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Moderatore: cheti

Re: Dirlo al mondo

Messaggioda cheti il 26 set 2011, 17:38

Io lo trovo potenzialmente dannoso, a lungo termine si intende.. avere di fronte un bambino di pochi mesi e stimarlo e immaginarlo con delle marce in più... non posso fare a meno di accostare quel tipo di pensiero alle aspettative ...
Genitori, figli, e aspettative.
No, perchè l'avere un figlio "con delle marce in più" implica pericolosamente l'aspettarsi tanto da lui...
No, non voglio assolutamente guardarlo così mio figlio.
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 26 set 2011, 17:43

Secondo me parliamo di due cose diverse. Io stimo i miei bimbi per quello che hanno fatto quando sono nati, è quello che io non so se sarei riuscita a fare. Sono orgogliosa di loro e lo sono ogni giorno anche perché so che per loro è più difficile che per altri ancora per un po'. Da loro non mi sarei mai neanche aspettata che respirassero, quindi ogni loro conquista mi riempie di gioia e di lacrime di commozione. Non mi aspetto da loro grandi cose, anzi... tutto il contrario. Non mi aspettavo neanche che avrebbero gattonato e cose del genere. Non credo nè voglio che siano super. Forse è proprio per questo che mi rendono così felice :)
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda gabriella tolotti il 26 set 2011, 18:49

Corinna, secondo si me si tratta "solo" di istinto di sopravvivenza e di essere nati in un luogo e in un tempo dove i nostri piccoli hanno avuto la fortuna di essere stati aiutati dalla scienza medica. Se io fossi nata nelle condizioni di Fabio certamente non sarei sopravvissuta perchè 43 anni fà non ci sarebbero stati i mezzi per consentirlo. Un medico della TIN, dopo le dimissioni, mi ha confessato che se solo Fabio fosse nato 5 anni prima non sarebbero riusciti a salvarlo. Non credo sia questione di caparbietà o altro, ma di atavico attaccamento alla vita, aiutato da una buona dose di fortuna.
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 26 set 2011, 23:02

gabriella tolotti ha scritto: di atavico attaccamento alla vita, aiutato da una buona dose di fortuna.



chiamalo come vuoi, ma è esattamente la ragione per cui li stimo :)
comunque è interessantissimo questo punto di vista (tuo, e di cheti), quando ho letto i vostri post ci ho pensato su per due ore buone ed è anche diventato argomento di conversazione con mio marito :) non lo avrei proprio preso in considerazione senza di voi!

Abbiamo ancora tutto domani, credo, se volete tirare fuori qualche altro pensiero 8)
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda gabriella tolotti il 26 set 2011, 23:09

Misia ha scritto:comunque è interessantissimo questo punto di vista (tuo, e di cheti), quando ho letto i vostri post ci ho pensato su per due ore buone ed è anche diventato argomento di conversazione con mio marito non lo avrei proprio preso in considerazione senza di voi!
Vedi...è il bello dei forum, e in generale dei luoghi dove si confrontano le proprie idee, o i propri pensieri con altri...considerare punti di vista diversi :)
Tu comunque non potrai mai sapere quale sarebbe stata la tua reazione da neonata al posto di Greta...si può solo immaginare che essendo nata anni prima, con meno mezzi a disposizione saresti stata meno fortunata. Ma questa non è certo una colpa...Credo che l'attaccamento alla vita sia comune a tutti gli esseri, dal più grande al più piccolo, uomo, mammifero o insetto che sia.
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Re: Re:

Messaggioda Cinpica il 27 set 2011, 3:33

cheti ha scritto:
gabriella tolotti ha scritto: Non mi piace il binomio prematuro=eroe, mamma di prematuro=supermamma

Condivido. E nemmeno mi piace pensare ai bimbi prematuri come bimbi con marce in più rispetto ai nati a termine... più che non piacermi non capisco proprio il perchè lo si debba pensare...Per Valerio ho passato una terribile gravidanza, tanti mesi ricoverata in ospedale: più o meno quelli che si è fatto Giulio fra tin e sub... Ho per questo delle marce in più rispetto alle mamme che si fanno i tre giorni di ricovero standard... il ricovero in ospedale comporta l'aver marce in più?

Sono bambini. Punto... bambini... perchè caricarli di altro?

Sono d'accordo e "supermamma" ed "eroe" non sono concetti che mi appartengono. Ma rimane un dato di fatto per me: diventare madri in questo modo segna il modo di esserlo, almeno cosi' per me e' stato che sono diventata mamma di prematura alla prima (e unica) maternita'. Se mia figlia fosse nata a termine sarei stata una madre diversa, meno informata, meno attenta, meno amorevole. Temo che sarei stata una madre peggiore. Avrei continuato la mia vita di prima vendo una figlia. Confidando che il legame con lei si sarebbe creato naturalmente. Invece io e Alice questo legame ce lo stiamo costruendo giorno per giorno. La prematurita' ha fatto di me una madre migliore, ma non migliore delle altre, migliore di quello che sarei presumibilmente stata altrimenti.
Sui bimbi agisce la selezione naturale: quella che da sempre fa emergere i piu' forti, fa emergere i piu' forti anche tra i prematuri, perche la scienza medica puo' fino ad un certo punto.
E' vero anche che sono bambini, ma sono bambini che hanno avuto un inizio diverso che comunque non puo' non segnarne il carattere e l'attitudine alla vita. Mia figlia a 4 mesi anagrafici e' una bimba molto indipendente. Sarebbe stata cosi' se fosse nata a termine? Forse no.
E le aspettative le hanno tutti i genitori, anche di bimbi nati a 40 settimane di 52 cm e 3 chili e mezzo...
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 27 set 2011, 8:42

gabriella tolotti ha scritto:Tu comunque non potrai mai sapere quale sarebbe stata la tua reazione da neonata al posto di Greta...si può solo immaginare che essendo nata anni prima, con meno mezzi a disposizione saresti stata meno fortunata. Ma questa non è certo una colpa...Credo che l'attaccamento alla vita sia comune a tutti gli esseri, dal più grande al più piccolo, uomo, mammifero o insetto che sia.



Beh io sarei senz'altro nata morta da un bel pezzo perché senza ecografie mia mamma nom avrebbe mai saputo del problema con le arterie e non mi avrebbero tirata fuori prima che fosse troppo tardi... Comunque non è questo il punto secondo me. Purtroppo non basta un'incubatrice e un medico quando nasci micro.
Probabilmente quello che ho vissuto aggiunge romanticismo alla mia visione del lottatore :) tempo fa ho letto un libro (che parlava d'altro) e c'era la testimonianza di una mamma prematura che aveva poi perso la figlia dopo mesi di TIN. Un anno dopo aveva partorito a termine un'altra figlia e si era rivolta allo psichiatra perché a lei, che per conquistarsi un posto in questo mondo aveva dovuto fare poco, non provava lo stesso che provava per la piccola. Ecco... Forse è sbagliato ma non faccio fatica a capirlo. Spero che non mi succeda mai niente del genere.
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda gabriella tolotti il 27 set 2011, 13:28

Cinpica ha scritto:Ma rimane un dato di fatto per me: diventare madri in questo modo segna il modo di esserlo, almeno cosi' per me e' stato che sono diventata mamma di prematura alla prima (e unica) maternita'. Se mia figlia fosse nata a termine sarei stata una madre diversa, meno informata, meno attenta, meno amorevole. Temo che sarei stata una madre peggiore. Avrei continuato la mia vita di prima vendo una figlia. Confidando che il legame con lei si sarebbe creato naturalmente. Invece io e Alice questo legame ce lo stiamo costruendo giorno per giorno. La prematurita' ha fatto di me una madre migliore, ma non migliore delle altre, migliore di quello che sarei presumibilmente stata altrimenti.
Sì, questo lo penso anch'io...cioè, è ovvio che la prematurità in un modo o nell'altro ci ha segnato tutte, e capisco benissimo che ti abbia reso una madre migliore rispetto a quello che saresti stata. Certamente all'inizio la prematurità ci "impone" di avere più attenzioni per i nostri piccoli, ma poi questo il più delle volte passa. Io non so' se sarei ora una mamma diversa con Fabio, e non credo che Fabio sarebbe un bambino diverso. Mi chiedo spesso se i primi mesi abbiano influtito sul suo carettere, ma nei suoi atteggiamenti, e diciamo spesso nella sua testardaggine, vedo più che altro influenze genetiche. D'altra parte sono questioni che non potranno mai essere provate.
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda MammaSole il 27 set 2011, 22:13

Ho risposto alla domanda di Corinna, pensando soprattutto all'esperienza vissuta come mamma e come genitore, sul cosa significa avere un bambino in terapia intensiva e non in una culletta accanto al tuo letto o poterlo stringere, toccare e guardare come fanno normalmente le mamme...

[quote="gabriella tolotti"] I primi tempi poi non riuscivo a sentire mio figlio come qualcosa di mio, non riuscivo a legarmi a lui veramente. Forse per paura di perderlo, forse perchè per le prime settimane, e neanche sempre potevo solo aprire l'oblò dell'incubatrice e toccarlo per qualche minuto. Potevo tirarmi il latte e STOP. Qui si esauriva la mia funzione di mamma.

Condivido quello che ha scritto Gabry e penso sia un punto molto importante da evidenziare... cioè la difficoltà di trovare un contatto con il proprio bambino, forse è una cosa che vale soprattutto per il primo figlio, non sò... ma per me è stato così, era come se quel vetro ci dividesse non solo fisicamente ma anche come mamma e figlia, il primo vero contatto l'ho raggiunto quando l'ho presa in braccio e l'ho stretta a me, successivamente in subintensiva sempre di più, principalmente i primi mesi dopo la dimissione sono stati fondamentali nella costruzione del nostro rapporto.

Non penso che i bambini prematuri abbiano marce in più rispetto agli altri in generale, però la percezione che ho avuto nella terapia intensiva neonatale è che qualcosa di davvero "grande" stessero compiendo! Se ci penso lo provo ancora... noi là in un certo senso ad assistere e loro a combattere e soffrire per sopravvivere... se la nascita di un bambino viene considerata un miracolo della vita, loro sicuramente ne hanno realizzati tanti altri.

Penso che le aspettative per i figli li abbiano tutti i genitori...e solitamente sono le prime che crollano, prematuri o no... e sì le aspettative sono pericolose e dannose, ma non le lego al bisogno di considerare i propri figli con delle marce in più... La stima che proviamo per loro è spontanea e naturale perchè conosciamo la loro storia, sappiamo da dove sono partiti e siamo orgogliosi del loro cammino.
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Re: Re:

Messaggioda Barbara&Elena il 28 set 2011, 15:11

Cinpica ha scritto:Sono d'accordo e "supermamma" ed "eroe" non sono concetti che mi appartengono. Ma rimane un dato di fatto per me: diventare madri in questo modo segna il modo di esserlo, almeno cosi' per me e' stato che sono diventata mamma di prematura alla prima (e unica) maternita'. Se mia figlia fosse nata a termine sarei stata una madre diversa, meno informata, meno attenta, meno amorevole. Temo che sarei stata una madre peggiore. Avrei continuato la mia vita di prima vendo una figlia. Confidando che il legame con lei si sarebbe creato naturalmente. Invece io e Alice questo legame ce lo stiamo costruendo giorno per giorno. La prematurita' ha fatto di me una madre migliore, ma non migliore delle altre, migliore di quello che sarei presumibilmente stata altrimenti.
Sui bimbi agisce la selezione naturale: quella che da sempre fa emergere i piu' forti, fa emergere i piu' forti anche tra i prematuri, perche la scienza medica puo' fino ad un certo punto.
E' vero anche che sono bambini, ma sono bambini che hanno avuto un inizio diverso che comunque non puo' non segnarne il carattere e l'attitudine alla vita. Mia figlia a 4 mesi anagrafici e' una bimba molto indipendente. Sarebbe stata cosi' se fosse nata a termine? Forse no.
E le aspettative le hanno tutti i genitori, anche di bimbi nati a 40 settimane di 52 cm e 3 chili e mezzo...


condivido al 100%! non si può rimanere uguali a prima dopo un evento eccezionale come un parto molto prematuro e dopo la permanenza in TIN. E' un evento che segna, in un modo o in un altro e ci cambia nel bene o nel male. Nel mio caso anche "nel male" perché sono diventata ciò che mai avrei voluto essere: una mamma ansiosa. Nicola (simpaticamente!) dice che lo sarei stata lo stesso perché sono un po' rompi (carino,eh? :evil: ) però sez'altro l'esperienza in TIN e la rottura della acque alla 28esima mi hanno accentuato questo difetto (che cercherò di correggere, se no Elena appena potrà chiederà di tornare dalle dade del TIN! :mrgreen: ). Però anche in meglio, o per lo meno credo, nel senso che riesco a gioire per ogni piccolo progresso del tutto normale. Sarà che ciò che più mi è mancato è un po' di sana normalità: una gravidaza normale, con un parto normale e un arrivo a casa col bebé normale, con un allattamento normale e senza tiralatte e corse su e giù per l'ospedale. Ogni progresso normale ci allontana da qualla non normalità che è stata (per come l'ho vissuta io) la TIN. Ogni sorriso di Elena una conferma che mi vuole bene e mi riconosce come la sua mamma nonostante quel vetro che ci ha divise per u mese (non ho potuto prenderla in braccio o fare la marsupio per un mese che mi è sembrato un anno). Tante volte non ci rendiamo conto di quanto siano preziose le piccole cose quotidiane del tutto "normali" (anche se poi andrebbe stabilito cosa sia normale e cosa no... in realtà la parola che più si confà è quotidiano o consieto). Ma dopo un evento così eccezinale, riesco ad apprezzarle di più. E come dice Cinzia: non più di una mamma a termine, ma più di quanto avrei fatto IO in una situazione diversa.
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Re: Re:

Messaggioda Misia il 29 set 2011, 8:27

Barbara&Elena ha scritto: Tante volte non ci rendiamo conto di quanto siano preziose le piccole cose quotidiane del tutto "normali" (anche se poi andrebbe stabilito cosa sia normale e cosa no... in realtà la parola che più si confà è quotidiano o consieto). Ma dopo un evento così eccezinale, riesco ad apprezzarle di più. E come dice Cinzia: non più di una mamma a termine, ma più di quanto avrei fatto IO in una situazione diversa.



sono d'accordo :)
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 20 ott 2011, 11:49

A cose fatte vi spiego meglio il perché della mia domanda.
Vi ricordate il libro? Ne avevamo parlato qui:
viewtopic.php?f=10&t=5773
ecco, tempo fa il vicedirettore di un settimanale nazionale si è trovato a leggere la nostra storia e a commuoversi particolarmente per le foto dei nostri bambini, e ci ha contattati per sapere se poteva pubblicare una nostra intervista corredata con le loro foto. Dovevano essere due o tre pagine, ma alla fine pare che saranno nove! Sono un po' in ansia perché fino ad ora avevo tenuto solo per noi (la mia famiglia e questo forum dove so che potete capirmi) le foto della TIN, e ora invece verranno pubblicate su una rivista e non sono ancora convinta che sia una scelta giusta; inoltre mi sento in ansia perché mi pare di avere addosso la responsabilità di veicolare a chi non sa niente un messaggio sul mondo dei prematuri. Oggi mi hanno intervistata, poi rivedremo insieme la bozza e il reportage uscirà ai primi di novembre. Dopo aver pensato a lungo a cosa volessi dire le parole mi sono uscite naturalmente quando ero là senza che prima avessi considerato molto l'argomento, e ho parlato del fatto che le mamme siamo noi, anche quando i bimbi sono sotto l'ala esclusiva dei medici, e che ho fatto davvero fatica a sentirlo vero in quei quarantacinque giorni. Spero che passi il messaggio "giusto".
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 28 ott 2011, 11:00

Ci siamo!
da mercoledì 2 novembre e per i sette giorni a seguire troverete in edicola il settimanale "Oggi". Al suo interno nella sezione reportage ci saranno sette pagine dedicate alla nascita prematura dei miei bimbi, con le loro foto e un'intervista a noi genitori e alla loro neonatologa.
Io ho già visto l'articolo, purtroppo avevano delle esigenze molto specifiche e il testo è molto breve. Spero che comunque sia venuto fuori qualcosa di quello che ci eravamo detti, e che possa essere di conforto a chi sta vivendo i giorni difficili di una nascita prematura.
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda silvia73 il 28 ott 2011, 11:08

Lo compro sicuro. Anche la storia di Daniele e di Anna (di stefania bovo) erano usciti su Oggi un paio (o forse tre?) anni fa....Ci aveva intervistati Fiamma Tinelli....anche a voi?
Silvia - mamma di:
- Andrea - 10.03.1995 - 35 sett. 2200 gr
- Daniele - 23.02.2005 - 23 sett. + 4 gg 560 gr
la nostra storia sul sito www.danielenegro.it
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Re: Dirlo al mondo

Messaggioda Misia il 28 ott 2011, 11:09

Dai, non lo sapevo! Chiederò il numero arretrato allora se riusciamo a risalire a quale fosse :)
No ci ha intervistati Edoardo Rosati (carinissimo davvero)
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