Sono sincera, le iene non le ho viste ieri sera.
Siamo tutti e tre malaticci e la sera arrivo stanca... Ho fatto una dormita super.
Per quanto riguarda le cellule staminali, a mio marito sono state impiantate quando ancora in Italia erano viste come una lontana utopia.
Giuseppe ha la stessa patologia di Melissa. Il suo residuo visivo è di un ventesimo. E l'ha conquistato molto, molto, molto, molto duramente.
Lui è stato reso quasi cieco a causa della sosta prolungata sotto alla lampada per l'ittero da neonato (34 anni fa).
Dopo aver girato molti medici e troppi, purtroppo, ciarlatani avevano trovato un professore veramente ingamba.
Grazie a lui, hanno fatto molti passi avanti. E Giuseppe è riuscito, lentamente e faticosamente, a diventare sempre più autonomo e indipendente.
A 18 anni compiuti, il professore l'ha operato di cataratta e con la "Scusa" dell'operazione alla cataratta ha fatto venire un suo collega americano specializzato nelle retinopatie e nell'utilizzo delle cellule staminali.
Ripeto: in Italia c'era ancora il divieto di usare cellule staminali e gli impianti fatti negli occhi di mio marito sono... ehm... clandestini...
Fino all'ultima visita, le cellule crescevano che era una bellezza.
Nel corso degli anni, dall'operazione a un paio di anni fa circa, durante ogni controllo il professore si diceva entusiasta perché le cellule rispondevano bene e stavano crescendo. Coprendo le macchie (le zone morte) bruciate dalla terapia per l'ittero.
Eravamo in attesa di vederlo per fare un nuovo tipo di intervento.
Giuseppe doveva essere sottoposto al trapianto parziale di retina. La retina era creata con cellule staminali, per abbassare i rischi di un rigetto, e da nanotecnologia per aiutarlo a vedere sempre meglio.
Purtroppo
![Crying or Very sad :cry:](./images/smilies/icon_cry.gif)
non abbiamo fatto niente perché il suo professore è... scomparso... Si è sentito male e siamo più riusciti a metterci in contatto né con lui né con la sua famiglia.
L'otto di marzo, andremo a fare tutti insieme una visita oculistica dal dottor Gatti.
Di lui so che è una persona molto umana. Ha operato mio babbo alla cataratta.
Erika tantissimi XXXXXXXXXXXX... Non smettere mai di lottare, ok?
Ti voglio bene! Un bacione a Mely