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Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

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Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda vortona il 3 gen 2012, 15:57

ciao a tutte
sono in dilemma.

La grande questione è questa: io e mio marito avremmo desiderato/desidereremmo un terzo figlio, ma è praticamente scontato che sarebbe un altro prematuro.

Ho avuto due gravidanze, due parti prematuri
Il primo, a 28+5, è stato una sorpresa e non c'erano cause manifeste evidenti
Per la seconda gravidanza si sono investigati diabete e incompetenza cervicale escludendole, e poi ho comunque partorito a 32+2 (travaglio iniziato a 31+2). In questa seconda gravidanza ho assunto progesterone e sono stata a riposo dalla 24 alla 31 (poi ahimè, con l'ok del medico ho fatto due ore in macchina per andare in vacanza e lì mi è iniziato il travaglio)

Ho appena fatto l'ultima indagine che mi rimaneva da fare: le malformazioni uterine. Bene, hanno trovato un utero leggermente a sella. Di per sè l'arcuatura è leggera e potrebbe non costituire a priori un problema (molte donne hanno l'utero arcuato e non se ne accorgono mai), se non per il fatto che nel mio caso è quasi sicuro che invece sia proprio quello il problema. Il difetto non è correggibile.

Il succo della ginecologa, quindi, se decido di cercare un terzo figlio, è questo:
* è quasi certo (anche se la medicina non può dare mai certezze) che avrò un bambino prematuro, se non altro questo dicono le statistiche. Se tutto va bene, posso aspettarmi un prematuro nello stesso periodo (29-32a settimana) dei due precedenti. Se sono superfortunata magari rosicchio una o due settimane in più. Posso anche essere più sfortunata, ovviamente.

Bene, io (e anche mio marito, credo) mi sento pronta a fare tutto il possibile per affrontare questa quasi certezza: ad esempio, assumere una babysitter fissa per occuparsi dei due bambini (e di me a riposo), assicurarsi che anceh mia mamma si trasferisca da noi cambiando città per qualche mese, (nel caso mi dovessero ricoverare, mica posso lasciarli solo ad una babysitter), sopportare il carico di stress inflitto alla famiglia, reggere un altro periodo di TIN e di tiralatte e visite e paure, e rischiare di avere un bambino meno fortunato dei suoi due fratelli, che non hanno riportato alcun esito rilevante della loro prematurità.

Ma...la mia (bravissima) ginecologa uscendo un po' fuori dal suo seminato mi ha commentato: magari tu sei pronta a prenderti un rischio però considera che è un rischio che non è per te ma è per qualcun altro. E pensare a questo "monito", mi mette addosso molto peso della responsabilità, senso di colpa per volere una gravidanza e tristezza per non avere ben chiaro quello che sto facendo.

so che sono scelte molto personali, ma voi che ne pensate, qualcuna si è trovata in una situazione simile e che considerazioni ha fatto?

grazie a tutte, Valeria
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda briseida il 3 gen 2012, 16:42

Posso chiederti che prove ti hanno fatto per escludere la incompetenza? Lo dico perchè a Catalogna tutto dipende dall'ospedale... Noi abbiamo girato per 6 mesi, dove è nata Ada ci hanno detto che non ci sono prove affidabili e quindi non fanno indagini, invece poi siamo andati in un ospedale privato e hanno confermato la incompetenza con una isteroscopia.

Il tuo dilemma è un po' il mio, con la differenza che io ho "solo" la incompetenza e il ginecologo mi ha detto che con un cerchiaggio posso arrivare tranquillamente al termine della gravidanza... Ci riproverò ma solo perchè Ada è sola e abbiamo 5 embrioni che ci aspettano, sono piena di paure e non ho più quella illusione. È una decisione personale e aspetta solo a te, ma secondo me la tua ginecologa non sbaglia... Da madre che ha perso un figlio e che ha conosciuto il peggio della TIN ti dico che il rischio è davvero grande.
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda erika77 il 3 gen 2012, 16:43

Cara Valeria, come hai detto tu, è una decisione troppo personale. Io ti posso parlare di me, ma io non sono te... Non so se hai letto la nostra storia. Avere una bimba così presto nella totale confusione ormonale, aver subito il dolore per la perdita degli altri due... Non aver portato subito la mia creatura a casa... Tutto ciò mi fa sentire inappagata anche se ho una figlia che amo tantissimo. Sono diverse volte che le persone che si prendono cura di Meli, ci consigliano di darle un fratellino o una sorellina. Noi non ci sentivamo pronti fino a qualche settimana fa, ma poi... qualcosa è cambiato! Nell'ultimo day hospital ci hanno detto che siamo fuori dall'incubo: Meli è intelligente e i problemi riportati dalla prematurità pian piano rientreranno tutti. Questa nuova luce che ci fa respirare ossigeno puro, ci ha ridato la speranza, la voglia di vivere, la voglia di credere che possiamo farcela, il desiderio di far crescere la nostra famiglia. A prescindere che accada o meno, io non vado incontro ad una certezza di parto prematuro, anzi... spero che se dovesse accadere, la gravidanza arrivi fino alla fine! E magari accadesse! Credo di aver diritto anche io ad assaporare quella gioia di maternità che non conosco, pur avendo una cucciola adorabile! Mi perdonino tutte le mamme in ascolto per questa affermazione un pò forte, ma credo che capiate tutte a cosa mi riferisco... Non rinnego nulla, ma mi è mancato tanto il "gioire in modo spensierato" per l'arrivo di Melissa. Da quando è nata abbiamo conosciuto solo ansie e preoccupazioni... vorrei una seconda possibilità. E non nascondo che mi sentirei più tranquilla pensando al suo futuro: Meli è ipovedente e i genitori non vivono per sempre! Ecco, ti ho parlato di me... ma non so quanto la mia esperienza possa aver aiutato te! In bocca al lupo
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda Barbara&Elena il 3 gen 2012, 19:02

Quoto le altre, è una decisione troppo personale. Posso solo dirti che i tuoi pensieri sono più o meno anche i miei. Prima che elena nascesse nel nostro "progetto" famiglia c'erano due bambini. Io sono figlia unica ed ho sentito la mancanza di un fratello o di una sorella. Il mil compagno ha la fortuna di avere una sorella che adora. Io purtroppo non conosco il sentimento che lega due fratelli e non volevo condannare mia figlia ad essere figlia unica. Dopo questo parto prematuro, del quale non conosco ancora le cause (e questo mi fa ancora più male perché vorrei dare un nome a ciò che mi ha impedito di avere una gravidanza normale... cioè, fino al momento della rottura delle acque poteva definirsi abbastanza normale, tranne per qualche minaccia il primo trimestre ma poi tutto era rientrato e non ero neppure stata messa a riposo o in gravidanza a rischio... il secondo trimestre era perfetto, da tutti i punti di vista... perciò la rottura delle acque è stata una doccia fredda e ancora non so cosa l'abbia causata), ci siamo un po' spaventati. Soprattutto il mio compagno. Io sarei pronta a riprovarci, dopo aver indagato meglio sui motivi che mi hanno portata a partorire così presto, però il mio compagno non è ancora convinto. Mentre io penso che ogni gravidanza è a sé e che non è detto che partorirò di nuovo alla 29esima, lui teme che potremmo essere anche meno forunati. Insomma, lui fa un po' il discorso della tua ginecologa. Però io capisco ciò che provi e lo condivido. Qualsiasi decisione prenderai, in bocca al lupo!!!!!
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda nadi il 3 gen 2012, 19:25

ragazze io vi ammiro davvero. io mi sento una "madre adottiva", dopo la mia esperienza non voglio avere altri figli, non ce la farei mai. non so se in futuro le cose potrebbero cambiare, ma per adesso ho deciso così. non immagino il dolore che avete provato e che continuate a provare per aver perso dei figli, e decidere di riprovare vi fa onore. siete delle donne coraggiose in ogni caso.
per quanto riguarda il rischio direi che questa incognita c'è in ogni gravidanza, i problemi purtroppo possono insorgere anche per i parti non prematuri, in bocca al lupo qualunque sia la vostra scelta
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda vale il 3 gen 2012, 21:32

vortona ha scritto:
> Ma...la mia (bravissima) ginecologa uscendo un po' fuori dal suo seminato
> mi ha commentato: magari tu sei pronta a prenderti un rischio però
> considera che è un rischio che non è per te ma è per qualcun altro. E
> pensare a questo "monito", mi mette addosso molto peso della
> responsabilità, senso di colpa per volere una gravidanza e tristezza per
> non avere ben chiaro quello che sto facendo.
>
Farò un discorso puramente logico. Putroppo però in questo caso con la logica non si arriva da nessuna parte.
Se non cerchi di "fare" il figlio, no gli dai neanche la possibilità di esistere.
Ecco, questo era il discorso logico. Da qui però a dire che é giusto ....

Perché se comincia a esistere, ma poi muore ... come dice Fanny ....

non ti ho aiutato per niente, scusami.
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda briseida il 3 gen 2012, 21:43

Mi sono appena resa conto che non dovevamo rispondere a questo post (regole del forum) ma non so dove spostarlo.... :oops:
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda vale il 3 gen 2012, 21:51

"Discussioni libere?"
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda Lu il 3 gen 2012, 22:27

Io mi ritrovo molto nelle tue parole. Ho avuto tre bimbi prematuri (a vari stadi di gravità).
Non saprei darti un consiglio, diciamo che cercherei di acquisire più elementi possibili per capire a quale prematurità vai incontro. Dovendo, come hai giustamente rimarcato, scegliere per un'altra persona cercherei di quantificare molto bene il rischio. Mi pare ragionevole pensare che nascere dalle 30 settimane in poi possa essere un'ipotesi tutto sommato accettabile mentre prima ci sarebbero parecchi dilemmi in più.
Il mio caso personale: ho cercato il secondo figlio con un accanimento incredibile, nonostante i pareri contrari e una natura che remava decisamente contro. Ero pronta a fare una fivet (che nella mia specifica situazione aggiungeva parecchi rischi) senza battere ciglio. Il Vic è poi arrivato alla 34 settimana. Non avrei assolutamente corso rischi per un terzo figlio e non l'ho cercato ma il destino ha deciso diversamente e...devo dire che ha fatto benissimo!
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda briseida il 3 gen 2012, 22:50

vale ha scritto:
> "Discussioni libere?"

Spostato. Simpatico però che ora si trovi nell'area tempo libero, bisogna averlo per fargli e quando si hanno non esiste più :lol: :lol: :lol:
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda vortona il 4 gen 2012, 1:17

grazie a chi ha già lasciato una suo pensiero! faccio un rispostone lungo

[quote="briseida"]Posso chiederti che prove ti hanno fatto per escludere la incompetenza?[/quote]

Fanny, l'incompetenza diciamo che si è esclusa un po' per deduzione solo dopo il secondo parto, analizzando la storia ostetrica.

Nel primo travaglio sono arrivata in ospedale con il collo già appianato e contrazioni forti e regolari, per cui non si poteva dedurre niente. Potevano essere iniziate prima le contrazioni per qualche motivo e aver causato la dilatazione del collo, oppure poteva essersi prima accorciato il collo senza dolore (incompetenza cervicale) e essersi innescate le contrazioni successivamente.
Invece, nel secondo travaglio, sono arrivata in ospedale con le contrazioni sempre forti e regolari ma per fortuna il collo era ancora chiuso e lungo (forse per l'aiuto del progesterone). Inoltre ero ad una epoca gestazionale più elevata, senza contare che avevo tenuto un bambino più pesante, liquido amniotico in eccesso... tutto questo cozza con l'ipotesi di incompetenza cervicale.

In ogni caso mi ero informata parecchio dopo la prima gravidanza e non avevo trovato che esistano esami che permettano di diagnosticarla, bensì che in generale ci si basa sulla storia ostetrica.
Per la mia seconda gravidanza mi era stato proposto -nell'incertezza- il cerchiaggio preventivo, ma io avevo optato per l'approccio più soft: cioè il controllo frequente della cervicometria, che nel mio caso non ha mai dato indicazioni per poi procedere a un cerchiaggio successivamente (ovvero il collo era sempre lungo fra i 3 e i 3,5 cm, anche alla settimana 31. Già questo in realtà indicava l'implausibilità della diagnosi di incompetenza cervicale).

Il motivo per cui io non ero del tutto convinta di avere l'incompetenza (e quindi ho preferito le ecografie transavignali settimanali al cerchiaggio preventivo) è che io sapevo (dico questo perchè a volte i medici non sanno quali sono le sensazioni che percepisci esattamente) di aver avuto nel mio primo parto delle contrazioni regolari molto forti per 6 ore prima di andare in ospedale, mentre in generale per chi ha incompetenza non si sentono contrazioni oppure sono deboli e ridotte. Un altro fattore che non mi convinceva è che in genere l'incompetenza cervicale causa parti prematuri (o più spesso aborti) nel secondo trimestre, mentre io ero nel terzo trimestre (anche se da 10 giorni)

[quote="erika77"] A prescindere che accada o meno, io non vado incontro ad una certezza di parto prematuro, anzi... spero che se dovesse accadere, la gravidanza arrivi fino alla fine!E magari accadesse! Credo di aver diritto anche io ad assaporare quella gioia di maternità che non conosco, pur avendo una cucciola adorabile! [/quote]
Erika, hai una storia diversa, ma di uguale la forte speranza di avere una seconda gravidanza normale, io ne ero convinta e ho passato tutto sommato una bella seconda gravidanza cullando il sogno! Te lo auguro con tutto il cuore!

[quote="Barbara&Elena"] Mentre io penso che ogni gravidanza è a sé e che non è detto che partorirò di nuovo alla 29esima, lui teme che potremmo essere anche meno forunati. Insomma, lui fa un po' il discorso della tua ginecologa. Però io capisco ciò che provi e lo condivido. Qualsiasi decisione prenderai, in bocca al lupo!!!!![/quote]
Barbara, grazie per l'augurio. Comunque hai ragione che ogni gravidanza è a sè.
Poi esiste questo fatto delle "statistiche" e che il maggior fattore di rischio per un parto prematuro è proprio il numero di precedenti parti prematuri. Per dare un’idea: "A mom of one preemie has about a 15% chance of having another; a mom who has had two preemies has about a 40% chance of having another; and a mom who has had three preemies has almost a 70% chance of having another premature birth". Io nella mia seconda gravidanza (e lo stesso potresti fare tu) ero molto concentrata sull'85% per cento di probabilità di successo, perchè è comunque un bel numero alto!!! Dopo il secondo di fila, le cose peggiorano drasticamente.


[quote="nadi"]
per quanto riguarda il rischio direi che questa incognita c'è in ogni gravidanza, i problemi purtroppo possono insorgere anche per i parti non prematuri, in bocca al lupo qualunque sia la vostra scelta[/quote]
assolutamente il rischio c'è sempre. un medico della Mangiagalli alla spiegazione obbligatoria pre-bitest alla platea di future mamme disse: "Signore, voi potete fare il biotest, l'amniocentesi e quant'altro ma sappiate che l'unico modo per essere sicure di avere un figlio sano è... non averne". Disse che "a priori" il 4% dei bambini nasce con malformazioni o malattie genetiche o malattie rare. I bimbi prematuri però hanno in più probabilità di disabilità permanenti che toccano il 50% per i prematuri gravi. (preemiehelp.com)

[quote="vale"]
non ti ho aiutato per niente, scusami.
[/quote]
beh invece si! (fra parentesi, sei fantastica) quello che tu dici lo interpreto come: guarda anche l'altro lato della medaglia. che è una cosa giusta, almeno per avere il quadro completo.

[quote="Lu"]Non saprei darti un consiglio, diciamo che cercherei di acquisire più elementi possibili per capire a quale prematurità vai incontro. [/quote]
Lu, la medicina non mi può aiutare in questo senso. Alla fine l'unica ipotesi rimasta in piedi è questo utero un po' a sella, che nella parte in fondo si tenderebbe prima del dovuto e farebbe scattare il travaglio. A mia sensazione penso che, se l'utero ce l'ha fatta fino a 28 e più nella prima gravidanza senza che io prendessi alcuna precauzione, sia lecito aspettarsi che con tutte le attenzioni, possa di nuovo arrivare almeno fino a lì. E se ipotizzo un prematuro di 29-32 settimane, circa l'85% non ha alcun problema. (per tornare alle considerazioni positive di vale).
A mia sensazione inoltre, ci sono alcune cose che potrei fare in più rispetto anche alla seconda gravidanza: - risolvere l'estrema stitichezza che mi viene in gravidanza (io sospetto che contribuisca a stimolare l'avvio delle contrazioni), - escludere la presenza di vaginosi (sin dalla prima gravidanza fino a dopo la seconda avevo perdite bianche abbondanti, ma i tamponi erano sempre negativi, pochi mesi fa invece positivo per gardnerella. Ho fatto i trattamenti e adesso non ho più le perdite. insomma c'è il sospetto che avessi anche un'infezione latente non rilevata, peraltro associata con un un aumento del rischio di parte pretermine)

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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda briseida il 4 gen 2012, 2:06

Valeria, sei molto informata e direi che nel tuo cuore hai già deciso, quindi ti auguro il meglio :D
Davvero forte il medico della Mangiagalli, e purtroppo ha raggione... Alla fine si tratta solo di accettare ed amare i figli come vengano, le certezze non esistono... Se sei pronta ad accettare quello che potrebbe accadere nei peggiori dei casi e le sue conseguenze, vai avanti! Ne abbiamo parlato qualche volta con Vale (di figli disabili) e concordo con lei, alla fine non è un fatto cosi grave come sembrerebbe all'inizio... Io mi sorprendo ogni volta (questa mattina ad esempio) che una persona mi spiega storie di persone disabili con un lieto fine e faccio fatica a collegare che lo fa per incoraggiarmi dato che Ada è sorda. Il fatto è che so che lei è sorda (e non credo di avere problemi ad accettarlo) ma lo dimentico spesso, è mia figlia e ne sono molto molto fiera. Mi auguro che ogni madre possa sentire lo stesso indipendentemente dal grado di disabilità di suo figlio.
Un giorno (quando Ada stava per morire) ho detto ad una dottoressa che se mai dovesse rimanere incinta un'altra volta e mi trovassi a partorire alla settimana 23+5 chiederei di non rianimare i miei figli pur di non vedergli soffrire e morire. Ora non la penso cosi, la vita di Ada vale tutte quelle sofferenze e ci ripasserei per averla a casa, ma è anche vero che alla fine lei se l'è cavata benissimo.

Mi sembra di aver detto tutto il contrario di questa mattina, forse sono io chi ha questo dilemma :lol: :lol: Beh, spero che almeno serva un po' per riflettere.
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda vale il 4 gen 2012, 7:06

briseida ha scritto:
> vale ha scritto:
> > "Discussioni libere?"
>
> Spostato. Simpatico però che ora si trovi nell'area tempo libero, bisogna averlo per
> fargli e quando si hanno non esiste più :lol: :lol: :lol:= notte in bianco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Non c'entra niente, er solo l'esternazione del diritto al lamento ahahah
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda MammaSole il 4 gen 2012, 12:25

Dalla tua storia ostetrica sei andata migliorando in termini di settimane, proprio perchè adesso si possono escludere alcune possibilità (incompetenza) e si è determinata una possibile causa, non si può cercare di accompagnare la gravidanza in tal senso? Io proverei a sentire qualche altro parere in merito. Tra l'altro le molte transvaginali a cui ti sei sottoposta non possono aver influito? A me ne hanno fatta una intorno alla 33-34w.
Ho notato che molti ginecologi hanno la tendenza a dare indicazioni differenti se è un primo figlio (si deve tentare!) o un terzo (perchè rischiare?), se tutte queste informazioni le avessi conosciute prima di Ruben e Nathan, non avresti scelto lo stesso per tentare?

Scusa forse anch'io ti ho confuso di più... anche la mia storia ostetrica è predittrice di una terza difficoltosa e per ora sono troppo intimorita all'idea per pensarci.
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Re: Le mie due gravidanze e il dilemma per la terza

Messaggioda cheti il 4 gen 2012, 12:36

Mi sembra invece tu abbia le idee molto chiare. :D Ti faccio i migliori auguri!

Aggiungo soltanto che capisco bene i dubbi. Io ho fortemente voluto Valerio e l'ho cercato anche con un pò di leggerezza, ed ho fatto bene: se avessi approfondito non so se sarebbe qui. La sua gravidanza è stata pessima, di sicuro ben peggiore rispetto a quella di Giulio. Al cesareo (Valerio era podalico) si è scoperto l'origine di tutti i miei guai: utero UNICORNE, la più rara fra le malformazioni uterine, incorreggibile.

Mi è stata vivamente vietata la terza gravidanza. Un terzo maschietto mi piacerebbe molto (anche femminuccia perchè no!), ma concentro i miei pensieri su altro... lavorerò sui miei due figli.. esigo minimo 6 nipoti! :-)
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