Muoiono 4 bimbi prematuri, bloccati i ricoveri
Inviato: 14 nov 2008, 10:57Cercando sul sito del La Repubblica guardate che mi è uscito
Muoiono 4 bimbi prematuri, bloccati i ricoveri
il Centro — 13 novembre 2008 pagina 20 sezione: L'AQUILA
CHIETI. Reparto sovraffollato, chiuso ai ricoveri delle mamme che portano avanti gravidanze ad alto rischio. L’emergenza sanitaria si accanisce questa volta nella neonatologia, e mette a dura prova il delicato compito dei medici e di tutto il personale impegnato a facilitare l’ingresso alla vita dei più piccoli ospiti del policlinico. Giorni difficili nella clinica diretta dal professor Giuseppe Sabatino che, con una disponibilità di tredici posti letto, ha dovuto far fronte a un’ondata di ricoveri ben superiore alla media. Una situazione complicata dal decesso, nell’arco di dieci giorni, di quattro neonati prematuri assistiti e monitorati nelle culle termoelettriche della terapia intensiva. Situazione conclamata di preallarme, che ha costretto la direzione sanitaria a informare gli ospedali vicini, su tutti Pescara e L’Aquila. «Ho visionato le cartelle cliniche con il professor Sabatino», spiega il direttore sanitario Carlo Savino , «il blocco è stato disposto soltanto per le mamme a rischio, al di sotto della trentacinquesima settimana di gravidanza. Un blocco deciso a causa dal sovraffollamento» prosegue il dirigente medico, che smentisce qualsiasi situazione di pericolo nel reparto pur confermando i decessi di quattro neonati nel giro di pochi giorni. L’ultimo è avvenuto martedì. «Morti provocate da patologie gravi», riprende Savino, «la prima è stata una bimba di 400 grammi alla venticinquesima settimana di gestazione con problemi respiratori e metabolici. Un’altra situazione difficile ha riguardato due gemellini, alla 29esima settimana. Uno è morto, l’altro è stato trasferito a Roma all’ospedale Bambin Gesù. Un neonato alla 32esima settimana è deceduto per una crisi respiratoria con sovrapposta polmonite, ed è questo l’unico caso che ha fatto suonare il campanello d’allarme perché il piccolo è risultato positivo agli esami infettivologici. Il quarto è morto per una malformazione epatica». Savino esclude che si possa parlare di una situazione di emergenza. «La statistica dei decessi», ribadisce, «è al di sotto della media nazionale perché in tutti i casi, tranne uno, si tratta di morti provocate da patologie gravi, comunque di neonati molto prematuri». Il direttore sanitario aggiunge che nella neonatologia è ricoverato in isolamento un bimbo affetto da Hiv, e «anche per questo si è deciso di procedere alla sanificazione del reparto». Una situazione che dovrebbe tornare presto alla normalità. «Al massimo entro due giorni», assicura Savino, «la terapia intensiva neonatale potrà svolgere l’attività a pieno ritmo. Voglio precisare», continua il direttore sanitario, «che il reparto non è stato mai chiuso e che non ci sono motivi di ulteriore preoccupazione». - Fabio Casmirro
Muoiono 4 bimbi prematuri, bloccati i ricoveri
il Centro — 13 novembre 2008 pagina 20 sezione: L'AQUILA
CHIETI. Reparto sovraffollato, chiuso ai ricoveri delle mamme che portano avanti gravidanze ad alto rischio. L’emergenza sanitaria si accanisce questa volta nella neonatologia, e mette a dura prova il delicato compito dei medici e di tutto il personale impegnato a facilitare l’ingresso alla vita dei più piccoli ospiti del policlinico. Giorni difficili nella clinica diretta dal professor Giuseppe Sabatino che, con una disponibilità di tredici posti letto, ha dovuto far fronte a un’ondata di ricoveri ben superiore alla media. Una situazione complicata dal decesso, nell’arco di dieci giorni, di quattro neonati prematuri assistiti e monitorati nelle culle termoelettriche della terapia intensiva. Situazione conclamata di preallarme, che ha costretto la direzione sanitaria a informare gli ospedali vicini, su tutti Pescara e L’Aquila. «Ho visionato le cartelle cliniche con il professor Sabatino», spiega il direttore sanitario Carlo Savino , «il blocco è stato disposto soltanto per le mamme a rischio, al di sotto della trentacinquesima settimana di gravidanza. Un blocco deciso a causa dal sovraffollamento» prosegue il dirigente medico, che smentisce qualsiasi situazione di pericolo nel reparto pur confermando i decessi di quattro neonati nel giro di pochi giorni. L’ultimo è avvenuto martedì. «Morti provocate da patologie gravi», riprende Savino, «la prima è stata una bimba di 400 grammi alla venticinquesima settimana di gestazione con problemi respiratori e metabolici. Un’altra situazione difficile ha riguardato due gemellini, alla 29esima settimana. Uno è morto, l’altro è stato trasferito a Roma all’ospedale Bambin Gesù. Un neonato alla 32esima settimana è deceduto per una crisi respiratoria con sovrapposta polmonite, ed è questo l’unico caso che ha fatto suonare il campanello d’allarme perché il piccolo è risultato positivo agli esami infettivologici. Il quarto è morto per una malformazione epatica». Savino esclude che si possa parlare di una situazione di emergenza. «La statistica dei decessi», ribadisce, «è al di sotto della media nazionale perché in tutti i casi, tranne uno, si tratta di morti provocate da patologie gravi, comunque di neonati molto prematuri». Il direttore sanitario aggiunge che nella neonatologia è ricoverato in isolamento un bimbo affetto da Hiv, e «anche per questo si è deciso di procedere alla sanificazione del reparto». Una situazione che dovrebbe tornare presto alla normalità. «Al massimo entro due giorni», assicura Savino, «la terapia intensiva neonatale potrà svolgere l’attività a pieno ritmo. Voglio precisare», continua il direttore sanitario, «che il reparto non è stato mai chiuso e che non ci sono motivi di ulteriore preoccupazione». - Fabio Casmirro
