in cui era ricoverata Anna, il Carlo Poma di Mantova, il primario ha aperto la TIN 24 ore su 24, le mamme hanno diritto ad una stanza dove riposare e mangiare (cibo dell'ospedale) se sono "NUTRICI", possono restare tutto il tempo che desiderano vicino al loro cucciolo finchè non sono in grado di gestire la situazione - estremamente delicata, no? - senza l'ausilio di saturimetri, medici ed infermiere!
Si dà molta importanza alla MARSUPIOTERAPIA e all'allattamento.
C'è uno psicologo a disposizione dei genitori ed anche del personale medico ed infermieristico.

Sono veramente dispiaciuta di sapere che esistano ancora TIN gestite così: LA PRESENZA DELLA MAMMA E' FONDAMENTALE!!!

Siete d'accordo?

[Franci]

Anche a Bolzano, dove ho partorito io, la tin era aperta solo dalle 11:30 alle 12:30 (e quindi x vedere tuo figlio dovevi saltare il pranzo!) e dalle 14:00 alle 19:00.
E poi era piccolissimo, tutti pigiati, sedie scomode e solo x chi faceva marsupio, l'altro stava in piedi.
Quando siamo arrivati a Bressanone ci è sembrato un paradiso!
Visite 24 ore su 24, una stanza tutta x lui con poltrone comode e cuscinoni da allattamento, infermiere disponibili x aiutarti a provare ad attaccarlo al seno, a cambiarlo, a fargli il bagno, ecc.
Purtroppo a Bolzano c'era sovraffollamento e non riuscivano a gestirla meglio. Adesso comunque hanno intenzione di ampliare il reparto.

[daila]

a Genova allora sono ancora più rigidi! L'entrata in tin è dalle 15 alle 18:30 ma può entrare un solo genitore per bambino e al massimo nella stessa stanza 3 genitori: solo una volta alla settimana, a turno, può entrare una coppia di genitori. Io e il mio compagno ci siamo alternati ad entrare per tutto il periodo della convalescenza ma devo dire che la sicurezza viene prima di ogni altra cosa. Il primario della tin ha il terrore delle infezioni soprattutto dall'esterno. In quel periodo non ho mai visto bimbi con infezioni di nessun tipo e, a detta di una mamma veterana, le infezioni sono molto rare in quel reparto.


Daila & Jacopo, 17/01/2007, 32 settimane, 1305 gr

[lu&denise]

bhe allora la tin peggiore penso sia stata la nostra....
dovevi prendere l'appuntamento per poter entrare da tuo/a figlio/a...
avete capito bene...ogni giorno appuntamento e 20minuti a disposizione per entrare...a volte concedevano di fare 10min la mamma e 10min il papà,se no solo un genitore!
e gli orari per i parenti che li potevano guardare dal vetro erano 13.15-13.45 e 19.25-20.00
anche quando è stata messa nella culla normale era così,per poter provare a darle il bibe dovevi prenderti appuntamento in un orario in cui mangiava...
qusta è l'unica cosa che nn condivido,un appuntamanto per vedere tua figlia??!??!!
dopo i medici tutti bravi e le infermiere dolci e carine

[Mila]

CHE TRISTEZZA!....
AL SANT'ORSOLA DI BOLOGNA, DOV'E' NATA MAIA, TI PERMETTONO DI RIMANERE QUANTO TEMPO DESIDERI....
CI SONO DUE CAMERE A DISPOSIZIONE DELLE MAMME CON I PASTI GARANTITI ANCHE PER CHI NON PERNOTTA IN REPARTO...
IO INIZIALMENTE DORMIVO A CASA E RIMANEVO IN REPARTO DALLE 9 DEL MATTINO ALLE 9 DI SERA.
POI, QUANDO MI SONO RIPRESA FISICAMENTE HO INIZIATO A DORMIRE LI' E STAVO CON MIA FIGLIA DALLE 6 DEL MATTINO ALLA MEZZANOTTE. ALLE INFERMIERE RIMANEVA IL PASTO DELLE 3...
NESSUNO, MEDICI O INFERMIERI, MI HA MAI CHIESTO DI ALLONTANARMI DA LEI, NEANCHE DURANTE LE VISITE!

[federica]

Matilde è nata a Genova al Gaslini e Dalia ha ben descritto i turni limitati. Purtroppo devo dire che, quando Matilde era ricoverata, nella TIN è scoppiata un'epidemia e così il primario (giustamente) ha deciso di chiuderla per procedere alla disinfezione. Nonostante l'angoscia dei giorni in cui aspettavamo l'esito degli esami per vedere se anche Matilde si era beccata l'infezione, dopo è stata trasferita a Milano, dove abitiamo, tutto a cura del Gaslini. A Niguarda in alta TIN vigeva lo stesso orario, in semi intensiva e pre dimissioni, l'orario era 10.00-21.00, sempre un genitore per volta.
Io ricordo che ero angosciata al pensiero delle infezioni e quindi concordo con visite limitate nelle TIN, soprattutto nel reparto alta TIN. Certo è importante stare accanto al figlio, ma io ricordo che quando Matilde era in alta TIN (dove è stata 1 mese), non la potevo prendere in braccio (se non per il poco tempo della marsupio), era piena di tubi, flebo e sensori (ed io ero terrorizzata di staccarli durante la marsupio). Aggiungo che, in caso di urgenze o di visite/esami specilistici e delicati, e purtroppo nell'alta TIN sono frequenti, i genitori "in giro" anche degli altri bimbi, "distraggono" dottori e infermieri e giustamente vengono allontanati. Senza contare la privacy di una situazione così delicata.
Mia figlia ha preso il biberon solo 10 gg prima delle dimissioni, quindi anche l'allattamento non mi era possibile, ha mangiato con il sondino per oltre 50 giorni. Altro che lasciare alle infermiere il pasto delle 3...
Voglio dire che la TIN è un reparto delicato, i nostri bambini se si beccano un'infezione vanno all'altro mondo, vi succedono "cose" che devono essere svolte con grande attenzione e che meritano la massima riservatezza. Sinceramente io non avrei gradito ressa e via vai di genitori, magari mentre mia figlia veniva rianimata o lo specilista le faceva un'eco al cervello e ne commentava l'esito con il neonatologo. Scusate se sono un po' cruda. In ospedale ho anche litigato con un nonno, che in barba alle regole, è entrato in alta TIN, perchè lui doveva vedere il nipote (e non si è neppure lavato le mani!).

[sandra]

Io ho partorito a Treviglio (BG). La TIN era aperta sempre e anche da noi c'era una camera per le "nutrici". Io abito molto vicino quindi andavo avanti e indietro dall'ospedale ma non abbiamo davvero mai avuto problemi di orari di visita. E' una TIN molto piccola e forse questo ha giovato.

Dovevamo suonare il campanello ed annunciarci ed erano permessi solo ed unicamente i genitori. Se c'era un'emergenza o visite in corso, venivamo fatti allontanare tutti.

Sia io che mio marito potevamo essere sempre presenti. Tommy è passato per due camerette "singole" (intensiva e semintensiva) prima di approdare alla camera che avrebbe decretato la sua uscita dalla TIN ed in condivisione con altri 3 bimbi (max posti letto 1 intensivo/1 semintensivo/6 pre-dimissione). I nostri bimbi venivano messi vicino al vetro solo il giorno prima della dimissione... e quindi i miei l'hanno visto solo il giorno prima che arrivasse a casa.

Quando prima di Natale 2002 sono passata dalla TIN (senza entrare) a lasciare tutti i mini body taglia 40 e 42 in caso qualche bimbo li avesse avuti bisogno, un panettone per le infermiere e la foto di Tommy Natalizio...beh, nessuno l'aveva riconosciuto tanto era cresciuto! Poi piano piano sono uscite le zie infermiere ed è stato un trionfo di baci al mio cucciolotto

Un bacione a tutti

Sandra

[Alessandra]

Burlo Garofolo di Trieste:
TIN e Centro Immaturi aperti 24 ore su 24 solo per i genitori. Appena è possibile la mamma può occuparsi autonomamente del bambino. Le infermiere che ho incontrato sono state sempre molto gentili e disponibili.
Nel giardino dell'ospedale c'è una casetta messa a disposizione da un'associazione, per le mamme che abitano fuori provincia, così possono dormire vicinissime all'ospedale.
Per le "nutrici" ci sono i buoni mensa per poter pranzare in ospedale.
Non avrei concepito di poter vedere mio figlio ad ore, io entravo in TIN alle 8.30 e ne uscivo alle 21.00...

[stefaniabovo]

Anch'io ho litigato una volta con delle persone che avevano fatto entrare la nonna di una bambina che era stata ricoverata in Sub-intensiva e che proveniva da casa!
Quando Anna era in Terapia Intensiva io stavo vicino alla sua incubatrice dalle 9.30 alle 11.30 perchè per arrivare all'ospedale avevo più di un'ora di strada e prima dovevo accompagnare Andrea a scuola (prima elementare) eppoi dovevo ritornare a prenderlo. Il mercoledì, il venerdì e il sabato restavo in reparto circa un'ora di più. La domenica invece stavo in reparto anche il pomeriggio. Durante queste ore, dato che Anna è stata intubata fino al 2 marzo (è nata il 21 gennaio) potevo solo contenerla fra le mie mani, le cantavo delle canzoncine e le leggevo tante favole. Quando le facevano i prelievi o degli esami mi dicevano di uscire ed uscivo anche quando facevano i prelievi agli altri bambini.
Ma per me era importantissimo restare lì: dovevo farle capire che le ero vicino!
Mi sentivo in colpa tremendamente quando andavo via, ma c'era anche Andrea, non potevo scomparire del tutto!
Quando è passata in terapia sub-intensiva e terapia minima restavo in reparto dalle ore 8 alle 20 circa, per imparare a nutrirla.
Non sono mai rimasta lì la notte per Andrea.
Nonostante Anna sia nata così pretermine, è riuscita ad attaccarsi al seno che pesava poco più di 1.500 gr!!!
La marsupioterapia fa miracoli e la percezione del nostro amore ancora di più!
Ne sono convinta!

[Silvia]

Posso aggiungere un'altra cosa? A noi, a Villa San Pietro di Roma è mancato anche il supporto psicologico. Neanche un incontro con una psicoterapeuta! ma forse e' chiedere troppo!

[Silvia]

Non avrei concepito di poter vedere mio figlio ad ore, io entravo in TIN alle 8.30 e ne uscivo alle 21.00...

Mamma mia che fortuna....pensa che oltre ad avere orario fisso dalle 15 alle 20 li' a Villa S.Pietro di Roma dalle 17 alle 18 ci mandano fuori per le pulizie!!! e quando aspettavamo di rientrare alle 18...non erano mai puntuali..Sai quante volte abbiamo aspettato anche un'ora fuori senza sapere perche'?
A ferragostoche c'era un'emergenza nn ci hanno fatto entrare. E io e mio marito siamo rimasti in attesa dalle 15 fino alle 20 in corridoio..SENZA POTER ENTRARE!!!

[lu&denise]

caspita ma allora solo da noi c'erano gli appuntamenti?che brutto,nn vi dico....
anche io una volte che denise ha smesso di portare body e tutine da prematuri e anche taglia 0 gliele ho portate!sn state contentissime perchè devono prendere i vestiti di tasca propria,l'ospedale nn glieli passa....
e anche loro subito fuori a guardare e sbaciottare denise...

nemmeno da noi supporto psicologico...figuriamoci...

[Jenny]

Qui da noi nella Svizzera Italiana, siccome siamo in minoranza, non c'è un ospedale attrezzato per prendersi cura di un prematuro di meno di 31 settimane....ti mandano in un altro ospedale dove comunque non parlano la tua lingua...certo a scuola le studiamo le lingue nazionali, ma vuoi mettere in quella situazione quanto ti serve quello che hai imparato?!?!
Ti ritrovi già spiazzato in partenza....Quando leggo le vostre storie mi viene naturale chiedermi se anche Tabatha ha avuto quelle cose, pur parlando con i medici mi sentivo comunque all'oscuro, non so se mi capite.
Comunque dov'ero io mi permettevano di stare con la bimba 22 ore su 24...le due orette mancanti, che poi erano sempre meno, servivano ai dottori per fare il giro e discutere dei bimbi...un discorso di privacy. Quando poi è stata trasferita più vicina a casa potevo stare con lei tutto il giorno, ma forse era un po' meno controllato perchè ogni tanto un "invasore" capitava di trovarlo. Comunque a livello psicologico niente neanche da noi.