luna ha scritto:Noi aspetteremo l'anno prossimo tanto so che Alessio si infastidirebbe e basta senza capire il senso dell'essere mascherati!
Vero, Luna. I bambini piccolissimi non capiscono il senso dell'essere mascherati, come non capiscono il senso del Babbo Natale, della Befana e di mille altre cose.
Però io credo nell’importanza del poter dire “sono io”, nell’importanza dei ricordi, delle emozioni. Non sto a dire che Giulio ricorderà il babbo natale dello scorso anno, e nemmeno il costume da topo del carnevale scorso, ma le fotografie, i racconti che prendono spunto da una foto, costituiranno i suoi ricordi, tanto che non saprà più se ricorda perché ha visto le foto o perché davvero ricorda.
In un certo senso ci tengo a costruire “la storia di questi primi anni di Giulio”. E la storia è fatta di eventi, non solo di giorni qualunque che, seppur importanti, si confondono l’uno con l’altro. E gli eventi per un bambino sono il Natale, la Befana, il Carnevale, il compleanno. Giorni colorati.
Insomma. "Sono io": perplesso con il babbo Natale del 2006, sorridente invece con quello del 2007, ancora perplesso con la befana 2007, ma anche con quella del 2008, che poi il babbo natale è sempre lo stesso, la befana invece no, chissà come mai?. Sono io, topo al carnevale 2007 ecc ecc. Io credo che questo contribuisca alla "presa di coscienza di sè", che non è mai troppo presto per prenderla.
Della mia infanzia a me questa cosa manca. I miei lavoravano tanto tanto tanto da non avere tempo per queste cose. Io sono io comunque, certo. Però mi manca una fetta di vita.
Dimenticavo di dire la cosa più importante. Giulio era topo nel 2007. Per il 2008 mi piacerebbe tanto tanto trovare il costume di "Giulio coniglio",il personaggio disegnato da Nicoletta Costa. La vedo bigia, però. farò un giro per negozi alla ricerca di ispirazione.