ma cosa avete pensato al primo sguardo

[Fran]

Dopo due o tre settimane di tin ho notato che mio figlio sembrava si stesse ricoprendo sempre piu' di peli. Un po' incuriosita da questo fatto ho chiesto ad un'infermiera antipatica se si trattava solo di un qualcosa di temporaneo. Lei mi ha risposto che dipendeva, ma che visto che io ero italiana mio figlio probabilmente sarebbe rimasto peloso (come se la nazionalita' centrasse).
Io invece di dirgliene quattro, ho avuto un pensiero frivolo. Ho pensato "Certo non lo posso rasare i peli ricrescerebbero troppo in fretta, il satinelle gli farebbe male, chissa' se esiste una ceretta a fusione bassa... humm... bisogna che dica a mia sorella di chiederlo alla sua estetista..."
Comunque poi i peli li ha persi spontanemente.

[silvia73]

Paradosso...Andrea è peloso, Daniele per niente!

[angela]

ho visto Giulia dopo 10 ore dal parto.....immobile davanti all'incubatrice, il cuore ha fatto un balzo ed ho stritolato il braccio di mio marito.......
ma era bellissima.....pelosissima.......e delle labbra grandi, due canotti, da far invidia a quelle signorine che se le gonfiano col silicone.

[gabriella tolotti]

con le dita delle manine che sembravano fatte con gli stuzzicadenti, piccole come quelle dei ghiri che abbiamo in montagna

a me l'immagine di te, che mentre lo guardi pensi ai ghiri che avete in montagna ("abbiamo", hai scritto, non "ci sono") ha emozionato...

io non ho avuto così bei pensieri per mio figlio...

Si, c'è un motivo: i miei hanno una baita in Trentino, utilizzabile solo in estate perchè quando nevica la strada resta chiusa, e poi dobbiamo svuotare la cisterna dell'acqua. Nel sottotetto, in un vecchio mobile allestito allo scopo da mia mamma vive una famiglia di ghiri. Sono i "nostri" ghiri, e a primavera, quando si riapre la casa facciamo la conta di quanti sono e dei nuovi nati. Forse avevo già messo una foto in gallery, altrimenti la metto. La titolerò "ghiri". Sono i nostri inquilini speciali, che non pagano affitto e ricevono anche notevoli quantità di pane secco. Ecco, le loro zampette sembrano proprio delle manine piccole piccole.

[gabriella tolotti]

Anche pensato, anzi detto piangendo a mia mamma, ancora prima di vedere Fabio "Non sono riuscita neanche a finire mio figlio". Ma questo mi sa che è stata un idea piuttosto comune tra di noi.

[luna]

E non avevo ancora fatto in tempo a comprendere il primo sguardo.
Uno sguardo.Cos'è uno sguardo?
Troppo poco.Tanto grande da farmi sentire trascendentale.
Intenso e profondo.Magicamente vero.
Si perché i suoi occhi erano pronti a guardarmi.E mi hanno guardato.
L'ultimo sguardo.
Uno sguardo pieno,si poteva toccare.Io l'ho capito e l'ho toccato.
L'ho toccato, delicatamente l'ho portato via.Chiuso dentro di me,per sempre.
Era l'ultimo di un solo sguardo.
Dopo volevo solo dormire.

[Ammmo]

Primo flash: sala operatoria, Alice e Alessio sono corsi dentro l'incubatrice verso la tin, mi permettono di entrare in sala parto. Ale è sdraiata sul letto con un telo verde che la ricopre quasi integralmente. Sembra il banco di un macellaio. Sangue e pezzetti sparsi. Per fortuna non sono molto impressionabile. Non so bene ancora che cosa sto pensando. Cioè, penso che avrei voluto assistere al parto (quanto l'ho sognato!) ma che ora voglio stare vicino ad Ale...e penso a quell'incubatrice che corre...ma è tutto cosi confuso
Mi siedo e iniziamo a chiacchierare con i medici e le infermiere come se fossimo seduti in un bar davanti ad una birra...
"ma lo sapete che oggi è il compleanno di berlusconi?" e io "nooooooo, non si può cambiare la data di nascita? e se escono come lui?" "ma dai, almeno per i soldi!" "va bhe, per i soldi..."
situazione surreale...

[federica]

anche questo non è un pensiero al primo sguardo, ma sempre di contorno al passaggio.

io ero incredibilmente invidiosa delle altre mamme, non di quelle che avevano partorito a termine bambini cicci e sani, no no... non vi arrabbiate, vi prego: io avevo avuto la mia gravidanza serena, io avevo avuto la mia pancia gigantesca di 40 settimane, i piedi gonfi, io avevo contato i giorni "mancano ancora 5 giorni al termine", io avevo partorito un bambino di tre chili e mezzo tutto pieghe e salute che sembrava un cherubino (a parte il giallo dell'ittero), io quello ce l'avevo avuto....
invidiavo le altre mamme della tin, le guardavo ammirata, carica di invidia, invidia "buona", invidia che voleva dire:perchè io non sono come loro, perchè loro vedono il loro bambino meraviglioso, mentre a me viene male tutte le volte che guardo mia figlia, perchè loro fanno foto e le mostrano orgogliose ai parenti, mentre io dico a tutti:" non c'è nulla di bello da vedere?", perchè sono cariche di coraggio, sono combattive (ma si può combattere contro la malattia e la morte?... no no, è solo fortuna/sfortuna), c'erano mamme panzer come Vale, mamme che cantavano canzoncine, a volte piangevano, a volte nella sala d'attesa avevano forza a sufficienza per chiaccherare del tempo, di quello che avrebbero comprato al loro bambino, per chiedermi come stava la mia bambina, mamme che si tiravano il latte 8 volte al giorno, mentre io avevo preso le pastiglie per mandarlo via...perchè io non sono come loro (ovvero che pessima mamma che sono)? me ne stavo rannicchiata nel mio dolore.
E mi sono sentita una pessima mamma per tanto tempo, ce n'è voluta per fare pace.
Pensando alla storia di Fran su come vengono scelte le mamme dei prematuri, ecco direi: ma forse si è un po' sbagliato con me.......

Cheti, che dici?

[cheti]

Pensando alla storia di Fran su come vengono scelte le mamme dei prematuri, ecco direi: ma forse si è un po' sbagliato con me.......

Cheti, che dici?

Dico che si è sbagliato anche con me... però scusa... si dice anche che lui non sbagli mai...

[federica]

... allora diciamo una svista, non proprio uno sbaglio....

con me, con te no, Cheti, tu sei meravigliosa!

[solestellato]

Dopo giorni e giorni intervengo anch'io. Per prima cosa per dare una bacchettata (bonariamente ) a Cheti e Federica....smettetela siete tutte e due MAMME stupende... e coraggiose di aver confessato anche i pensieri più "inconfessabili"...e poi si legge in tutti i vostri post quanto adoriate i vostri cuccioli!!!!
Ora vi racconto un pò io... anche se alcune cose di contorno le tralascerò perché ancora mi fanno troppo male...
Cercavamo da un bel pò io e mio marito di avere un altro figlio (lui sempre alla continua ricerca del maschio...io indifferente nei confronti del sesso...anzi se veniva femmina meglio ancora ...dopo l'esperienza eccezionale di Federica!!! )
Dopo qualche aborto (e tanto dolore e sentimenti di inadeguatezza, incapacità e frustrazione) rimango incinta per l'ennesima volta. "Questa è veramente l'ultima volta" c'eravamo detti "se anche questa volta va male....non ci riproviamo più )
All'inizio a parte la nausea e i dolori al fianco (che all'inizio mi avevano fatto pensare ad un'appendicite) tutto ok...arrivo alla 12^ e mi sembra di aver superato l'ostacolo..... Invece proprio alla 12^ distacco di placenta, riposo assoluto, emorragie e stress fino alla 30^ settimana. Cesareo d'urgenza: panico più totale, paura che la mia piccola non ce l'avrebbe fatta
Alle 12,25 del 9 maggio viene fuori un mandarino con tanti capelli biondi, tutto rosso in viso e piangente....ho pianto tanto, tanto tanto ma non avevo realizzato fosse tanto bisognosa di cure e di aiuto.
Il giorno dopo riesco a vederla, dolorante per la ferita e scossa per tutto il resto entro in TIN e dentro quella incubatrice una ranocchietta con una cuffietta a retina sulla testa e la benda sugli occhi.Quanto era piccola...piango, piango, piango ancora.
L'infermiera le toglie la cuffietta e la benda sugli occhi e rivedo il mio mandarino con i soliti tantissimi capelli biondi del giorno prima....quanti capelli e che manine piccole, una miniatura perfetta. La amavo alla follia!!!!
Ho pianto ancora tanto tanto tanto ma nello stesso tempo, innamorata più che mai della mia creatura, ho pensato che avrei fatto di tutto per lei, avrei scalato una montagna, avrei distrutto una città intera pur di andare ogni giorno da lei, tirarmi il latte e farle sentire il mio AMORE ASSOLUTO E INCONDIZIONATO.
Come tutte voi, ripensando a quei giorni, o rileggendo le vostre storie, mi sento ancora male...piango ma sono orgogliosa di avere combattutto questa battaglia (anche se da sola per alcuni versi) e ringrazio Dio di avermi donato questa figlia!

[Lu]

Per tutta la gravidanza mi ero contorta dal dolore pensando che mio figlio (o figlia) avrebbe avuto problemi di peso come me.
Avevo letto una statistica che affermava che avrebbe avuto il 60% di probabilità di diventare obeso.
Piangevo tantissimo su questa cosa.
Quando l'ho vista (32 cm per 665 gr) ho pensato: "MMMMM una preoccupazione proprio ben spesa"

[Ammmo]

Secondo flash. La mattina vado prima a vedere i piccoli. Salgo con l'ascensore, subito a destra c'è la porta della tin, me la ricordo da ieri notte, dove per la prima volta ho capito che ero diventato padre.
Poi c'è una piccola anticamera -"poggi pure li le sue cose"- poi a destra la camera della terapia intensiva. Si vedono tre incubatrici, davanti alla porta un tavolino pieno di attrezzatura medica. -"Questa è Alice e quello è Alessio"-
Alice e Alessio

Di Alice la prima cosa che guardo sono le gambe...sono uguali a quelle di Ale!!! è supina con le gambe larghe, il viso tondo ha una piccola smorfia ma capisco che è solo il nastro che tiene fermo il tubo per la respirazione.

Di alessio invece la faccia non si vede bene per via della mascherina e della cuffia, ma si capisce che il viso è allungato , le gambe sono lunghe, magrissime...

Sembrano le nostre piccole copie, sono bellisssimi!

Solo dopo un secondo capisco che il corpo è ricoperto dai sensori e tubi escono (o entrano?) dal cordone ombelicale, ma sono scomparsi nel tragitto dalla tin alla camera dove era ricoverata Ale.

[cheti]

Che poi un giorno mentre me ne sto come tutti gli altri di fronte alla mia incubatrice, sento la mamma dell’incubatrice di fianco che chiede all’infermiera quando avrebbe potuto fare la marsupio terapia, che lei ci teneva tanto e non vedeva l’ora e che aveva bisogno di sentire il contatto con la sua bambina.
Il pomeriggio dopo entro in tin e l’infermiera, un’altra, mi viene incontro con il sorriso e mi dice che posso fare la marsupio al che le dico che no, guardi deve esserci un errore non sono io la mamma che ha chiesto di farla. E l’infermiera: ma qui sulla cartella il medico ha annotato la marsupio.
Ma io non ne ho bisogno - le si spenge il sorriso sul volto- Cioè. ma la marsupio è per lui o per me? Voglio dire, se lui sta meglio lì dentro, ecco per me va bene.

Per entrambi signora, per entrambi. Che poi quell’infermiera giorni prima mi aveva chiamato Cheti, non signora.

[vale]

Allora: io non ho fratelli. E Jimmy e Tim li ho ereditati che non usavano mica più il pannolino. E la prima volta che cambio Love, con un micropannolino incredibile, mi coglie il panico. Mi giro terorizzata verso Peter: ma il pisellino come glielo impacchetto, in giù o in su?.

Ve lo immaginate quanto ha ghignato? Ha pensato anche bene di raccontarlo a tutte le infermiere, aggiungendo: "GLi vuol far fare la pipì come alla fontana di Trevi, a nostro figlio". Ma io ero terrorizzata, già toccare un microfiglio che era sceso a 750 g quando non avevo nenache quasi mai visto un neonato "normalmente neonato" Ero sicura che sarebe andato in mille pezzi, e lui rideva. Forse, se non avesse riso, non avrei mai osato. Non avrei mai osato avvicinarmi, cambiarlo, dargli da mangiare. Ma lui rideva, e a modo suo mi dava la forza di farlo. Lui lo faceva molto meglio di me, intanto di neonati ne aveva già tirati su tre, è incredibile quanto possa essere delicato. Pesante nelle parole, delicatissimo nei gesti. Il mio maritaccio orso.

Vale e Love